PvP

06/04/2016 14:42:38 e modificato da faelsel il 06/04/2016 14:44:07

Come dissi atteniamoci alla realtà dei fatti. I gdr pbc/pbf non sono fatti per i PvP.

Il PvP ideale (nei mmorpg vi è l'esempio) è quello che dopo la sconfitta, non è successo niente se non il mero smacco morale!


EDIT:
Massima stima per l'utente sopra di me e il paragone con Risiko...

quota

06/04/2016 15:00:20

nei MMORPG è ancora più semplice: il pg muore, usi la pergamena che si compra a #bigmoney e il pg torna in piedi nella città o nel punto di salvataggio più vicino.

easy.


e dovrebbe essere così anche il PBC:

- il pg muore
- qualcuno per esso paga i #bigmoney
- il mago/chierico/druidovegano casta:
1) Resuscita i morti
2) Resurrezione
3) Resurrezione vera

oppure

- l'antimago/necromante/chiericobalordo

1) Anima i morti
2) Reincarnazione
3) Crea non-morti
4) Crea non-morti superiore

- il giocatore torna a giocare col proprio pg, dopo mesi e mesi di sudata interazione e partecipazione



vi trovo una marea di gioco, se fatto bene ed il pg morto può stare in un limbo, giocare l'anima e fare molte cose.


il pg muore, viene trattenuta la salma, gli fanno una reincarnazione e lo tramutano in orsogufo, parte la quest di gioco, lacrime e pianti, si fa ammazzare, reincarnazione con rituale e torna la razza precedente con alcune variazioni tipo gli occhi di un altro colore... etc


esempi eh...

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quota

06/04/2016 17:10:13

Scusa eh? Ma che piangono a fare se poi i negromanti lo recuperano?
Semmai ci stà bene una festicciola e s'invita pure il carnefice :)

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quota

06/04/2016 17:14:53

Inoltre vidi una land una volta in cui la morte non esisteva, tutti immortali.

quota

06/04/2016 18:52:42

Per le resurgo (o come diceva uno, resugo XD) io sono d'accordo solo sul fantasy essendo qualcosa di più o meno previsto secondo poi il genere di fantasy (in uno di Martin, giusto come Cat torni e manco sempre), in un hurban fantasy... mmmh non so, prendiamo esempio dalle serie tv che tanto ci piacciono, quando Buffy è tornata in vita è stata proprio una ca**a, ma questo è già bello, però con un limite (non mi ricordo quali sono le land dove torni in vita ma ad ogni volta si sommano malus, ma sono sicura che ce n'erano), per cui mettere un tetto massimo può non far storcere totalmente il naso lato "drammaticità".
Nel WoD, nel moderno generico, e nello storico invece, per dire, no, non mi sconfinfera il ritorno dalla morte (con pochissime eccezioni WoD come Geist e Promethean che vanno trattati con il giusto clima, e non con un automatismo).
Quindi la mortalità è secondo me un argomento a parte che cambia di genere in genere, al di là del pvp concepito (che per me rimane un po' utopia... se non nel fantasy alla D&D) y_y

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quota

06/04/2016 19:05:36

Quotissimo tutto l'intervendo di Yoda :-)


Quoto Mirmidone.



Quoto. Per giocare PvP serve quel minimo di maturità che ti impedisce di portare via il pallone quando a calcetto segna la squadra avversaria. Sfortunatamente questo "minimo" scarseggia in giro, al suo posto c'è tantissimo mormboso-ossessivo-patologico attaccamento ai PG. È preoccupante.



I compromessi vanno bene fin quando non intaccano l'idea di gioco che lo Staff intende proporre.


Ecco appunto. Per me questo non ha senso. Se voglio una Land PvP deve avere un regolamento coerente col PvP. Se faccio la Land PvP ma poi lo sminuisco con certi compromessi, allora ha poco senso. Per esperienza personale posso dire che si può creare e far durare un gioco PvP "duro e puro", bisogna anche saper creare e restituire il giusto "clima". È soltanto più difficile rispetto a una "Land canonica" ;-)



PvP non equivale sempre e comunque ad ammazzare l'avversario. Anzi, di solito è molto più divertente una "guerra politica" (WoD insegna).


