Profilo di ulqiorra

ulqiorra non ha dichiarato nessun personaggio utilizzato nei giochi

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Omeyocan - 15/07/2015 - GRAFICA: Per quanto sia convinto che la grafica sia sopravvalutata come parametro di valutazione, penso di metterci meno a indicare l'unica cosa che non mi è mai andata completamente a genio: il font bianco su nero. Questo è comunque un parere molto personale considerando solo la facilità di lettura; la scelta è comunque del tutto comprensibile data l'ambientazione o almeno la macrocategoria che grossolanamente la definisce ("horror"). Per il resto è 'dinamica' quel tanto che basta per non appesantire nemmeno le connessioni più lente: i pochi effetti grafici in movimento sono pregevoli e danno proprio l'idea di ritrovarsi in un pannello della stessa consistenza dell'ambiente con cui si interfaccia. Una menzione speciale per la homepage (o LE diverse pagini iniziali che abbiamo ammirato nel tempo e dei diversi accessi che si eseguono prima di entrare nel gioco vero e proprio).

AMBIENTAZIONE: Il punto forte della land, almeno per me la punta di diamante. Il termine che mi viene in mente pensando a omeyocan è... Alienazione. A seguire... Straniamento. Isolamento. Disperazione. Ma anche lotta, elevazione, mistero. E via dicendo: come già detto è forse più facile comunicare cosa ci si trova davanti per suggestione piuttosto che per definizione, quando si parla di omeyocan e lo si deve presentare a chi non ha avuto il piacere di conoscerla.
Si è passati da luoghi molto diversi con caratteristiche comuni ma soprattutto un'atmosfera somigliante che denota come alle spalle ci sia un progetto concreto ed in evoluzione... Anche se per me è erroneo parlare di evoluzione quanto di semplice cambiamento: la storia va avanti anche e soprattutto a seconda dell'interazione tra l'utenza ed i master, probabilmente proseguirebbe anche in caso si possa parlare di involuzione. I misteri sono all'ordine del giorno ed i piani di comprensione sono molteplici, dove i personaggi e player più esperti sono il risultato di una presenza quantomeno costante e incisiva così come la loro conoscenza della 'situazione' (o 'storia' più banalmente).

Il grande pregio (ma per alcuni potrebbe essere un difetto) della land è proprio il fatto che mantenga i suoi tratti distintivi mutando invece i luoghi, gli accadimenti e a volte persino i suoi protagonisti (durante il cambio era o molto semplicemente per la morte di pg dovuta all'alto livello di letalità delle insidie presenti).

Anche qui una menzione speciale per l'altissimo tasso di realismo presente in maniera apparentemente paradossale nelle vicende surreali in cui si viene coinvolti: esiti, dinamiche, ripercussioni, tutto viene gestito cercando di rimanere il più fedele possibile a quanto accadrebbe se realmente fatti del genere accadessero. Dalla guarigione di una ferita profonda alla reazione ad un attacco psionico, si interpreta, si incoraggia e si premia questo approccio, cercando di invogliare l'utenza ad un'esperienza immersiva e totale, dove persino i momenti di puro svago sono interni alla storia e paiono metaforicamente come momentanei atolli felici in mezzo ad un oceano di inquietudine.

Ancora una volta, insisto sulla suggestione per comunicare in cosa ci si ritroverà dal momento in cui si comincerà a far parte degli sventurati che si ritroveranno invischiati nell'ermetica e spaventosa trama, piuttosto che una fredda e sommaria descrizione degli accadimenti (comunque reperibile nel sito stesso).

LIVELLO DI GIOCO INTERNO: Selezione naturale. A costo di venir bastonati, il gioco stesso ti obbliga ad avere una certa 'resa' del proprio.
L'utenza tutta ha un livello altissimo perché tutti collaborano anche quando in gioco agiscono in ruoli nemici, tutto per creare un ambiente che contribuisce a dare quell'impressione di reale pericolo e di rapporti reali nell'ambiente assurdo in cui ci si è andati a ficcare.


Altra nota positiva: chi appare come presente solitamente sta giocando o è in procinto di farlo. I pochi giocatori (pochi rispetto alla media solita che ormai da diversi anni popola svariate land anche di buona fattura) attivi lo sono davvero.

