Questi programmatori...

14/09/2015 17:09:40

Stessa situazione come sopra, è brutto dirlo ma bisogna davvero "tirar fuori i soldi a lavoro testato e finito"

Come soluzione, nei progetti che ho seguito in passato, io e un'altra persona ci siamo "immolati" potremmo dire e negli anni abbiamo imparato uno a programmare, l'altra a graficare. Il lavoro non verrà mai come fatto da programmatori e grafici seri, e non tutti hanno modo e tempo di dedicarsi a imparare appunto grafica e codici, ma quantomeno i tempi sono quelli che decidiamo e non ci si ritrova presi in giro

quota

14/09/2015 18:05:18 e modificato da musicamusa il 14/09/2015 18:06:07

Il mio consiglio è questo: innanzi tutto, specificare che il pagamento verrà effettuato solo alla consegna di quanto dovuto (come dice jan33, potrebbe essere utile suddividere il lavoro in "pacchetti").
Siglate anche un contratto con tutti i dati delle parti (se un professionista si rifiuta di fornirvi questi dati, qualcosa puzza).
Nel caso comunque aveste pagato ed il lavoro non sia stato consegnato, lasciate perdere le vie civili (che appunto costano) ed adite quelle penali per truffa: una querela dai carabinieri non vi costa niente.
E se è vero che, nella maggior parte dei casi, questo tipo di querele finiscono con un'archiviazione, è anche possibile che, denuncia alla mano, sia più facile sistemare le cose in maniera stragiudiziale (facendovi restituire i soldi, per esempio), mettendo sul piatto la remissione della querela (cioè, in sostanza, il ritiro della medesima, che potrete effettuare presso la stessa stazione dei carabinieri alla quale vi siete rivolti per la presentazione della querela).

quota

14/09/2015 19:23:53

Spyker, tutto giusto MA.

E, come sempre, sta proprio nel MA il punto. Le persone professionali che ho incontrato nella vita dicono sempre e prima quali sono i loro problemi, le loro difficoltà, la natura dell'incarico che gli vuoi affidare e quanto a loro peserebbe. Dicono sempre i tempi e, soprattutto, ti fanno capire se l'incarico è a tempo pieno oppure "ci lavoro quando ho tempo".

Se c'è invece bisogno del discorso che fai tu, di tutti i distinguo e chiarimenti, vuol dire che il professionista incaricato ha detto qualcosa tipo non ti preoccupare, nessun problema: tre mesi e te lo faccio, omettendo completamente di dire quali possono essere difficoltà, costi aggiuntivi e "sorprese dell'ultimo minuto".
E questo, che sia per inesperienza o per furbizia, non è professionale.
Non è neppure professionale evitare il cliente ed evitare di dirgli "oh, scusa, ma sono sorti problemi imprevisti: la consegna slitta a..." Non per altro, ma perché così io (io generico) mi organizzo in un altro modo, rispondo agli utenti che mi assillano che c'è da aspettare altri X giorni, mi preparo e non mi macero nell'incertezza e nella frustrazione.

E questo lo dico da grande fan di tutte quelle professioni che fanno "robe che non capisco" (medico, chimico, psicologo, meccanico, programmatore) e che ai miei occhi sembrano tutte magie camuffate da lavori.

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quota

14/09/2015 19:35:39

spyker, hai perfettamente ragione quando dici che anche i committenti pretendono -spesso- l'impossibile.
Ma appunto sta ai professionisti (perché a volte un committente può chiederti una cosa in due-tre mesi anche perché non ha onestamente idea di quanto lavoro serva per fare un qualcosa!) ragguagliare i non professionisti su tempistiche, modalità e così via.
È vero pure che i programmatori che uno recupera su gdr-online si fanno pagare una misera rispetto alle web agency, ma .. lo dico, non lo dico?
Okay, lo dico.
Spesso non ti offrono neanche un decimo della tecnica che ti offre un professionista.
Qui è pieno di ""programmatori"" improvvisati, che sanno sistemare due cose in croce su gdr-cd, e si spacciano per gran tecnici, e quando poi fai vedere il loro lavoro ad un professionista vero, il professionista vero si mette le mani nei capelli.
Il prezzo basso, a volte, è anche una conseguenza.
(Ovviamente, prima che si offendano tutti: ci sono le debite eccezioni.)

quota

14/09/2015 20:17:30

La mia domanda è;

Perchè ci sono programmatori che prendono il compenso (che spesse volte è un ottimo compenso!) e poi ritardano o non completano per nulla il progetto?