Allora il PvP non ti piace. Perchè la morte non può essere parte integrante del percorso di un PG? La resurgo ha il solo scopo di addolcire il PvP, e 9 volte su 10 privarlo di senso (la resurgo non esiste nel WoD, in un moderno, in uno storico, etc. inserirlo sputtana la coerenza ambientativa).


Questo, se esasperato, è un problema di cattiva gestione del gioco, non di PvP. Reintra nel discorso fatto da Mirmidone.

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quota

06/04/2016 19:27:17

Rispondo velocemente solo a questo.
Infatti dire "se voglio una land pvp" presuppone che il pvp sia alla base degli intenti di quella data land, è un partire diversamente dalla "canonica land" che è sempre esistita.

Con la piccola differenza per cui mentre un tempo "la canonica land" prevedeva tranquillamente ANCHE il pvp, al momento (vuoi le generazioni, vuoi abitudini diverse che ne so) questo è molto meno considerato ed accettato rispetto a prima, e nel dirlo mi baso proprio sull'andamento che ho visto sotto i miei occhi -> quando capitava (prima) che un pg morisse, era un "beh oh d'altronde...", mentre ora è la DEfilippica per eccellenza (addirittura una player un altro po' mi si mette a piangere quando le è morto il pg, che ha poi ricreato in altra land -altra abitudine tipica dell'oggi-).
Non so, mi sento molto vecchia a dire cose così, ma le dico su fatti non pugn...coff.


Se poi uno parte con "questa E' una land di PVP" (inteso morte inclusa e non solo la politica ecc), allora chi si iscrive si dà per certo abbia inteso che non ci so' 'azzi né mazzi, cambia proprio la proposta alla base, certo.

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quota

06/04/2016 20:01:27

Eh... volendo ampliare il discorso, come ha fatto Yoda, il PvP dovrebbe essere un elemento integrante di ogni gioco di ruolo (soprattutto online, secondo me), proprio perchè il gioco di ruolo dovrebbe prevedere la maggior libertà di azione possibile, con come unico limite la coerenza. Poi è legittimo con un progetto non preveda il PvP in quanto preferisce puntare su altro, ma, in teoria, dovrebbe quello essere visto come "non canonico".

Ma a parte "pippe mentali", possiamo essere d'accordo :-)



Non so a quale passato fai riferimento, io questa "presenza comune di PvP" non l'ho mai vista in 10 anni di gioco :-(

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quota

06/04/2016 23:38:58

Con "oggi" che lasso di tempo consideri? Gli ultimi anni? Due anni, tre anni, quattro? Perchè, sarò stato sfigato io, ma noto sempre gli stessi problemi, da sempre. Al massimo, sono diversi i contesti.

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quota

06/04/2016 23:47:06 e modificato da urf il 06/04/2016 23:52:30

Le tematiche tirate fuori sono molte, tutte interessanti, ma questa è quella che mi ha colpito di più e che condivido a pieno.

Soprattutto nelle land create 10 anni fa, ma che poi non hanno proseguito nella strada tracciata e hanno trasformato il tutto in un modo bislacco e approssimativo, il gioco del tavolo (o di dove volete) veniva portato su una chat dove ognuno si creava il proprio personaggio e ricopriva quel ruolo in quella data ambientazione per un periodo di tempo molto lungo. Ciò comportava che, al posto dei master, a gestire gli "antagonisti" di una storia fossero gli stessi giocatori e che li muovessero "contro" altri giocatori.
Ora, le meccaniche, le narrative e le metologia con cui questo sarebbe dovuto avvenire sono ovviamente le più varie, ma il pvp non è dado contro dado e basta, ma è il motore di gioco di una land, la sua linfa vitale.

Ad esempio, mettiamo che stiamo giocando ad una land soap opera. C'è la tenera Anna che ama Giosualdo e vuole che questo la sposi, ma il gemello cattivo del conte Barbuto si mette tra di loro.
Cosa fa il gemello cattivo del conte? Prende lo spadone +5 e va a tirar mazzate? No. E' più probabile che chiamerà due bravi e li manderà a intimidire il prete Panzerotto, il sacerdote locale. Questo allora rifiuterà di sposare i due, ma Giosualdo non demorde, anzi cerca di indagare e scoprire per quale motivo il prete sbiascichi in latinorum per trovare una scusa...
E così via. Questo è PvP.

