Da un po' di tempo sui forum specializzati in GdR, e in particolare nella vivace community di GentecheGioca, si moltiplicano le discussioni e le risonanze positive su partite di GdR giocate tramite il social network di Google, l'ormai ben noto G+. Ci si dà appuntamento sul forum o direttamente nelle cerchie (così si chiamano i gruppi di "amici" nel social network di Mountain View); al giorno e all'ora fissati si accende il computer e per giocare bastano una buona connessione internet e un qualsiasi pc dotato di webcam. Negli ultimi anni abbiamo visto le nuove tecnologie affacciarsi timidamente anche nel mondo del GdR, e in particolare nel piccolo mondo degli appassionati italiani: alcuni siti, come l'ottimo Gdrplayers.it, offrono servizi di mappatura del territorio per sapere quanti e quali giocatori abitano vicino a noi e così mettersi in contatto per classiche partite "dal vivo", altri come Yourole, di cui ci siamo occupati proprio sulle pagine di questa fanzine, ci propongono semplici interfacce grafiche per giocare a distanza. Oggi però G+, che nasce di base per tutt'altro scopo, sembra essere la proverbiale manna dal cielo per coloro che vogliono giocare di ruolo ma, per vari motivi, non hanno la possibilità di trovare persone nelle vicinanze con le quali condividere il loro hobby. Il sistema delle cerchie, poi, permette di creare in breve tempo gruppi di interesse che fanno circolare notizie, organizzano eventi di gioco (persino convention di più giorni), si scambiano idee e materiale in tempi assolutamente veloci, si permette a nuovi giocatori di provare giochi che nei loro gruppi di origine non verrebbero nemmeno presi in considerazione. Ovviamente AnonimaGdR tiene le antenne ben sintonizzate sulle novità del mondo ludico e questo fenomeno ci interessa: non potevo esimermi la provare di persona una partita online, e così, messa a tacere una certa riluttanza iniziale da vecchio dinosauro dei tavoli da gioco, ho giocato una demo di Mondo di Apocalisse con G+. L'esperienza è stata non solo positiva ma ottima, soprattutto perché ho potuto provare un gioco che avevo fermo a scaffale da tanto tempo (quanti di voi hanno un simile Limbo dei giochi sulla propria libreria?). La curiosità, quindi, è aumentata, ho seguito l'evolversi della vicenda e, a distanza di un solo anno si può dire che i risultati sono entusiasmanti, con un numero sempre più alto di giocatori (anche esterni al mondo molto settoriale dei forum del web) che usa G+ per giocare e persino per promuovere nuove proposte editoriali. Ma non voglio andare avanti oltre, o almeno non voglio farlo da solo. Per questo ho chiesto aiuto a Matteo Suppo, giocatore e amministratore di GentecheGioca. Matteo col suo lavoro ha contribuito a far conoscere le potenzialità di G+ per il gioco di ruolo, ed è la persona giusta per cercare di fare una prima (e sicuramente non esaustiva) sintesi di quello che ad oggi, è senza dubbio il più seminale e fruttuoso
connubio mai verificatosi in Italia tra GdR e nuove tecnologie. Andiamo a cominciare.
Ciao Matteo! Sapresti dirci quando e come G+ incontra il mondo del gioco di ruolo?
Ciao. In pratica fin da quando Google ha lanciato gli Hangout (ndr: trattasi dei videoritrovi di G+): abbiamo testimonianze di giocate che risalgono al (lontano?) luglio del 2011. Ma è solo più avanti che, in Italia, ci si inizia a riferire al fenomeno col nome di Gentechegplus. Diciamo in concomitanza con una partita di Mondo dell'Apocalisse nel novembre del 2011. Io c'ero, quindi posso testimoniare che si era utilizzato quel nome.
La sua espansione è stata davvero costante, se non sbaglio ci sono attualmente più di 200 utenti. Secondo te come mai questa proposta di giocare via Hangout ha avuto così successo? A quali esigenze riesce a rispondere, rispetto magari ad altri tentativi fatti nel passato più recente di integrare nuove tecnologie e GdR?
E' stato lo stesso bisogno che aveva, qualche anno prima, dato vita al fenomeno delle Con (siamo proprio dei fenomeni noi di Gentechegioca). Siamo amici sparsi per l'Italia a cui piace giocare insieme. Le Con (Internoscon, Gnoccocon, Etruscon, Arconate e altre) sono nate per permettere di incontrarsi al di fuori delle fiere classiche (Lucca Comics&Games, Play di Modena) e di giocare in maniera più rilassata, ma essendo distanti nel tempo si risolvono spesso in giocate brevi, one-shot.
