Grazie per averci concesso questa intervista! Parliamo di Bordertown... ci spiegate in due parole di cosa si tratta e ci parlate un po' dell'ambientazione?
Grazie a voi dell'intervista, inizialmente pensavo che fosse uno scherzo...
Bordertown mi piace definirla un "western bruto", ambientato nella frontiera dell'ovest più violento e spregiudicato, ovvero una di quelle cittadine definite boom-town che sorgevano nei pressi delle ferrovie in costruzione o delle miniere. Il periodo interessato è ad un anno dalla fine della guerra di secessione, che ha permesso l'abolizione della schiavitù almeno sulla carta, ma le tensioni sociali tra razze forse proprio per questo si sono acuite e sono più spietate che mai. Il territorio di sfondo è la vasta Arizona, non ancora annessa agli Stati Uniti e quindi ancora meno soggetta a regole di civiltà... insomma, il Far West propriamente detto, terre selvagge, stivali impolverati, cavalli, uomini ruvidi con più avventure alle spalle che anni da vivere, donne che resistono ad una condizione di inferiorità e per tutti la sopravvivenza.
Prendete spunto da qualche telefilm/film in particolare? Ci viene in mente Hell on Wheels…
Le ispirazioni di Bordertown sono molte, Hell on Wheels è la serie TV più conosciuta degli ultimi anni, ma ho tratto suggestioni anche da Deadwood e serie più datate. Confesso senza vergogna che sono un appassionato dei vecchi telefilm in bianco e nero a tematica western, quelli in cui le donne erano prese per i polsi ma solo se il protagonista le amava davvero, dove il bandito aveva il fazzoletto sul viso o la mascherina nera, anche se -rassicuro tutti- non mi sono ispirato a questi ultimi per il gioco. Se parliamo invece di film, ho preferito trarre qualche spunto da quelli meno moderni, dove trovo un eccesso di crudezza un po' gratuito a volte e a tratti antistorico. Preferisco i western di Sergio Leone o classici come "Ombre Rosse", ma anche pellicole meno conosciute come Gli inesorabili. Infine è doveroso menzionare Tex Willer, il fumetto italiano per eccellenza. Insomma c'è molta storia, libri e un pizzico di cliché, che non guasta.
Quanto siete "storici" e quanto lasciate spazio alla fantasia storica?
Se la fantasia è inserita entro binari storici non c'è nessun tipo di divieto, l'importante è che non si pretendano i nativi pallidi come vampiri o non si richieda la cancellazione del personaggio solo perchè il gestore del gioco ti chiede di leggere l'ambientazione (è capitato anche questo, sigh). Purtroppo alcuni pensano di conoscere il "generico" Far West perchè nell'immaginario collettivo è "una cosa uniforme" fatta di saloon, visi pallidi e indiani, fine. Ma la realtà storica è molto più sfaccettata e anche complessa.
Credo che se ti avvicini ad un gioco di ruolo "storico" è perchè ti piace l'idea di interpretare quel periodo storico, con le sue limitazioni, le ingiustizie e la verosimiglianza, se cerchi di cambiarlo non ha più senso, diventa un moderno in cui tutti indossano il cappello da cowboy. Bordertown è il Far West, che anche a livello semantico indica un elemento "privo di regole". Quindi la giustizia è arbitraria, con razzismo, sessismo, moralismo e forti contrasti.
Naturalmente non tutta la storia è "giocabile", me ne rendo conto, ad esempio i personaggi femminili se li stringiamo troppo entro le maglie della storia avrebbero pochi spunti, per questo sono state creati ruoli e condizioni ad hoc per permettere loro di emergere senza uscire dall'epoca, dirottandoli su posizioni più "politiche" come la dirigenza del Consiglio della Ferrovia, il giornalismo, l'istruzione oppure la medicina, rispettando il fatto che dopo la guerra era diventata appannaggio pure delle donne. Poi chiaramente c'è il duro lavoro per la costruzione della ferrovia, che accoglie anche braccianti del gentil sesso, certo non le mandiamo in miniera povere anime, ma possono lavorare come cernitrici o alle stalle, se vogliono interpretare un personaggio low profile. Infine c'è l'arciclassico bordello, che sposando la storiografia era tutt'altro che un ruolo di sola consumazione sessuale, il bordello fatturava tanti quattrini e a dispetto delle leghe moralistiche era molto utile allo sviluppo di una boom-town.
Spesso i giochi "storici" sono un po' snobbati dagli utenti che preferiscono ambientazioni meno legate alla realtà e più "fantasiose". Cosa ne pensate di questa affermazione?
