Come si è formata la sua conoscenza di Gioco di Ruolo? Viene dal mondo del GDR Cartaceo o è passato per i GDR Online prima di intraprendere questa avventura?
Non sapevo niente di giochi di ruolo, avevo solo sentito parlare di D&D; e di altri giochi simili. Mi sono iscritto per caso in un noto gioco di ruolo online per curiosità, ne sono rimasto invischiato per quasi un anno e poi sono fuggito: occupavo troppa parte della mia giornata a giocare, passavo ore al telefono con il master di gilda, parlavo nel sonno dando del "voi" e così via. Così mi sono reso conto di persona dei problemi che possono portare i giochi di ruolo online.
Come nascono "Le due Città" ed il progetto GDR-CD?
"Le Due Città" è un gioco nato un po' alla volta. All'inizio era una semplice chat che avevo programmato per un gruppo di amici. Piano piano ho aggiunto nuovi componenti alla chat: una mappa per lo spostamento, i forum interni, i messaggi... alla fine era diventato un vero e proprio gioco completo. A quel punto, ho deciso un'ambientazione "cappa e spada" nella Francia del Re Sole, originale e ricca di riferimenti storici e letterari: basti pensare a "I Tre Moschettieri"! E il gioco ha preso il via.
Il progetto GDR-CD invece è nato da una riflessione: avendo avuto personalmente problemi nei giochi di ruolo, il MIO gioco doveva avere un atteggiamento diverso nei confronti della community di giocatori. Così ho sempre imposto la serietà nel gioco e l'amicizia tra i giocatori, una responsabilità personale e collettiva di tutti, l'eliminazione di ogni meccanismo che possa intrappolare il giocatore spingendolo a frequentare il sito continuamente.
Ma nonostante tutto quello che potevo fare, niente potevo nei confronti di altri giochi, spesso creati con il solo obiettivo di aumentare il più possibile ed a tutti i costi il numero dei "presenti". Così ho pensato: se aggiungo qualche parametro e cedo il codice sorgente del gioco, magari da ora in poi i giochi on-line potranno essere creati non solo da programmatori, ma anche da chi ha poca dimistichezza con lo sviluppo software, e che può concentrare la sua attenzione su quello che sta facendo.
Nella sezione Giochi Autorizzati del suo sito, è presente una specie di webring con tutte le comunità autorizzate all'utilizzo di GDR-CD. Con quale scopo è stata creata tale sezione?
E' stato creato per informare i giocatori (e magari anche i loro genitori) se un certo gioco che utilizza il GDR-CD sia controllato o meno da un numero sufficiente di moderatori, contenga descrizioni esplicite o immagini oltre il limite della decenza, rispetti o meno le linee che ho illustrato prima sul "puntare al numero di presenti a tutti i costi". Credo che non basti dare un elenco dei giochi disponibili sulla rete, ma serva anche giudicare se quei siti siano o meno praticabili con leggerezza. E' mia ferma opinione che sia un vero e proprio delitto aprire una community di gioco di ruolo senza porsi alcun problema morale sulla questione, semplicemente per poter "comandare" come un Dio.
Lei saprà benissimo che alcuni suoi colleghi webmaster vendono i propri progetti di città virtuali a prezzi a volte esorbitanti... cosa l'ha spinta a rendere il suo opensource?
Il fatto che, se qualcuno vende un gioco ad un prezzo alto, chi lo compra dovrà farlo fruttare. E per guadagnare parecchio in internet, serve un alto numero di contatti. Così si tenterà di alzare il numero di presenti, di aumentare la permanenza del sito e così via, danneggiando centinaia di persone per pochi spiccioli.
Come vengono sostenuti i costi di gestione di 2 Città? Avete uno staff pagante come avviene in altre città; richiedete un contributo agli utenti più assidui come avviene in altre; utilizzate la pubblicità o tutte le spese sono sulle sue spalle?
Finora sono riuscito a gestire tutto di tasca mia. Ora la ditta presso la quale lavoro come progettista software mi ha offerto gratuitamente lo spazio e la linea per il mio gioco, per cui non dovrei avere più problemi di "sopravvivenza".
Un ultima domanda. Prima ha accennato a come i primi tempi il gioco di ruolo online l'avesse presa in modo eccessivo... sul suo sito appare una sorta di disclaimer che cito testualmente:
Attenzione: il Gioco di Ruolo può causare, nelle giovani menti ed in soggetti adulti predisposti, forme di schizofrenia e di dissociazione dalla realtà.
Cosa pensa lei a riguardo? Crede davvero che in alcune persone questo tipo di giochi possano causare una sorta di dipendenza? Non le nego che ho conosciuto persone che sembravano strettamente dipendenti da questo tipo di giochi. Fate qualcosa, per quanto vi è possibile, per impedire che si verifichino questo genere di problemi?
Le assicuro che almeno la metà dei giocatori dei GdR On-Line sono minorenni. Sono i più esposti, perché si sentono fortissimi ma in verità sono i più deboli. Io faccio di tutto, non solo con un avviso assolutore in prima pagina, ma anche scrivendo all'interno del gioco che non è un dramma staccare la spina ogni tanto, prendersi una pausa, farsi una passeggiata. Ricordo con piacere delle belle giocate, ma mai dimenticherò una bella giornata passata con chi amo.
La ringraziamo per aver accettato di rispondere alle nostre domande, con l'intervista abbiamo concluso... ne approfitto per rinnovarle la mia stima e per augurarle tutta la fortuna che merita. Non è da molti abbracciare la flosofia opensource.