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12/10/2008 14:42:58
Premetto che non ho letto tutte le risposte a questa discussione, per motivi di tempo.
Sono stato attirato dal titolo.
Vi parlo da graffitaro -anche se ormai da un paio d'anni ho appeso la bomboletta al chiodo-.
Personalmente, io ho cercato, nel mio paese, e in quelli limitrofi, di trovare una soluzione a questa piaga: perchè è di questo che si tratta.
No, non sto offendendo quella che io, per primo, ritengo una forma d'arte; mi riferisco alle varie discussioni che nel giro di una decina d'anni sono all'ordine del giorno all'interno delle commissioni comunali, provinciali, ecc.
Ci si continua a lamentare per via dei muri imbrattati -a detta di chi non è d'accordo con quest'idea di arte urbana-, ma cosa si fa per risolvere il problema? Nulla.
Come accennavo sopra, io, facendomi portavoce dei writers della mia zona, tempo fa avevo proposto al sindaco del mio paese di metterci a disposizione un vecchio magazzino dismesso, in modo da darci uno "studio", se così vogliamo chiamarlo, in cambio, da parte nostra, di ripulire i muri del paese e, in particolar modo, i monumenti (questo lo ritengo un'offesa, rovinare opere d'arte altrui per il proprio egoismo, e su questo sono d'accordo alla "lotta"); inoltre il nostro intento era anche quello di trasformare questa cosa in un'attrazione turistica: un turismo un po' diverso, certo, ma visti i numerosi writers che affollano la nostra Italia, avrebbe riscosso sicuramente successo.
Tuttora però questa proposta non ha avuto seguito, anche se so che all'interno della giunta comunale c'è chi sta riprendendo in mano l'idea, valutandola seriamente.
Ora, quello che mi chiedo io...
Chi realmente rispetta quest'arte, non potrebbe fare qualcosa di simile nel proprio comune, nella propria provincia, nella propria regione?
Certo, è una lotta che potrebbe durare anni, ma se uno ci crede, di certo non la abbandonerà.
Il vantaggio sarebbe da entrambe le parti: noi avremmo un posto dove poterci esprimere liberamente, saremmo tutelati, e così quello che facciamo; e nessuno avrebbe più di che lamentarsi: anzi, potrebbe essere un'interessante forma di turismo -e quindi guadagno da parte del comune/provincia/regione-, senza contare che, così facendo, si potrebbero sfruttare degli edifici in disuso, la cui manutenzione costa.
Certo, fare una cosa "legalizzata" non dà le stesse sensazioni, ma a chi importa veramente di questa disciplina, non importa la legalità o meno: l'unica cosa che è fondamentale è poter portare avanti la propria passione, e farla conoscere.
Detto ciò, chiudo.
MaD/tr3no
12/10/2008 14:43:29
Ci sono dei graffiti che sono dei veri capolavori.
Anche a Padova il comune ha fatto ricoprire un muro da un enorme graffito e tutta la zona ne ha tratto beneficio, quanto meno in colore ed allegria, però la maggior parte dei lavori 'spontanei' che si vede in giro di "artistico" non ha nulla.
Si può capire la volontà di farsi notare, di lasciare la propria impronta, ma per un vero artista ci sono cento imbrattamuri e dal momento che l'educazione spesso non è più di casa e ne fanno le spese edifici pubblici e monumenti, mi dispiace per quegli artisti, ma devo dirmi favorevole alla legge.
14/10/2008 19:14:39
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