Attori o Scrittori?

Attori o Scrittori? postato il 16/03/2017 17:42:16 nel forum giochi

Ormai sono giorni che vado a leggere qualsiasi cosa sia stata scritta su i by chat e i by forum... Vedo che prevalentemente i primi hanno più successo ma mi rendo pure conto che come formula di gioco, siamo lì..
Mi sono pure iscritta ad uno dei primi, ma temo che non riuscirò proprio a proseguire. :/
Quello che mi domando, alla luce del mio modo di ruolare che torno a ripete è totalmente diverso dal "classico" è: vi sentite attori o scrittori?
Come riuscite ad emozionarvi (e intendo tutte le emozioni) raccontando per post lunghi chilometri? Badando all'ambiente tanto quanto a come è vestito un pg?
Come potete essere il personaggio se in moltissimi casi usate la terza persona, (senza parlare delle role scritte al passato...)?
Esiste l'emozione quando fate post? O è solo creare una storia ciò che vi interessa?
Riuscite ad immedesimarvi e quindi essere attori o tutto si riduce all'essere scrittori che guardano il loro PG muoversi?

Sia ben chiaro che la mia non è una critica quanto una curiosità, perché io ci ho provato e niente... Proprio non mi è riuscito, con tutto che ho diverse storie all'attivo e la scrittura resta il mio primo amore...
Quindi spero sinceramente di non offendere nessuno con questo topic, e le tante domande... Ripeto che è solo una curiosità e perché no, magari un modo per confrontarsi.

Grazie ^_^

---

quota

16/03/2017 19:02:38

Non mi sento né attore né scrittore, bensì un ibrido che si chiama ‘giocatore’ – che deve sì immedesimarsi in maniera un po’ istrionica, nonché padroneggiare lo strumento comunicativo della scrittura, ma che al contempo non deve perdere di vista il contesto ludico interattivo in cui si trova.

Scrivo da sempre in terza persona passata, ma nell’ultimo anno ho sperimentato anche la prima persona presente, ottenendo risultati discreti. Detto ciò, secondo me il livello d’immedesimazione è slegato dalla forma verbale che si adotta: esistono giocatori poco convincenti che scrivono sia in terza che in prima, così come è vero il contrario.


Si potrebbe obiettare che si possono ricavare emozioni anche creando storie, ma alla fine conta soprattutto il divertimento derivato dal gioco: senza di quello non credo che si possa resistere a lungo in un gdr.

quota

16/03/2017 19:23:44

Grazie per la risposta e sono d'accordissimo sul concetto di "player" ovviamente, è proprio questo il vero senso o meglio quello su cui mi sono basata io prima di creare la formula di gioco che adotto nel mio GDR. Quando giocavo a guardia e ladri e facevo la guardia... mi immedesimavo urlando "Fermo o sparo" e non mi fermavo a descrivere la strada che stavo attraversando per afferrare il ladro! :)

Come ho detto io scrivo storie, oltre a ruolare, e certo che mi emoziono nel farlo, ma quando ho provato ad interagire con altre persone ammetto di essermi annoiata con tutti i dettagli descritti, perché non mi facevano capire niente sul PG...

Ritengo l'ambiente importante ma solo per vedere come il personaggio reagisce a lui, non so... per fare un esempio banale, che uno mi descriva per filo e per segno il pub dove il PG sta bevendo una birra e non mi dica se lui usi il braccio per asciugarsi la bocca, mi pare un po' inutile ^^

Comunque davvero grazie per la risposta, e viva il divertimento personale sempre e comunque ;)

---

quota

16/03/2017 19:46:11

Dunque. Per sommi capi quoto quanto ha detto jira. :)

Di mio direi più attore sul genere improvvisazione, per quanto hai sempre un minimo di tempi di riflessione su chat e forum.

Nella seconda categoria mi ci trovo un po' meno a dirla tutta, proprio per le tempistiche lunghe solo per finire una sola giocata, i play by chat mi sono ben più a genio perchè anche solo dedicandotici per quella serata hai un inizio e una fine ben definita sulla situazione, che siano chiacchiere da bar, o su una situazione più approfondita, o una lezione o una quest.