E' vero. Lo dico serenamente. Prima di prendere in gestione Bordertown ho potuto vedere come il genere storico (ahimè) sia un po' il fanalino di coda del gioco di ruolo, soprattutto quando si inizia ad andare piuttosto indietro nel tempo e dove si ha l'impressione diffusa, ma sbagliata, che la storia diventi un laccio alla fantasia. Chi pensa questo, secondo me, non conosce la storia. Io non saprei immaginare un personaggio tanto fantasioso come William Quantrill per fare un esempio dei mille possibili, che fu un criminale e un militare, sposò la causa confederata e fondò la milizia più efferata della guerra civile, formata di soli banditi, che con la scusa del conflitto saccheggiavano le cittadine. Oppure come Hugh Glass, il trapper la cui storia è stata di recente tema del film premio oscar "Revenant". Se penso che io con l'influenza non arrivo al bagno... e questi hanno attraversato un continente, lottato con gli orsi e gli elementi, navigato, valicato montagne, sono evasi da prigioni scavando tunnel sottoterra, hanno avuto arti amputati senza anestesia e lottato per la sopravvivenza quasi quotidiana. Con questi esempi un giocatore può far lavorare la fantasia ai massimi livelli di avventura, se pensa il contrario si limita da solo.
Quale tipo di dinamiche "tecniche" utilizzate? Dadi? Abilità? Ecc.
Usiamo dadi e abilità, ma senza eccessi. Se il clima è sereno si può anche non usarli e decidere di lanciarli solo laddove ci sia da stabilire un danno o mettere il pepe della "casualità" in una giocata. L'unico obbligo è che le abilità siano completate e i punti esperienza spesi, per definire le capacità del personaggio. La combinazione è quella classica: caratteristica + abilità + dado random, nel nostro caso 1d8. Anche nelle quest, lascio libera scelta ai Master se usarli o meno, per andare incontro un po' a tutti i gusti. Al momento l'utenza mi sembra molto matura per poter sperimentare entrambi i metodi a piacimento e secondo necessità.
Nello specifico come gestite gli scontri a fuoco?
Gli scontri a fuoco sono gestiti da un tool specifico. C'è un pannello in cui il giocatore seleziona l'arma che vuole usare tra quelle che possiede e la distanza di sparo che calcola un eventuale bonus, uno sparo da 150m è meno letale di uno da 5m, poi semplicemente... con un click spara, c'è anche il suono di sottofondo della pistola che fa atmosfera o ti fa saltare sulla sedia se non lo sai. Il sistema elabora il risultato e anche un "possibile" livello di danno se il bersaglio è centrato. Se finiscono le munizioni puoi ricaricare la pistola, se hai proiettili di riserva in equipaggiamento, se non ne hai... compare un messaggio molto creepy che ti consiglia di pregare per la tua anima. Stesso discorso anche se le armi da mischia o da tiro, quindi archi, coltelli e via dicendo. Nel corpo a corpo con armi ovviamente non si inserisce la distanza perchè non serve, a meno che tu non stia usando un arco. Ci tengo a dire che questo stupendo tool è stato creato dal precedente gestore, io non avrei mai saputo farlo.
Da poco avete fatto un cambio gestore e un restyling grafico. Come mai questo avvicendamento?
Semplicemente il precedente gestore non aveva più tempo e ha voluto generosamente cedere la land. Per rilanciarla ho pensato di creare una grafica più leggera e performante, e anche un'ambientazione più snella che permettesse la crescita del luogo come obiettivo direttamente "da giocare". E soprattutto di "stringere" un po' sulla coerenza storica, perchè nella precedente versione non era più tanto un western, ma "il mio west", dove ognuno faceva quello che voleva senza un vero indirizzo storico e a vedere certe storture confesso che mi stavano venendo i capelli bianchi.
Attualmente quanti utenti avete e che medie di online riuscite a raggiungere?
Siamo pochi, sono drammaticamente sincero. Oscilliamo tra i sei e i dodici utenti quando siamo in stato di grazia, li considero un po' "la mia sporca dozzina"(!). Abbiamo una settantina di iscritti, ma al momento i giocanti si assestano sulla trentina. Il livello di gioco è medio-alto e l'utenza, anche se poca, gioca spesso, crea o segue gli spunti, ma siamo comunque pochi, non lo posso negare. Non sono uno di quei gestori che si nasconde dietro al fantomatico "nooo meglio la qualità che la quantità", sono baggianate. Servono entrambi, non potrei seguire una pletora di personaggi, ma dobbiamo aspirare ad un ricambio di utenza più corposo, che al momento non c'è. La lunga fase di alpha, l'altrettanto lungo periodo di abbandono e poi il passaggio di gestione di sicuro non ci hanno aiutato. Rilanciare un gioco peraltro "di nicchia" non è facile, è un percorso in salita, ma è presto per tirare le somme.
Quando uscirete dal beta testing?
Se tutto procede così, direi tra un paio di mesi, ma io sono un pessimista cronico, quindi esploderà l'impossibile in questi due mesi.
Potete dirci qualcosa sulle corporazioni, i mestieri e le possibilità di gioco che incontreremo in land? O magari qualche altro aspetto interessante che non è possibile individuare ad una prima occhiata?
Le corporazioni di partenza tengono conto delle esigenze preliminari dell'ambientazione, altre verranno dal gioco e quindi dall'utenza, ad esempio una si sta già formando e riguarda i medici della land, che si stanno aggregando e vogliono costruire un Dispensario, che è una sorta di ospedale pubblico. Va detto che io di base sono contrario all'uso spasmodico dei PNG, appena posso delego tutto agli utenti, perchè è meno lavoro per me e in questa prima fase del gioco mi sono speso proprio per piazzare i giocatori interessati nei vari gruppi.