Gli Hangout permettono a delle persone anche distanti di poter giocare, invece, in maniera un po' più continuativa, facendo delle vere e proprie campagne. Non a caso i giochi che han tirato di più sono stati il Mondo dell'Apocalisse e Monsterhearts (che è già stato giocato moltissimo ancor prima della sua traduzione in italiano, Cuori di Mostro), due giochi fatti per concludersi nel giro di 5 o 6 sessioni.
Non saprei che dire sugli altri tentativi di integrare nuove tecnologie e GdR. Ho fatto la mia buona dose di giochi via chat e via audioconferenza, e ognuno aveva pregi e difetti. La cosa che sicuramente separa notevolmente G+ da questi altri strumenti è l'integrazione. Con G+ puoi tenerti in contatto, scoprire nuove persone, condividere cerchie e fare gli Hangout. E' un pacchetto completo. Credo che la sua forza stia proprio lì.
Il forum Gentechegioca ha svolto un ruolo importante nello sviluppo di questa idea?
Sicuramente il gruppo iniziale che ha spinto era composto di partecipanti al forum, ma col tempo la cosa si è espansa anche al di fuori. C'è chi è su Gentechegplus ma non su Gentechegioca, e alla fine ci va benissimo così.
Inizialmente avevi creato una piattaforma esterna al social network stesso, chiamata Gentechegplus: rispetto a quell'inizio, però, la situazione sembra essere molto cambiata.
All'inizio avevo progettato una piattaforma che si doveva affiancare a G+ (gentechegplus.com), per tenere traccia degli eventi e permettere di costruire una cerchia unica. Purtroppo per le politiche di Google una applicazione esterna non può scrivere su G+, e quindi in realtà la piattaforma che avevo ideato non è mai davvero decollata. Ora che su G+ ci sono anche gli eventi (e quindi è più semplice organizzarsi) direi che gentechegplus.com è decisamente obsoleta. Naturalmente la community omonima invece è più vispa e arzilla che mai.
Oltre all'Hangout i giocatori on line quali altri strumenti possono utilizzare? Nella demo che ho fatto io, per esempio, scrivemmo degli appunti condivisi sul progredire della storia.
Ci sono un sacco di strumenti, e uno dei miei prossimi (ambiziosi) progetti sarebbe proprio di fornirne di nuovi Ci sono dei siti che permettono di tirare i dadi online, per esempio (lapo.it/dadi, o catchyourhare.com), o di prendere appunti condivisi (Google Drive). Ci son anche strumenti più avanzati come roll20.net, fino alle cose più frivole come Lower Third, che permette di vedere in sovrimpressione alla propria webcam un badge con su scritto Nome e Cognome (tipicamente del personaggio o del ruolo che si sta impersonando).
Quello che ad oggi potrebbe mancare è qualche strumento che aiuti a giocare ai giochi un po' complessi, come Cani nella Vigna, in cui oltre a tirare i dadi si devono anche spostare.
Utilizzare Catchyourhare (Cacciorare per gli amici) si è rivelato un po' scomodo.
Che differenze ci sono tra il GdR dal vivo e quello via hangout secondo te? Anche a livello di rapporti che si instaurano tra i giocatori intendo.
Abissali. E' uno strumento completamente diverso. Intanto è un po' più freddo, perché non hai in nessun modo una sensazione tattile degli altri (l'unica cosa che puoi abbracciare è uno schermo). Poi si rivela complicato nei giochi che richiedono una posizione al tavolo, come Polaris, poiché tutti gli altri sono di fronte a te. Indicare qualcuno non è affatto facile, cosa che va a influire piuttosto negativamente su giochi come Un Penny per i miei pensieri o Il gusto del delitto, che hanno una forte componente di gestualità. Un'altra cosa che è preclusa ai giocatori di un Hangout è la condivisione del cibo, che per alcune persone è un must (Su Gamingaswomen c'è una intera raccolta di post dedicati all'argomento del cibo al tavolo da gioco) http://gamingaswomen.com/themes/food/. Non è un caso se il gioco che è andato per la maggiore in Hangout sia stato proprio Il Mondo dell'Apocalisse, che non ha una gestualità esplicita e che ha delle meccaniche molto semplici. Però proprio le caratteristiche del mezzo Hangout possono venire sfruttate creando giochi che siano basati proprio su questo. Un recente esempio è Viewscream, un gioco studiato per essere giocato su Hangout: http://www.rafaelchandler.com/rpgs.html. Per ora non ci ho ancora giocato, ma sicuramente ci son dentro idee interessanti.