Alla fine è un po' come giocare con le bambole. Ogni giocatore ha la sua, e la parte divertente è proprio perchè ognuno nel suo piccolo e in qualsiasi situazione dà il proprio contributo a creare quella storia: il giocatore non ha il controllo di tutto, solo del suo pg, e non sapere se finirà in accordo o disaccordo, o se quella discussione creerà caos più avanti, eccetera :)

quota

16/03/2017 20:04:46

Grazie anche a te!
I tempi, esatto forse è pure quello che mi ha sempre impedito di sentire il PG.
Noi giochiamo in maniera diretta, eliminando il racconto è tutto molto veloce e parliamo della possibilità di fare anche 20 post al giorno.

L'ultima parte la quoto tutta. Ho beccato molti gdr dove si organizzano, si stabilisce chi sta con chi, chi litiga con chi... e mi è venuta la depressione.
Io sono per l'improvvisazione, per la scoperta del PG in gioco e non da una scheda superdettagliata che spesso e volentieri è solo dramma.


Io adoro i fraintendimenti, le situazioni scomode che posso sbrogliare magari dopo 10 role :)
Certo è anche vero che molti invece non apprezzano proprio questa parte e cercano solo rose e fiori ^^

Grazie di nuovo :D

---

quota

16/03/2017 22:11:09

Concordo con l’essere “ibrido”, né scrittrice e neanche attrice, ma una via di mezzo con i giusti compromessi. Premetto che ho giocato solo a Pbf, i Pbc non mi intrigano e non fanno proprio per me, proprio per il fatto che nei miei post ho bisogno di esprimere cosa prova e cosa sente il mio pg, non pura azione. Credo che non sia tanto questione di contesto, ma di stile di gioco, ho sempre cercato di dare qualcosa che fosse mio al pg, qualcosa che mi aiuti ad immedesimarmi ed avere la giusta illuminazione nei momenti di prendere le decisioni, mi domando semplicemente “Ed io cosa farei?”
Ok le descrizioni degli ambienti, i vestiti, ecc, li trovo un bel contorno per l’apertura di un post o per arricchire quel senso estetico che va offerto alla mente, in modo da proiettarsi nella scena, ma ciò che conta, almeno per me, è tutto ciò che si incentra sulla sfera emotiva e personale del pg: i suoi pensieri, le sensazioni, emozioni. Descrivere certi tipi di gestualità, i movimenti del corpo, come si sposta nell’ambiente sono parte integrante di queste emozioni che cerco di trasmettere.
Certo è che l’eccessivo stroppia, mi piacciono le descrizioni, ma se mi spieghi pure come è incastonata la mattonella sul pavimento è troppo, quindi ci si annoia.
Per quel che riguarda la terza persona è anche questo questione di stile personale, il mio modo di scrivere si incrocia con quello dello scrittore onnisciente: quello che narra gli eventi dall’esterno, ma che conosce nel profondo il pg e riesce a dar voce a ciò che prova.
Tutto il mio amore per la scrittura si incentra solo sul ricevere e trasmettere qualcosa, che sia tristezza, rabbia, passione o disgusto, qualsiasi cosa che si allontani dal semplice portare avanti una narrazione; lo trovo fine a se stesso e senza alcuno scopo per un Bg di rilevanza.
Ed ora mi pare giusto fare l’approfittatrice della situazione, facendo un pochino di pubblicità al mio forum u_u se ti va di provare, mi farebbe molto piacere confrontarmi con qualcuno che ha qualcosa da trasmettere e che abbia la passione per la scrittura. Non è obbligatoria la terza persona ed il passato :P

---

quota

16/03/2017 23:23:46

Eclisse,
mi trovi completamente d'accordo.
Io quando ruolo sono il Pg, sempre e comunque.
Voglio che se anche non si veda l'avatar tu non abbia dubbi su chi ti trovi di fronte.