Anche a me è capitata la stessa cosa e purtroppo il programmatore aveva un nome molto "conosciuto" in questa comunità e quindi mi sono fidata!

Peccato però che dopo 3 mesi dall'inizio, ha smesso di programmare e poi è sparito senza lasciare traccia!

A quanto pare, è un malcostume generalizzato. Quindi, come si può fare per scegliere il programmatore giusto?

quota

14/09/2015 20:57:00

Si sta parlando di "programmatore" ma in realtà questo discorso è generico.


Su internet si è sempre tutti più vicini e più lontani al tempo stesso.

Il "tu" digitale ci porta a pensare di essere in contatto sempre con un amicone, la dilazione delle risposte fa sembrare un inesperto professionista, perché ha tempo di cercarsi i dubbi su internet e/o copiaincollare curriculum di tutto rispetto.

L'apparente vicinanza porta a dare fiducia, perché sto parlando "direttamente" quando invece non è così. Sembra sempre scortesia parlare di contratti o di dati reali, quando siamo su una chat online o su un sito dove si usano nick e avatar.

D'altra parte la domanda vera da farsi è:
Voi dareste le chiavi di casa ad un muratore, pagando il lavoro in anticipo, senza sapere il suo nome o i suoi dati, o senza avere un accordo scritto?
O le chiavi della macchina al meccanico.
Per fare degli esempi.



Per evitare di incorrere in questi eventi spiacevoli, basta la maggior parte delle volte, agire considerando che ci sto mettendo dei soldi.
E pretendere da chi pago, di avere i suoi dati personali, rintracciabili, è un diritto innegabile, non è scortesia.
E ovviamente il contrario, visto che di là sta lavorando in attesa di soldi.

Già questo primo step in genere dovrebbe far desistere i poco seri, quelli che magari dicono "bho io prendo i soldi e ci provo, mal che vada mica mi trova".
O gli entusiasti che poi si rendono conto di non farcela e codardamente spariscono nel niente.

Un bel minimo contratto scritto e firmato da entrambe le parti, con dati personali e documenti sarebbe l'ideale.
Ma anche solo farsi dare nome, cognome e numero di telefono non è una cattiva idea, parlandosi a voce si screma di parecchio chi non ha intenzioni serie.
Dietro lo schermo son tutti bravi.


Tutti quelli elencati qua, non sono "questi programmatori!" sono "truffatori".
Che sia per codardia di non dire "scusami, pensavo di farcela ma non riesco, ti rendo i soldi", che sia per vera truffa, poco cambia. La definizione è sempre la stessa.


Cominciamo a pensare che se ci sono soldi di mezzo, non si può lavoricchiare all'acqua di rose, ma si deve mettere in chiaro certi paletti, e se ti metto tra le mani i miei soldi e il mio progetto, allora il minimo che devi fare per questa fiducia è permettermi di rintracciarti.
Oltre che avere dei termini chiari, perché se io verso dei soldi su un conto di un privato e non ho niente in mano, hai voglia poi a dimostrare che era il pagamento per un dato lavoro, assegnato a terminatorXXX del sito pinco panco, dove magari non c'è neppure più archivio della messaggistica!



Fatto ciò, messo in chiaro tutto, per la maggior parte delle questioni in questo modo si evitano molte fregature.

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quota

14/09/2015 21:18:09 e modificato da unintended il 14/09/2015 21:18:59

Quoto assolutamente. E' proprio psicologico, se mi hai già pagato ho addirittura meno voglia di lavorare. Lo noto da anni nel panorama freelance.