Almeno per quanto riguarda l'Italia sembra che via Hangout i GdR moderni vadano decisamente per la maggiore. Secondo te perché?
Non tutti i GdR moderni, ricordiamocelo. Secondo me ci sono vari fattori. Innanzitutto le persone che han fondato il nucleo iniziale di Gentechegplus venivano da Gentechegioca, che è molto legata ai giochi indie e innovativi.
Poi c'è anche il fatto che in altri giochi, come D&D, spesso devi stare a guardare le miniature oltre che le facce degli altri. In un Hangout lo spazio è limitato, e quindi è difficile ottenere una esperienza soddisfacente. Parlo per esperienza personale qua. Non ho dati di gente che abbia utilizzato Hangout per giocare a giochi come Vampire: the masquerade (o Requiem), ma probabilmente è solo che non sono del nostro giro. Non vedo sostanziali differenze tra giocare a Vampiri al tavolo o su Hangout.
In realtà penso che sia una questione molto di mentalità. Chi gioca a D&D o Vampiri spesso ha già un gruppo collaudato e non ha bisogno o voglia di utilizzare un Hangout. La Gentechegplus non è necessariamente legata ad un gruppo, ed è quindi naturalmente predisposta a giocare con molte più persone anche attraverso internet.
Hai qualche dato sul numero di partite o di demo che vengono giocate al mese? Ti faccio questa domanda perché su Gentechepgplus avevo visto che c'era una sezione dedicata alle giocate ed ho pensato che fosse un modo per tenere d'occhio l'evolversi del progetto.
E' davvero difficile dare una stima precisa. Non tutti utilizzano gli eventi e non tutti li condividono anche con me, quindi sono dati molto parziali. Con una scorsa veloce ho trovato 10 diversi eventi nel mese di settembre 2012 (contando le campagne una volta sola). C'è chi è più impegnato e chi meno. Io gioco una volta sola a settimana, per esempio (solo a volte 2). C'è chi invece riesce a giocare anche 3 o 4 volte a settimana. Il numero di post con l'hashtag #gcg+ è incoraggiante, alla fine: https://plus.google.com/s/%23gcg%2B.
Ci sono degli aspetti che ancora non ti soddisfano appieno dell'ambiente ludico che si sta creando intorno a queste partite via web?
Ovviamente ci sono degli aspetti ancora da sviluppare. Il problema, però, non è trovare gente realmente interessata al gioco via Hangout. Le giocate partono quasi sempre senza problemi.
I problemi sono di tipo organizzativo. Confusione, procedure non del tutto intuitive, cerchie "sporche" dove sono presenti realtà associative o editoriali piuttosto che contatti di singole persone. Però ci stiamo organizzando. Non so ancora cosa ne verrà fuori ma penso che lo spirito di GcGplus rimarrà intatto.
Ed ecco la domanda polemica che tutti attendono dall'inizio dell'intervista. Rischiamo di perdere il gusto del GdR dal vivo, con gli amici e il tavolo imbandito di spuntini, oppure abbiamo per le mani una risorsa da affiancare al nostro "vecchio" modo di giocare?
Direi proprio che non rischiamo di perdere il gusto del GdR dal vivo.
Anzi, incontrarsi ad una Con dopo aver giocato per mesi su Hangout è una soddisfazione immensa. Inoltre come ho detto, ci sono giochi che su Hangout proprio non vanno bene, e quelli sì che van giocati al tavolo.
La vera innovazione portata da Gentechegplus però è proprio un nuovo modo di giocare. Invece di ammuffirsi sempre con le solite persone, una persona su Hangout può giocare con chiunque a qualunque distanza. I gruppi si coagulano attorno ad una giocata, e quando è finita ognuno si incontra magari con persone differenti, in un ricambio sociale che dà nuovo ossigeno alla propria voglia di giocare. (http://gamingaswomen.com/posts/2012/06/hangouts-killed-the-group-star-orso-i-hope/) Quindi la risposta alla domanda è duplice. No, Gentechegplus non fa perdere il gusto di giocare dal vivo ed è anche una piattaforma di lancio per queste occasioni.
Sì, Gentechegplus scardina il vecchio modo di giocare portando un nuovo paradigma. Non ci resta che aspettare il Googletrasporto!