Avvertimento

07/10/2008 13:36:56

Più facilmente cerca di prevenirne la morte, ed eventualmente le spese correlate a quella. Saranno contrarie le agenzie funebri, a questo punto.

Ma alla fine, osservando il tutto sotto il punto di vista che suggerisci, non si tratta di disquisire di morale me torna ad essere una mera questione di soldi. E allora i produttori di GTA IV non hanno motivo di farsi tanti scrupoli di coscienza =P

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quota

07/10/2008 14:56:13

Ammetto di non aver letto tutto, do comunque i miei 2 cents alla questione.

Definire una dipendenza è difficile. Quanti di noi sono dipendenti dal telefonino cellulare? Conosco anche troppe persone che se perdono il cell vanno in paranoia, ad esempio. Oppure, la macchina. Credo che la maggior parte delle persone che possiede macchina&patente sia incapace di pensare senza la propria vita.
Ci sono tipologie di dipendenza diciamo blande, che non fanno affatto male, al massimo dimostrano una mentalità eccessivamente rigida e poco capace di pensare ad alternative (non ho la macchina? Prendo i mezzi. Non trovo il cell? Dannazione ho perso qualche numero, la prossima volta li segnerò anche in una rubrica. etc. etc).
Una dipendenza simile può benissimo essere quella "da gdr". Il che è logico e naturale. Siamo "dipendenti" da tutto quello che ci piace e/o che ci è utile.

Un'altra cosa è la dipendenza patologica. Ma quelli sono casi particolari, che sono già stati "sviscerati" in questo topic, ma che riguardano un numero alla fine ridottissimo di persone che non capiscono la differenza tra gdr e realtà. Ma non la capiscono neanche tra videogioco e realtà nè tra storia e realtà. Per intenderci: il ragazzino che ha rapinato il tassista con il coltello nel 1800 avrebbe detto di essere Napoleone. Cambiano le modalità, ok, ma la patologia alla fine è quella. E' come dire che i videogiochi ti fanno diventare epilettico. Non è vero: una determinata tipologia di fasci luminosi può in persone già predisposte all'epilessia che hanno come trigger quello in particolare (il 5%) scatenare una crisi. Ma se tu non sei di tuo epilettico i videgiochi non ti creano nessun problema.

Un'altra cosa ancora è l'età, intesa non come età anagrafica ma come maturità. Ragazzi, vi ricordate come eravate a 14 anni? Io si. E' l'età in cui ogni idiozia è importantissima. Io mi ricordo benissimo che per un 2 a scuola mi facevo dei problemi immensi. Logico che per un ragazzino a quell'età il gdr può diventare "essenziale". In se e per se la cosa non fa male. Anzi. Meglio il gdr che l'extasi, perchè l'extasi ti crea danni di lungo periodo ed il gdr no. Dopo un pò passa. Cresci, è normale. Certo, in determinati soggetti già a rischio di patologie psichiatriche è da evitare (conoscevo un ragazzo affetto da schizofrenia infantile al quale non avrei giammai proposto un gioco di ruolo. Ma non per il gioco di ruolo. Per la sua schizofrenia). Quindi credo perfettamente che le amiche dell'ideatore del post siano cambiate: in soggetti giovani (o molto immaturi, è vero) i gdr possono diventare "la cosa più importante" il che è ovviamente scorretto, ma in se non preoccupante. Ci vogliono molti, molti più dati per definirlo "pericoloso" (l'età delle amiche, la loro maturità, i loro eventuali problemi -per dire: se sei depresso forte anche per qualcosa che a me pare una sciocchezza e stai pensando al suicidio ed il gdr ti impedisce di farlo, ben venga!- etc etc. Insomma: un quadro psicologico completo).

Detto la mia :)

quota

07/10/2008 15:00:26

Tanto di cappello alla risposta di Tatyana =)

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quota

09/10/2008 03:45:02 e modificato da moonfire il 09/10/2008 03:46:21

Dico la mia, tanto è solo un intervento in più.
I Giochi di Ruolo possono essere appassionanti, perciò la persona ha una sorta di affezione per taluni personaggi e comprende la psicologia del proprio.
Io non mi faccio alcuno scrupolo a mandare un sms con scritto: "Ci sentiamo più tardi, sto facendo una quest".
Questo non significa che non mi importa di uscire, ma questo è uno dei miei hobby, mi svaga e mi solleva per un'ora o due dai problemi reali, cerco di immaginarmi le scene descritte, rido a certe "perle" che scrivo (mi pare che mi uscì "un' eco della menta") e ho cura di non deludere i players che magari mi stanno attendendo per giocare.
Il Gioco di Ruolo è un priorità?
No, è piacevole quanto ascoltare musica, creativo come scrivere e frivolo.
Questo non toglie che debba rispetto a chi cura il gioco, a chi mi aiuta a divertirmi e che cerco di far divertire.
Sarà che sono grandicella, ma non ho mai creduto per un solo istante che la mia esistenza fosse un simbolo, un avatar, una password.
Se ho la (rara) occasione di fare un bel viaggio, una lunga vacanza, allora avviso e non mi si vede e francamente non giro per Parigi, per Edimburgo o per la contea di Wicklow pensando: "Oddei... Chi prepara la mola salsa per i sacrifici degli augures??", perché mi sto divertendo e per finezza non aggiungo le altre occasioni in cui non penso al Gdr. La sera o la notte, quando sono magari sola a casa, senza piatti da lavare, con la voglia di scrollarmi la giornata alle spalle: gioco.
Sono cinica?
No, attraverso il gdr ho conosciuto degli amici, ma questa è già un'altra storia...

Adesso, mi spiace devo scappare, devo usare la chiave sacra per illuminare il bagno che la lampadina rotta, torno fra due turni.

quota

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