Gate of Hope - Apocalypse Requiem ricerca Tester

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Nome Gioco: Apocalypse Requiem

URL: http://www.gateofhope.it ↗

Stato: Chiusura Momentanea

Autore: relena1987 (7 annunci di ricerca aperti)

Categoria: Play by Chat

Genere: Post Apocalittico

Codice Utilizzato: GDRCD

Stato dei Lavori: tutta.

Ambientazione: Vento pieno di sabbia rossa, cielo scuro dalle colorazioni giallognole, tutto il risultato del cambiamento e della immensa nube di polveri che rimane negli strati piu alti dell'atmosfera.
Siamo in una Washington mezza distrutta, risorta in parte dalle macerie che in realta' son rimaste come "monumento" all'olocausto nucleare. Parte della periferia nord e' sommersa dal deserto, a sud si vive leggermente meglio ma stando bene attenti a non oltrepassare i confini delle Safety Area.
Tra mutazioni visibili ed invisibili, la vita sembra quasi normale, anche se in buona parte sembra di essere in un era di mezzo, mischiata tra nuove ri-scoperte tecnologiche, far-west, e leggi a volte alla stregua del medievale.
Uno scenario devastante, ma allo stesso tempo stimolante: l'uomo vuole ricostruire, l'uomo PUO' ricostruire.

Dal diario del presidente Wendell:

"Sono passati 300 anni dall'apocalisse.
Se ci sono radiazioni, allo stato attuale dei fatti, l'essere umano ha creato una sorta di anticorpo e coloro che non ce l'hanno fatta o sono mutati o...sono morti: la selezione naturale.
La stessa selezione che infuoca oramai da due secoli il conflitto per il potere tra succubi e umani, battaglia che fortunatamente è stata vinta da noi.
E' l'alba di una nuova era di sviluppo, sono molte le scoperte che stiamo portando avanti e per cui, siamo fieri di essere Americani.
Siamo riusciti a comunicare con i sopravvissuti di Giappone, Russia e Germania, e ci stiamo attivando per riuscire a sintonizzarci sulle frequenze degli altri stati, anche se non siamo certi che esistano altri sopravvissuti..ma in cuor nostro lo speriamo; come speriamo che le mutazioni non abbiano avuto la meglio sulle altre popolazioni.
Abbiamo un grande obiettivo nel riscrivere il futuro." (Estratto dagli effetti personali dell'ormai defunto presidente degli Stati Uniti Riformati)

Il governo che vigeva su Washington è caduto, e ora un'assemblea regola la cittadina che però si è definita quasi come una piccola città militarizzata di nemmeno duemila anime; definizione obbligata dalla necessità di sopravvivenza minacciata da un ceppo mutato di rabbia al di fuori (e in alcuni casi anche all'interno) della fortificazione.
Nuovi clan sono sbarcati nelle periferie e nelle cittadine vicino, alla ricerca della stabilità che D.C.- come poche altre città in questi U.S.A. del Post-Atomico - riesce a dare, alterando gli equilibri che si erano raggiunti col tempo e dopo svariate battaglie.
Un deserto di macerie pieno di bande, criminali e di chi continua a lottare ogni giorno per scampare alla morte in netta contrapposizione con una quasi ristabilita civiltà.
Esperimenti sugli esseri umani, incroci con animali, innesti meccanici di arti ed organi, droge stimolanti e qualsiasi cosa possa essere immaginato, dal piu crudele al piu strano, accade per queste terre aride.
In contrapposizione tre diverse realtà: quella di Washington fortemente militare; quella di Bethesda, in cui vige la zona franca sovrastata dalle tecnologie della NEAR Corporation in un ambiente decisamente richiamante il vecchio west; quella di Arlington in cui dei Nomadi con ampie conoscenze pre-belliche hanno istituito la loro dimora, vivendo quantopiù in maniera pacifica gli venga concesso.

Attriti, guerriglie, contrabbando, politica in un insieme di vicissitudini a volte al limite del grottesco; il tutto mischiato con la giusta dose di survival.