Nello specifico al momento c'è il Consiglio della Ferrovia per chi ambisce ad un gioco "politico" e affaristico, ma anche di arrivismo e opportunismo sociale. Ci sono i Vigilantes, la mano dura e un po' arbitraria della legge. I lavoratori della Ferrovia che avranno il gioco più "movimentato" per via dello scontro diretto con i Nativi e il Collegio Municipale, dove vengono date "in gestione" le locazioni esistenti, tra cui il saloon... perchè non è Far West se non c'è un saloon. Come ho detto lo scopo del gioco è "far crescere la cittadina" e assumere ovviamente un ruolo all'interno di essa, quindi rivaleggiando dove necessario, alleandosi o combattendo come nel caso degli indiani che contrastano questo sviluppo, perchè la Ferrovia passa sul loro territorio.
Forse più che segnalare elementi singoli, mi riservo di menzionare il tentativo di ricreare con il supporto di qualche tecnicismo il tessuto di una piccola cittadina di frontiera, dove le voci corrono veloci, così come le gesta dei personaggi, dove ad esempio è fondamentale lo status sociale, che ha un livello base di partenza a seconda della razza storicamente intesa, ma può crescere con le azioni del personaggio, non in modo automatico, proprio in base alla "qualità" delle scelte. E quando lo status aumenta, può aumentare la popolarità del personaggio e si aprono vantaggi anche strettamente tecnici, come l'accesso ad informazioni su "quello che avviene in città" o l'uso di abilità legate solo allo status sociale e senza il quale non avrebbero senso. L'ideale a cui punto è dare la possibilità al personaggio di crescere, affermarsi ed emergere, valorizzando le sue azioni e magari diventare un eroe della frontiera che passa alla leggenda nel bene o nel male.
Abbiamo notato che utilizzate un dominio Altervista di terzo livello? Come mai utilizzate un server gratuito come Altervista? Mai pensato di passare ad un hosting dedicato e comprare un dominio più professionale tipo bordertown.it?
Ci ho pensato, ma al momento altervista non dà problemi, in futuro è un'ipotesi che certamente considero, come tutti i gestori penso.
Attualmente quali difetti riscontrate all'interno del GdR? Come pensate di risolverli?
Io vedo problemi ovunque... ma che sono un pessimista cronico l'ho già detto. Se devo contenere la mia gravitas ed essere obiettivo, i problemi più evidenti sono il poco attrito tra i personaggi, la difficoltà ad avviare la Tribù Indiana, l'assenza di banditi giocanti (e tutto ciò forse è figlio della poca utenza). Per risolverli cerco di inserire al meglio i nuovi ingressi in land, evitando attese incolmabili o di lasciarli lì disorientati, devo dire che questa attività è svolta quasi spontaneamente da diversi players assidui del gioco e di questo li ringrazio fortemente. Dal canto mio cerco di dare più spunti possibili o di seguire quelli che crea l'utenza. Non voglio una land quest-dipendente in cui devo smuovere perennemente i giocatori oziosi, vorrei si muovessero da soli e mandare i Master con le quest al loro seguito se la cosa ha senso. Questo non vuol dire che manchino trame o episodi di gioco creati dal Master, ma principalmente aspiro all'autonomia consapevole dei giocatori. Per gli indiani la faccenda è più complessa, però grazie alla proposta di un Master abbiamo adottato la strategia di autorizzare tre (e solo tre) doppi personaggi, che aiutino i nativi neo-iscritti ad integrarsi nella Tribù e la cosa sta iniziando a dare dei frutti, perchè i i nativi iscritti stanno aumentando e già vogliono fare lo scalpo ai bianchi.
Ci sono nuovi progetti in cantiere che ci potete anticipare?
Sotto il profilo tecnico e programmativo no, siamo aperti stabilmente da meno di un mese, per ora mi sto concentrando finalmente sul gioco. Ci sono trame aperte, ma altre più impegnative ne verranno, siamo agli inizi.
Guardando in un futuro ipotetico come vedete il vostro gioco?
Speriamo aperto...! A parte gli scherzi, spero che si mantenga questo clima molto rilassato di gioco, anche se un gioco piccolo. Vorrei arrivare ad un punto in cui ci sia del sano PVP tra personaggi che si danno mazzate reciproche e ora vince l'uno, ora l'altro e poi si ricomincia con le mazzate. Insomma un po' di quel sano spirito infantile di quando si giocava a guardie e ladri, scannarsi in amicizia. Non mi piacerebbe se tutto poi sfociasse nella competizione, nell'accanimento e nella recriminazione, come ho visto e vissuto in parecchi giochi di ruolo. Probabilmente sono ingenuo, ma la mia ambizione è questa, giocare in serenità.
Grazie mille per il tempo che ci avete dedicato e in bocca all'Indiano!
Grazie a voi del servizio decennale e dell'interesse per Bordertown!