Certo, l'ambiente può essere importante, ma lo ritengo importante per il Pg. Se sto ruolando un PG d'Èlite ovvio che sarà dura farlo sentire a suo agio in una bettola, e viceversa, se ho il proletario portarlo al Gala lo farà sentire a disagio :D
Ma appunto non sopporto le lunghe descrizioni che purtroppo, per me, sia chiaro, vedo comunque in ogni Role di ogni GDR.

Ovviamente so che ognuno ruola a modo proprio e la mia domanda era proprio su quanto ci si immedesima nel farlo...

Ricambio l'invito, se vuoi provare qualcosa di nuovo, più veloce e più immediato, passa dal mio ;)


Grazie per la risposta, mi è particolarmente piaciuta ^_^

---

quota

16/03/2017 23:50:17

Io credo che non si tratti nello specifico di nessuna delle due cose. Forse ci avviciniamo di più alla seconda opzione, perché chi scrive -e uno scrittore forse lo capirà- quando crea un personaggio non lo muove ma è il personaggio a suggerire allo scrittore come muoversi. E' una cosa un po' strana devo dire XD ma per me è così

quota

16/03/2017 23:55:05

Invece lo capisco perfettamente, guarda.
Ma probabilmente dipende dal modo diverso in cui io sono abituata a ruolare, che implica solo azione, pensiero, parole, senza tutta la descrizione.

Mi piace pensare di essere tutti i miei personaggi e quando li gioco mi emoziono per cose diverse perché tutti loro hanno emozioni diverse, si arrabbiano per cose diverse, si sentono tristi da cose diverse e si esaltano per altre...

Comincio a sembrare pazza, forse... :D

Sicuramente quando ruolo fanno ciò che vogliono, giuro!
Anche quando non vorrei ferire il compagno di role mi capita che succeda perché giocando in "prima persona" la componente emotiva è molto forte. ^^

Grazie comunque per il tuo parere :)

---

quota

06/10/2017 14:32:49

Che bella domanda!
Quoto in toto la prima risposta, che mi sembra molto appropriata.
Nel nostro gdr si può scrivere sia in prima che in terza persona, al presente e al passato, e talvolta lo stesso utente decide di usare stili diversi per i loro vari pg, eppure riescono sempre a rendere con precisione i loro stati emotivi.
Io personalmente [Fil] trovo che mi venga più facile muovere personaggi che abbiano qualcosa di me, oppure personaggi che siano ispirati a delle serie televisive. Invece non riesco assolutamente a muovere personaggi di cui non ho immaginato un preciso percorso evolutivo, quindi forse questo mi rende più uno scrittore, che immagina i propri personaggi che maturano nel corso dell'opera, piuttosto che ad un attore, che ne interpreta a fondo ogni pensiero ed emozione!

---

quota

07/10/2017 09:39:30 e modificato da worldofzora il 07/10/2017 09:41:54

Be io,(ma credo di parlare anche a nome dei giocatori del Woz) quando gioco a Woz mi sento scrittore. Sara' perche gestiamo le giocate al passato e in terza persona per rendere le ruolate delle vere e proprie storie il cui destino della trama e' in mano a giocatori e master insieme, sara' perche' ci definiamo un Gdr Narrativo in cui la creazione dei personaggi e il giocarli/viverli(inteso anche come la pura narrazione dei loro fatti e delle loro vicende) e' la parte piu' importante e sara' anche perche' un'azione, a differenza di un PBC, spesso e volentieri copre diverse righe di spazio, ma credo che un po' tutti, da noi, si sentano degli scrittori veri e propri.

Ottimo sondaggio comunque ^^

---

quota

Figure del Sacro

Interessante tesi dal titolo: Tolkien figure del sacro nel simbolo epico

Giochi di Zombie

Immergiti in mondi devastati da orde di zombie e fai di tutto per sopravvivere!

Seguici su Telegram!

Segui GDR-online.com su Telegram per essere aggiornato ovunque ti trovi!

Planethos GdR

Intervista allo staff di Planethos GdR il gioco di ruolo ambientato nella città di Pentos!