Grazie per averci concesso questa intervista! Parliamo di Lost Space Project... ci spieghi in due parole di cosa si tratta e ci parli un po' dell'ambientazione?
Dennis - In due parole? L'ambientazione è un riadattamento personale delle varie saghe dei Cavalieri dello Zodiaco: dalla prima canonica alle filler successive, con particolare attenzione alla saga di Asgard ed a Lost Canvas. Si tratta di un gioco di ruolo play by chat, dove un giocatore, iscrivendosi, può interpretare un personaggio di sua fantasia coerente con l'ambientazione e farlo interagire con gli altri tramite le chat di gioco. E' ambientato nel 1822 e si può giocare in svariate aree del mondo: dalla Grecia ad Asgard, passando per i Cinque Picchi in Cina e, perchè no, facendo un saltello anche in Irlanda.
Nome un po' strano per un GdR sui Cavalieri dello Zodiaco. Come mai questa scelta?
Dennis – Amo infinitamente Lost Canvas. Quindi la parte “Lost” è dedicata proprio a questa serie. La parte “Space”, invece, è dedicata alla visione del cosmo inteso non solo come forza interiore ma proprio come spazio infinito: galassie, costellazioni e via dicendo che conferiscono appunto tramite il potere divino delle capacità inimmaginabili. “Project” è riferito al fatto che la land è appunto un progetto: e come tale sempre in via di sviluppo e pronta a cogliere suggerimenti dell'utenza, per migliorarsi e migliorare a tutti l'esperienza di gioco.
A quale saga dei Cavalieri dello Zodiaco ti ispiri maggiormente?
Dennis – In realtà ce n'è più di una. Lost Canvas sicuramente come prima citazione, ma come ho sempre detto per molte cose (cloth di Athena in primis) si resta assolutamente fedeli alle saghe definite canon.
Sono tutti appassionati del manga-anime o si può giocare anche senza aver letto tutti i fumetti o visto il cartone animato? Segui rigorosamente i fumetti o hai "allargato" gli orizzonti?
Dennis – Abbiamo diversi giocatori che non sono ferrati sul manga-anime e che, col tempo, hanno fatto crescere il loro pg ed imparato ad amare l'ambientazione e la land nonostante le loro lacune. Quando decisi di fondare il progetto, uno dei punti cardini su cui l'ho basato è che doveva essere un qualcosa per tutti. Sia per appassionati che per neofiti. Insomma: se non hai mai amato i Cavalieri imparerai ad amarli qua!
Elisa - Io stessa, quando mi sono iscritta, non sapevo niente sui Cavalieri dello Zodiaco, sentiti nominare e basta. Lo stesso bg del mio personaggio fa molto riferimento alla storia reale del 1822, senza particolari riferimenti ai Saint Seiya. Ma una volta entrata sono stati tutti disponibilissimi a coinvolgermi, a spiegarmi, così da potermi lanciare nelle role in totale serenità, senza "ansie da prestazione" per la scarsa conoscenza del manga/anime. Alla fine ho finito per appassionarmene anche io, ad interessarmene sempre più, ma nonostante sia stato un processo graduale ho sentito comunque fin da subito il coinvolgimento nelle role, come non mi capitava da tempo. Ed ora eccomi qua!
Quale tipo di dinamiche "tecniche" utilizzi in game? Dadi? Abilità? Ecc.
Dennis – E' un sistema molto basic, che non prevede dadi ma solo skill e narrazione. Il motivo è che il dado sa sempre essere anti-epico. Mi spiego: immaginate la scena di un cavaliere che, dopo che il player ha descritto in maniera epica l'attacco decisivo al nemico, con tanto di parlato da “attacco di cazzimma mode on”, tira il dado e... Tizio usa Ali della Fenice ed il risultato è 1/20. Insomma: per quanto i dadi aiutino ad autoregolare spesso un sistema di gioco, in un caso come i Saint Seiya dove l'epicità deve essere sempre un qualcosa di tangibile e giocabile, i cari e vecchi dadi non sono l'opzione (parere personale ovviamente) migliore. Anche perchè il caso succitato, considerata la sfiga che colpisce il 99% dell'utenza (me compreso) nel lancio dei dadi si verificherebbe nove volte su dieci. Il loro non utilizzo comunque non ci ha impedito di trovare un sistema performante. Ci sono skill offensive, difensive, interdimensionali, teleportanti, curative e via dicendo. Ognuna con il suo danno, la sua difesa eccetera. In chat c'è un tastino che porta ad uno specchietto molto intuitivo sul calcolo del danno. Insomma: io personalmente non sento affatto la mancanza dei dadi.
Elisa - Confermo tutto, anche io non risento affatto la mancanza dei dadi, la cui assenza non porta comunque alcun squilibrio nelle meccaniche di gioco e combattimento proprio grazie a determinati valori che sono fissi. In questo modo si lascia spazio alla fantasia del player, perché possa sperimentare senza che sia un dado a decretarne o meno la riuscita.
Nello specifico come gestisci i poteri dei Cavalieri?
