Diritti e copyright

Diritti e copyright postato il 18/04/2010 19:04:32 nel forum leggi e legalità

Supponiamo io abbia creato un ambientazione o similari, nn necessariamente per gdr, e voglia condividerla in qualche modo, in che modo posso reclamarne i diritti e metterci sopra un copyright? (possibilmente senza doverci pagare sopra un brevettoXD)

quota

18/04/2010 19:11:35

beh pagando un brevetto :)

quota

18/04/2010 19:19:46

http://www.costozero.org/wai/copy0.html

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18/04/2010 20:37:16

Un altro link interessante potrebbe esser questo: http://www.creativecommons.it

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19/04/2010 09:09:07 e modificato da ashara il 19/04/2010 09:19:19

Mh. Parliamo comunque di dati che una volta messi online stanno su un server senza alcuna traccia o prova dell'effettiva data di produzione. Inoltre un servizio hosting coinvolge sempre un altro soggeto (il provider) sulle cui scelte o sulla cui continuità del servizio non hai alcuna garanzia. Le licenze CC sono un buon sistema ma, risvolti della legislazione italiana a parte, lasciano aperte molte falle.

Io fossi in te userei anche il buon vecchio sistema usato in editoria da chi non vuol pagare la SIAE solo per un racconto... metti tutto in una busta sigillata, vai alle poste e ti fai mettere il timbro con data sulla chiusura della busta e spedisci a te stessa con raccomandata A/R.

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19/04/2010 12:56:41

Fa fede la data di pubblicazione ;)


Sarei curioso di sentirle, queste falle, dato che conosco "via anobii" diversi autori di romanzi che le hanno usate senza problemi e riscuotendo un buon successo.
Quello più conosciuto ai più è il caso Wu Ming.


Ad ogni modo copyright <> brevetto.......

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quota

19/04/2010 13:35:34 e modificato da ashara il 19/04/2010 13:36:03

E' molto semplice: non parliamo di scrittori che pubblicano romanzi ma di un'ambientazione di un gdr amatoriale e credo di non doverti ricordare quanto "io speriamo che me la cavo" c'é in questo campo. ;)

Tu metti dei file su un servizio hosting che potresti dimenticarti di rinnovare, che potrebbe avere problemi di backup, che potrebbe veder modificata la data del file in base a una semplice operazione di copia o spostamento. E comunque metti una cosa che hai scritto tu comunque nelle mani di altri.

Io non suggerisco il metodo artigianale di cui sopra in alternativa; é chiaro questo? Lo suggerisco come ulteriore cautela da prendersi a dimostrazione della paternità dell'opera e dell'effettiva data di creazione senza che questa venga messa in mano ad altri servizi al di fuori del proprio controllo :)

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quota

19/04/2010 16:08:25

Metti tutta l'opera in un file digitale (txt o quello che vuoi te).
L'unica via legale in italia per certificare l'effettiva proprietà è identificare l'hash sha del file(in modo che identifichi univocamente a livello universale l'opera digitale), e apporvi firma digitale con marca temporale (unica data certa apponibile su un opera digitale).

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quota

19/04/2010 17:37:48 e modificato da gorth il 19/04/2010 17:39:05

questo è un distinguo di qualità che non credo abbia senso, un libro brutto, pubblicato o meno, rimane un libro brutto. Il concetto di amatoriale non ha alcun peso, che un libro l'abbia scritto King o mia nonna, che sia pubblicato o solo letto agli amici, legalmente "vale" uguale. Sempre libro è.
Non serve comunque parlare di "brevetti" per le opere di creatività, non sono marchi o progetti: il diritto d'autore nasce con l'opera, la crei ed è tua legalmente. Il problema è ovviamente dimostrare che l'hai creata tu, se non ricordo male in assenza di reclami o problemi appartiene ufficialmente al primo che l'ha divulgata come creatore (insomma io ho il tal romanzo, lo divulgo come mio, ufficialmente è mio. Se poi salta fuori che l'ho fregato a un mio amico, è l'amico che deve dimostrare che lo ha scritto), per queste opere quindi il poter dimostare per primi (Come col link che davo sopra, o col plico, o come si vuole) di aver associato il proprio nome all'opera è la cosa più importante, ma non significa che in assenza di registrazioni un romanzo non è di nessuno: è dell'autore, purchè possa dimostare di esserlo, perchè il diritto d'autore nasce automaticamente con l'opera.

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