Armi da fuoco in un gdr diceless

Armi da fuoco in un gdr diceless postato il 10/03/2014 12:01:50 nel forum giochi

Salve, per via di un progetto a cui sto lavorando mi ritrovo ad affrontare il regolamento su armi e combattimenti.

Essendo la morte definitiva e anche per un gusto personale, non mi va di affidare la morte o la sopravvivenza di un pg ad un tiro di dadi.

Partendo dal presupposto che lo spirito della land e dello staff sia quello di immergere il pg in situazioni ad alto rischio offrendogli però sempre una via di scampo, secondo voi armi da fuoco e diceless possono convivere?

Il vero problema è la convivenza tra pg armati e diceless.

L'ambientazione di per sé non rende semplice sparare per via degli elementi atmosferici(ghiaccio perenne, nebbia, grandinate violente, pioggia, venti della stessa intensità della bora triestina onnipresenti ecc..) e di tanti altri fattori, dunque il master può avere molte motivazioni per evitare stragi tra player.
Poi ovviamente a scoraggiare l'uso delle armi da fuoco c'è il regolamento e la scarsa reperibilità.

quota

11/03/2014 10:37:25

Penso che non possano esserci situazioni pericolose o a rischio se difatto un rischio o un pericolo non c'è. I player quando si infilano in certe situazioni devono essere consci che si, stanno rischiando il personaggio, altrimenti non si divertiranno come vorresti. Per il resto dire semplicemente che i dadi sono una sorta di "assicurazione", cioè la certezza che il tutto (morte, vita, etc) non sia ad insindacabile giudizio del master, si evitano così situazioni assurde del tipo: "mi ha ucciso perchè mi odia".

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quota

11/03/2014 10:58:42

O fai un banale sistema di abilita dove si confronta la difesa di un pg (incrementata da fattori di disturbo scritti in forum) con l'attacco di chi assale ... senza parte random o altro oppure vai incontro agli infiniti problemi in un il master docra seguire la role e dare il suo opinabile responso per ogni confronto che saltera fuori.

Non risolve tutti i problemi, non e una cosa realistica e si presta ad abusi, ma con i requisiti che chiedi questa e la cosa piu indolore che mi e venuta in mente.

quota

11/03/2014 12:21:34

Qualche turno di mira -più di due-, effettuati in determinate circostanze, che "scoraggino" chi ha voglia di sparare alla testa o organi vitali, capaci di uccidere l'avversario all'istante.

Magari anche che; le uccisioni devono essere seguite da un master.

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quota

11/03/2014 14:23:35 e modificato da melblake il 11/03/2014 14:26:41

Concordo con Mirmidone. In un qualche modo devi cercar di parametrare quello che giustamente non affidi al caso di un lancio di dado.
- L'abilità a sparare a livelli, acquisibili o tra le stats e punti esperienza o con premiazione on dal master in base al gioco di allenamento.
- Le condizioni meteo / diurne notturne con relativi malus che possono diminuire l'abilità a sparare in modo quasi univoco.
- bonus di mira.
- bonus/malus di distanza dei soggetti in base all'arma che impugnano.
- costituzione e abilità a schivare (davvero un proiettile si può schivare come un matrix? o.O) del bersaglio. Ed eventuali bonus dati da protezioni/armature.

Insomma penso che se c'è sempre un master ad aiutare nel giocato il tutto non ci saranno problemi in uno scontro diceless (se non di contestazione verso il medesimo), ma se manca conviene mettere una serie di parametri oggettivi che possano far da guida e ovviare a discussioni accese che interrompono la role e riempiono la chat di sussurri e sangue-amaro.
Se non ti affidi al caso (incontestabile per quanto spesso ingiusto) del dado, devi dar comunque una base di appoggio che eviti la litigata da piazza.

quota

12/03/2014 14:59:53

Per quanto riguarda il realismo, credo che ci sia più casualità in un colpo vagante a capodanno piuttosto che in un conflitto a fuoco "pianificato".

Ovvio che le situazioni pericolose ci saranno così come il rischio di morire, ma questo non vuol dire che già dall'inizio di una quest lo staff sappia che pg far schiattare.
Se un player fa compiere al proprio pg un'azione avventata o surreale è ovvio che non la passerà liscia, pagandone le conseguenze ON.
Ma se un master si gioca una frana, deve esserci comunque una via d'uscita. Però mi preme appunto che un pg muoia per un tiro di dadi, perchè a me, che non sono un estimatore dei dadi, farebbe rodere abbastanza.

Le abilità presenti sono skill passive, che influiscono parzialmente sul combattimento, però sto adottando un rigido sistema di "parametri di fallimento o di successo" costituito da tutti quei fattori che possono determinare o meno il successo di un'azione, come dicevo nel mio post precedente. Le carenze di alcuni parametri, a meno che non ci si trovi davanti a casi disperati, possono esser parzialmente sanate dai punti carattere rispettivi (for,cos,des,int).
In questi parametri rientrano oltre alle condizioni climatiche, i turni impiegati nella mira, la staticità o meno di chi apre il fuoco e di chi è il bersaglio, il terreno, ripari, protezioni, eventuali accessori che semplifichino la mira (ottiche, puntatori, mirini olografici, vertical grip)e altro ancora fino a valutare il "fattore umano", contro il quale si può fare ben poco.

Sto cercando di prevedere ogni falla e credo che non permetterò combattimenti in assenza di master perchè vista l'ambientazione almeno uno dei due combattenti farebbe certamente qualcosa di inverosimile.

Quindi in sintesi calcolando, premeditando e ipotizzando ogni possibile intoppo dovrebbe essere possibile prevenire gran parte delle eventuali lagne, che comunque nei gdr ci saranno sempre.
Per casi estremi come conflitti a fuoco di massa che includano png credo che renderò necessario un tiro di dadi.

quota

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