La mia esperienza infondo è positiva. Perchè mi ha insegnato molto.
Per dimostrare che il programmatore pagato mi stesse prendendo in giro dicendo "no, questo non si può fare" solo perchè non ne aveva voglia, mi sono messa di buona lena e me lo sono fatto da sola. Ci ho messo di più, ho sbagliato più volte, ma almeno ora è difficile che mi prendano in giro, perchè posso sbattergli in faccia il "se ce l'ho fatta io, tu coi soldi e la professione in mano me lo devi fare in cinque minuti". Capisco che se chiami un professionista è perchè tu non hai tempo/capacità quindi mi rendo conto che non è una tutela che tutti possono garantirsi. Però un minimo di informazione occorre, affidarsi ciecamente a gente che non si conosce è sempre un azzardo, specie quando si parla di soldi.

Purtroppo credo che se mi capitasse un'esperienza analoga a quella esposta nel topic pur rosicando sarei costretta a lasciar correre. Se poi lo scambio di denaro avviene via postepay per dire, anche legalmente c'è poco da fare. Magari assicuratevi che abbiano una partita IVA.

Ps.
E comunque farsi pagare per montare gdrdc è na poracciata. u__u

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quota

14/09/2015 21:26:50

Credo abbiate già detto tutte le più condivisibili posizioni sul tema dei "sedicenti" programmatori del mondo dei gdr e non solo, ma credo il topic iniziale dell'autore del thread vertesse più sul "mi ha fregata: lo metto alla berlina?" che è una analisi a posteriori del problema purtoppo non evitato.
Ora, da un lato, l'autore del thread potrebbe aver ragione a dire che Tizio è una persona di cui non fidarsi se si offre per programmare, ma al tempo stesso Tizio una volta chiamato in causa potrebbe benissimo dichiarare che lo si sta infamando, non è vero nulla, non ha preso nessun compenso e se lo ha preso lo ha preso appunto per una parte di codice che aveva finito.
Quindi la mia opinione è: no, non lo sbugiardare. Non ti renderà i soldi farlo ed il sollievo che pensi di provare mettendolo alla berlina verrà a breve superato dall'amarezza della polemica che ne nascerà al 90%.

quota

14/09/2015 21:27:12

Da free lance ti posso dire che a questo modo io non vivo invece. E non accetterei mai qualcosa, perché niente mi garantisce che dopo tu mi paghi, e purtroppo per la legislatura italiana, chi non ti paga, puoi morire che riesci a spuntarla.

(sto aspettando ancora il pagamento di una fattura di quasi due anni fa, ci ho rinunciato)


Perché per altro, nel frattempo che comincio e poi finisco il tuo lavoro, devo pur campare, e spesso pagare tasse e contributi.
Per non parlare di materiale, licenze, mezzi, ecc...


Si paga a trance, anticipi e via dicendo, tutto concordato in modo da non litigare successivamente.

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quota

14/09/2015 22:46:09

C'è anche il discorso inverso.
Spesso la gente chiede la consulenza di un programmatore, poi si lamenta dei costi "dopo".
Anche a me ne sono successe di tutti i colori, motivo per cui ho abbandonato questa pratica.
Gente che pretendeva, a lavoro finito, di fare "piccole modifiche" che però richiedevano un notevole lavoro di database. Gente che mi pretendeva risarcissi il ritardo, perchè il grafico era dietro coi lavori. Gente che mi chiama dopo un anno perchè "i presenti non funzionano piu'" (come se il codice degenerasse con l'età). Gente che per motivi personali sparisce per un anno e poi da un giorno all'altro ritorna pretendendo di incominciare i lavori nell'immediato. Altri ancora che si fanno fare modifiche, non testano, poi aprono e le cose non sono come avrebbero voluto e peggio ancora alcune cose non funzionavano...

Bisogna sempre sapere, da entrambe le parti, i tempi, i costi, e le funzionalità che si vogliono creare.
Io ci perdevo una giornata a chicchierare su skype per capire la gente che voleva. Se trovate qualcuno che vi dice "vuoi una land?", voi: "Si, grande".... Lui: "ok ci metto un mese"
Perchè poi vi lamentate?

quota

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