Dennis – In maniera che ritengo piuttosto varia. Innanzi tutto c'è la questione cosmo, il suo risveglio, il comprendere l'elemento a cui si è legati (natura, etere, fuoco, acqua, oscurità, terra, aria, fulmine ed altri a disposizione) e l'apprendere come utilizzarlo. Questo rende un personaggio anche se ancora privo di armatura, ergo non Cavaliere, in grado di lanciare attacchi cosmici potenti ed essere un avversario temibile fin dai primi giorni di addestramento. Dopodiché, una volta raggiunta l'armatura, si ha accesso a skill conferite proprio dalla cloth stessa al personaggio. Ovviamente NON abbiamo stilato una lista di skill preformate per tutte le 88 armature di Athena e quelle di Asgard, ergo ogni utente può personalizzare la proprie tecniche con coerenza e piccoli limiti per evitare che vengano create skill OP (troppo forti) o comunque non in linea con l'ambientazione.
La domanda che si fanno tutti.. si parte con un'armatura o è un percorso di crescita? Insomma come funziona? ;)
Dennis – E' un percorso di crescita piuttosto rapido a mio avviso. Al primo open-alpha ammetto che le armature furono date subito a tutti, cioè, l'idea di base era partire con una cloth. Poi però il tempo mi ha costretto a modificare questa scelta anche sotto consiglio di molti utenti e dello staff che si è venuto a creare. Questo perchè è capitato molte, troppe volte, che tantissimi utenti arrivavano, prendevano una cloth e la bloccavano e poi sparivano o semplicemente non giocavano in maniera sufficiente a poterla mantenere (meno di una giocata a settimana). E questo creava diversi disagi: “Metti armatura, togli armatura, Daniel San” (semicit). Sia a livello ON, in cui era difficile gestire il fatto che ogni settimana l'armatura del Dragone cambiasse cavaliere come Rocco cambia le patatine (fritte!), sia a livello OFF, dove noi dello staff ci siamo trovati a dover correre dietro alla persone per capire se avevano o meno intenzione di giocare e mantenere l'armatura o meno. Insomma: troppo, davvero TROPPO disagio. Così adesso abbiamo optato per una crescita rapida ma controllata, per poter capire chi davvero ha voglia di giocare e integrarsi nella comunità e nel gioco attivo e chi, invece, farà la solita “meteora” e sparirà nell'infinito cosmo alla ricerca di altre galassie. Parliamo di numeri: dall'iscrizione ci sono 15 giorni di gioco libero da sfruttare per ambientarsi, oltre che per farsi un'idea della build del personaggio, ergo di come svilupparlo ed a quale fede si vuole appartenere (Athena o Odino). Al termine di queste due settimane si parte con l'addestramento. Ergo, per ottenere la cloth ci vuole circa un mese. Alcuni che giocano molto assiduamente ci hanno messo una ventina di giorni dal momento dell'iscrizione (i miei nerdissimi <3).
Puoi dirci qualcosa sulle corporazioni, fedi, mestieri e le possibilità di gioco che incontreremo? O magari qualche altro aspetto interessante che non è possibile individuare ad una prima occhiata?
Dennis - Partiamo dalle fedi: ce ne sono due selezionabili, Athena e Odino. Altre fedi come Hades, Poseidon eccetera sono attualmente PNG. Athena è di stampo legale. Odino è invece di stampo neutrale. Per quanto riguarda invece i mestieri ce ne sono diversi, dal nobile al fabbro passando per il furfante fino al mercante. In pratica ci è capitato diverse volte che, nell'open-alpha, alcuni utenti volessero giocarsi un personaggio normale, ignaro dei cavalieri e che aveva una vita al di fuori delle fedi. Ergo c'è anche la possibilità di farsi appunto un pg che è semplicemente una persona non cosmodotata che interagisce col mondo dei cavalieri in maniera personale e che dipende solo ed esclusivamente dagli sviluppi ON-Game del gioco.
Hai dichiarato che sul tuo gioco il PvP è "previsto con limitazioni". Cosa intendi?
Dennis – Intendo che essendo una land narrativa, ergo priva di un sistema di dadi che auto-regolamenti gli scontri fra personaggi, per fare pvp è necessario che vi sia un master a supervisionare ed arbitrare il tutto. Ci sono anche casi in cui i player sono molto sportivi e, pur magari supervisionati, riescono a gestire tutto fra loro senza l'intervento del fato; ma ammetto che è stato un caso più unico che raro.
Attualmente quanti utenti giocano a Lost Space Project e che medie di online riuscite a raggiungere?
Dennis – Attualmente siamo una comunità di una ventina di player attivi. Si trova gioco sia la mattina, che il pomeriggio che la sera. Se vogliamo dare qualche numero reale dire: mattina 5 giocatori, pomeriggio 10, sera 20.
Il gioco ha ricevuto tre recensioni positive a pochissimo dall’apertura. Soddisfatto della risposta dell'utenza?