Il problema è che spesso è infattibile per mancanza di vedute sia dei giocatori che della gestione. Ad esempio, se il prete Panzerotto è un png, il gemello del conte dovrà far richiesta ad un master, uno di quelli che magari se la tira e dice "oggi no, non posso, magari domani o tra un mese". Oppure se i passi precedenti sono stati fatti e al momento dell'investigazione, Giosualdo avrà bisogno di un narratore che dica cosa può essere lecito nell'investigazione e cosa no. Anche qui, se lo staff ignora il gioco dei giocatori diventa molto complicato riuscire a trovare il punto di incontro.

Il mero scontro fisico avviene quando non c'è possibilità di fare altrimenti, se il fratello del conte non può far nulla si limiterà a cacciar fuori la spada e a fare un duello di sei ore con turnazione ab ba ab ba ab ba di durata media 20 minuti a turno e con le gonadi che hanno aumentato la loro massa di mezzo chilo.

Il sistema di combattimento pvp di scontro fisico deve essere funzionale, in un sistema di gioco dove la durata di una partita dura 5 turni, in cui solitamente arrivano i personaggi, si salutano, parlano del tempo due battute, si alzano e se ne vanno, un modello di combattimento come quello citato sopra non funziona. E' stressante, succhia troppo tempo. Lo stesso vale con un sistema dove io ho millanta pf (si dendari, vi piace di e di, ma non funziona in land, al tavolo con 4 giocatori ci si mette mezz'ora per un turno, non so come facciate voi in land) non funziona. E' noioso e eccessivamente sbilanciato.
Il problema di fondo di questo "pvp fisico" è che i sistemi di gioco in questi dieci anni sono stati pensati malissimo. Nessuno ha fatto come un game designer che si è messo li a studiare per bene cosa potesse funzionare in una land e cosa no (lo dissi in chat, io ci sto provando, poi pubblicherò qui sul forum il risultato, che piaccia o meno, anzi spero di ottenere critiche costruttive) tutti o hanno scimmiottato altre land, o sistemi di gioco (coff coff d&d) che con le dinamiche di gioco di una land non vanno. Non vanno. (si d&d5 è magnifico quando mai uscirà una land con quello tutti i problemi saranno risolti bla bla.)

Io sono dell'idea che uno scontro fisico deve durare quanto gli scontri più epici della cinematografia western o di samurai: 3 secondi. Si arriva lì, si gioca, e al momento dello scontro tutto si risolve immediatamente, a chi tocca non si ingrugna.

Ho sviluppato troppo a lungo solo 2 tematiche, quindi al momento non tratto tutti gli altri presentati in precedenza, mi soffermo però su uno di essi.

L'attaccamento al pg.
Questo è un problema dovuto soprattutto a come si svilupparono le land 10 anni fa, un problema di fondo che è rimasto ed è aumentato a dismisura, e anche questo ha a che fare con i tempi di gioco.
In una land mediamente non si conta nulla per, minimo, 3 mesi di gioco, quando il tuo pg non viene calcolato di pezza fino a che non si riesce ad entrare in una "piaga" (coff coff, corporazione, coff coff, razza) che offre un minimo di ambiente. Nei 3 mesi precedenti l'unica tipologia di gioco possibile è il simming.
Avoja a lamentarsi del simming. Se questa è l'unica cosa che il gioco una land offre, per via delle politiche interne tra giocatori (e non tra personaggi), per sistemi di gioco fatti ad cazzum e quel che volete, è ovvio che scade nel simming. E un giocatore che per mesi gioca solo simming, penserà a giocare solo quello. Non riesce a pensare ad altro visto che altro non ha potuto fare fino a quel momento. Magari il massimo dell'estro creativo è andare a fare una giocata privata dove può far copulare il suo pg, tanto per dare quel tocco di creatività, e magari va anche nel negozietto a comprare il fallo finto a forma di baobab di pixel perché oh, in questo modo l'economia della land funziona, eh.
Vallo poi a dire ad un personaggio che per 3 mesi ha scritto il suo romanzo rosa che il suo pg deve morire. Chiaro che non ci sta. Non se l'è filato nessuno per mesi, adesso che uno gli dice "a" lo vuole morto. Manda a quel paese te (è un te generico) e la tua land, giustamente.

quota

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