10/08/2007 20:36:29
10/08/2007 21:27:57
10/08/2007 22:04:17
Yan non mi pare di aver nominato D&D e sono ben consapevole che D&d non è l’unico gioco di ruolo esistente. Tuttavia continuo a non capire il senso del tuo discorso, in tutti i gdr o quasi c’è la possibilità che il tuo personaggio venga ucciso e appoggio Mr Faber quando dice che alle volte far morire il pg è quasi inevitabile (vedi esempio del Paladino).
10/08/2007 22:14:11
10/08/2007 23:03:48
10/08/2007 23:47:41
Io sto parlando di morti immotivati, fatti da un gioco di ruolo di cui lo staff non è serio, è chiaro che comunque, il rischio di morire c'è e se è motivato ben venga e così sia, così avviene, il pg muore, senza lamentarsi in continuazione, perchè i motivi in gioco possono essere innumerevoli. Punto senza riesurgo.
Non è che di base, un pg entra in una land per uccidere un'altro pg, è chiaro questo no?
La morte fa parte del corso del personaggio e se rifaccio 3 volte un pg a distanza di 2 mesi, mi pongo il dubbio se:
- Sia dovuto ad un mio errore di gioco; è chiaro che se mi metto in rischio muoio. Esempio pratico, che cacchio ci sto a fare in un cimitero (gioco nella chat del cimitero) di notte, in una land di cui so che il genere trattato è horror, di cui chiaramente il personaggio in gioco sa che il mondo in cui vive è pericoloso, va al cimitero perchè per il giocatore andare li "fa figo" (cosa di cui mi è stato risposto così da qualche giocatore), senza un valido motivo in on per farlo, poi scappa fuori il vampiro o il lupo mannaro e mi ammazza il personaggio, cioè se questo non è un'errore del giocatore.... Secondo esempio, vado addosso ad un tipo, che è fisicamente due volte piu' grosso di me, con chiari intenti omicidi e che sai dall'inizio che non potrò batterlo, non faccio l'eroe e mi butto addosso magari poi prentendo che non muoio dopo che intelligentemente mi ci scontro senza un motivo o perchè mi ha offeso. Questo per me si chiamano errori di gioco, per questo serve leggere l'ambientazione per evitare che "mi impicco con le mie stesse mani". (tradotto, se incontro un Mike Tyson che mi offende, non ci vado di certo a fare a botte è chiarissimo questa cosa, non è che tiro il dado e spero che il colpo vadi a segno o che lo butto giu', non credo ci sia bisogno di un dado per determinare chi vince);
- Sia dovuto dallo staff; pg che vanno in giro senza motivo che ammazzano senza motivo.
Capita che la fatalità o la sfortuna ti porta a scontrarti con un pg che non sapevi che era pericoloso. Capita, il pg muore, la prossima volta invece di andare alla ceca beatamente camminando "nel pallido plenilunio", chiedo all'oste o al barista, chi sono gli avventori della taverna/ bar, se c'è un tipo pericoloso in città, le ultime notizie dalla città, giornale, mi informo, ecc ecc.
Giocare di ruolo, utilizzare la testa, cercando di aggirare, per quel che si può, i guai.
Prima è chiaro che farò di tutto per evitare di rischiare, per documentarmi e cerco di informarmi per quello che posso ciò che accade attorno a me e non mi vado a fidare del primo che incontro, non me ne sto con le mani in mano ad aspettare il "fato" o che le informazioni cadano dal cielo.
11/08/2007 00:26:16
Ho specificato e ri-specificato.. E ri-ri-specifico ancora una volta.
*Era Un Esempio*
Non era da prendere come evento effettivo, Yan, ma come "esempio". Ovvero, come un modo per rendere comprensibile [seppur portato all'eccesso] l'argomento trattato.
11/08/2007 20:48:16
Differenza tra gioco e real:
In gioco muore un PG ma non il suo player, nella vita invece ci lascia le penne il player.
Ma il concetto è sempre lo stesso.
Per ogni cosa esista o possa esistere.
Inizio - Sviluppo - Fine
A volte predeterminato:
La scuola dura 9 mesi
Una partita di calcio 90 minuti
Una canzone sui 3 minuti
....
.....
Altre volte indeterminato.
E tra queste un gdr.
Il gioco di ruolo è un gioco dove non sempre è prevedibile ciò che succede ( e li sta il bello).
Personalmente ho ruolato lo stesso PG per anni.
Altre solo per pochi mesi.
Saranno le circostanze ( ed il modo di muoverlo assecondandolo nel carattere e nelle sue particolarità) quelle che determineranno quanto il PG sopravviverà.
Sia in una land storica, che fantasy , che moderna.
Ed i pg morti, in realtà son morti solo nel gioco ma non nel ricordo.
Se li ripenso ho ancora con me piacevolissimi ricordi di giocate indimenticabili.
Ma l'averli "persi" mi ha dato la possibilità di esplorare nuovi modi di giocare e di interagire con gli altri.
Cosa che un PG "eterno"mai potrà dare a nessuno.
La morte del PG non fa "morire" anche il player.
Anzi, lo fa evolvere verso nuove scoperte.
Purtroppo dobbiamo anche ammettere che esistono comunità che ti obbligano ad aver un PG eterno anche solo per poter raggiungere un minimo di livello di crescita. Fortunatamente non troppe.
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