Dennis – Sicuramente sì! Ci sono sette persone che lo hanno inserito nei preferiti ad esempio. Cioè, sarebbero otto, ma una sono io quindi non mi conto (ride-ndr). Tre recensioni positive che, fra l'altro, hanno un comune denominatore: sono persone che si sono trovate bene non solo a livello di gioco ma proprio a livello umano. E qui ne approfitto per dire che col tempo ho sempre lavorato per creare una comunità serena e pacifica, dove tutti possono davvero entrare, chiacchierare, giocare e divertirsi senza scazzi di sorta. E non mi sono mai fatto problemi ad “estirpare” chi non riusciva o non voleva entrare nelle nostre meccaniche e minava la tranquillità dell'ambiente. Insomma, per quanto mi riguarda preferisco avere degli utenti in meno ma una comunità coesa, divertente e divertita.
Elisa - Io stessa, quando mi sono iscritta, non sapevo niente sui Cavalieri dello Zodiaco, sentiti nominare e basta. Lo stesso bg del mio personaggio fa molto riferimento alla storia reale del 1822, senza particolari riferimenti ai Saint Seiya. Ma una volta entrata sono stati tutti disponibilissimi a coinvolgermi, a spiegarmi, così da potermi lanciare nelle role in totale serenità, senza "ansie da prestazione" per la scarsa conoscenza del manga/anime. Alla fine ho finito per appassionarmene anche io, ad interessarmene sempre più, ma nonostante sia stato un processo graduale ho sentito comunque fin da subito il coinvolgimento nelle role, come non mi capitava da tempo. Ed ora eccomi qua!
Cos'ha di innovativo/particolare Lost Space Project in confronto agli altri giochi di ruolo dei Cavalieri dello Zodiaco? Insomma... perché si dovrebbe venire a giocare da voi nonostante il genere non stia passando un grandissimo periodo...
Dennis – Bella domanda. Ammetto che, mea culpa mea gandissima culpa, non sono mai entrato, né ho mai giocato, né mi sono mai iscritto ad alcuna land Seiya di quelle già presenti sul portale. Ergo faccio fatica a dire cosa ha di particolare la mia in confronto alle altre perché non ho un metro di paragone. Quello che posso dire è che abbiamo cercato un modo di personalizzare i personaggi in maniera davvero ampia: si può arrivare a scegliere (nella build del proprio personaggio) fino a tre tipologie di cosmo (tre elementi per intenderci), che assieme creano anche delle combo piuttosto interessanti. Ad esempio: fuoco e oscurità assieme creano la combo pece. Terra e fuoco creano la combo Lava. Aria e ghiaccio creano la combo neve e così via. Le skill da Cavaliere sono personalizzabili praticamente al 99%. In base alla build del pg si possono ottenere bonus aggiuntivi, come ad esempio la cloth full-offensiva, offensiva, equilibrata, semi-difensiva o full-difensiva. Che conferiscono maggior danno o difesa in base alla tipologia, andando a personalizzare ulteriormente i personaggi. I sacerdoti sono divisi in due categorie: ritualisti o chierici. Ognuno di loro ha particolarità che lo rendono unico. E' vero, il momento non è proprio dei miglior per il nostro genere, ma i Seiya è dal 1986 che continuano ad essere conosciuti, e fra alti e bassi e tanta concorrenza sono sempre riusciti a restare in vista. Spero che nel nostro piccolo, anche noi di Lost Space Project, contribuiremo a non fare mai dimenticare gli eroi anima-manga con cui siamo cresciuti.
Attualmente quali difetti riscontri all'interno del GdR? Come pensi di risolverli?
Dennis – Credo che andrò a migliorare le bacheche interne, che vedo al momento non sfruttate al 100% del loro potenziale. Tempo permettendo sto anche lavorando al “mercato delle skill”, che ora vengono caricate alla vecchia maniera dallo staff in scheda ai personaggi. E per quanto essere vintage possa essere bello, il troppo vintage a volte non aiuta.
Ci sono nuovi progetti in cantiere che ci puoi spoilerare?
Dennis – gli spoiler non sono il mio forte, ma posso dire che la trama principale contro Hades, che perdura praticamente dalla prima open-alpha (oltre sei mesi fa) si sta avviando alla conclusione, quindi, fatto passare il periodo di ferie Natalizio e vacanze annesse partirà una nuova macro-trama con un nemico decisamente inaspettato e … EPICO! E penso anche molto originale.
Guardando in un futuro ipotetico come vedi il tuo gioco?
Dennis – sinceramente lo vedo bene. Non abbiamo l'ansia dei numeri, ergo abbiamo gioco e riusciamo sempre a trovare spunti sia che ci sia un alta affluenza che il contrario. Riusciamo a seguire tutti i nuovi iscritti, li inseriamo nel gioco e li aiutiamo a comprendere le varie dinamiche. Certo, non possiamo
Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato e in bocca ad un cavaliere d’oro! ;)
Dennis – Grazie a voi per la considerazione e, sopratutto, per continuare dopo tanto tempo a sostenere ed aiutare il gioco di ruolo online che, probabilmente, senza il vostro apporto sarebbe messo molto, molto peggio di quel che è! In bocca ad Athena e crepi Odi... NO, dai, gli vogliamo bene <3 :P