SERVER: Non ho competenza in materia ma dalla mia esperienza posso dire che è capitato davvero molto raramente di non poter giocare, e quando è capitato è stato per motivi di implementazione e aggiornamento, oltretutto previsti e annunciati con anticipo dalla gestione.

CODICE: Non ho competenza in materia.

FUNZIONALITA': L'interfaccia è abbastanza intuitiva e semplice. La mappa ( o le mappe) è in continua (anche se lenta) evoluzione così come la land stessa e dunque obbliga a sviluppare presto un senso di adattamento non solo per il proprio personaggio ma anche per se stessi, trovando familiarità con locazioni 'segrete' o sbloccabili o invisibili. Ogni cosa in omeyocan è una parte integrante dell'esperienza che la gestione offre: alcuni pulsanti servono a fornire anche solamente informazioni utili al giocatore ed al personaggio o, se non utili in senso 'pratico', utili ai fini di comprendere sempre meglio lo spirito dell'ambientazione.

DOCUMENTAZIONE: Il Manuale è in costante aggiornamento, ampliamento, revisione. Revisioni, correzioni, integrazioni sono abbastanza frequenti per eliminare quei buchi del regolamento che potrebbero metter in difficoltà master e utenti: l'intento non è chiaramente quello di voler complicare le cose (anzi, il sistema automatico di calcolo del risultato dei lanci dei dadi richiede solo la conoscenza delle dinamiche d'azione, sia essa di combattimento o generica) quanto di voler essere trasparenti da parte dei 'legislatori' (la gestione) con l'utenza, dato che d'altro canto si pretende un livello di gioco che corrisponda al contesto.

GESTIONE: Intransigente quanto basta, comunica fermezza e sicurezza con una leadership ferma e decisa. L'intento comunque non è mai quello di penalizzare quanto di correggere in maniera tempestiva gli errori dei nuovi (e dei vecchi, che pagano un conto assai più salato avendo l'aggravante dell'esperienza o quantomeno del tempo che hanno avuto per acquisirne).
Precisa, puntuale, fornisce spiegazioni esaurienti che per quanto a volte opinabili sono comunque frutto di riflessioni ponderate.

I master incoraggiano, consigliano, correggono, valutano, premiano con austerità incanalando l'utenza verso quel famoso livello di gioco alto necessario per muovere il macchinario che è la land. Il rispetto del regolamento è imperativo e seppur costando notevole attenzione permette il prosieguo della storia con evidente contributo dei personaggi e dunque anche del singolo.

CONCLUSIONI: Un gdr pbc unico nel suo genere. Richiede impegno e costanza, anche se meriterebbe anche solo una visita mensile giusto per gustarsi qualcosa di davvero diverso nel panorama ruolistico nazionale play by chat.
L'impegno richiesto ripaga con estrema soddisfazione e dalla sensazione di poter davvero far la differenza in game, cosa che potenzialmente tutti possono fare (altro elementi di realismo che citavo prima). Insomma, praticamente il DarkSouls dei gdr pbc.

Di sicuro non per tutti. Amatelo e odiatelo, di sicuro per palati raffinati. Prima che la lingua venga strappata via da zanne acuminate.

Tenjou Tenge City - 07/02/2009 - Non darò alcun voto ma non posso fare a meno che dare un punto a favore a questa land.
In anni di gioco la land è cambiata gradualmente, per alcuni versi in meglio, in altri, in peggio. Questo penso faccia parte del corso naturale dell'evoluzione o solo del mero cambiamento così come l'articolazione del sistema di combattimento e della sua continua rivisitazione: si cerca sempre di rendere sommariamente plausibile ed accettabile ed adattarlo all'enorme libertà resa disponibile dalla personalizzazione totale del proprio personaggio, punto di forza inaudito per la land che è stata un esempio per alcune altre aperte in seguito. Una vera e propria scuola che col tempo magari avrà perso maestri e principi ma che in compenso rimane sempre grande, enorme.
Impressionante il livello di gioco che anche se si abbassa man mano che si procede col tempo rimane sempre ben sopra a molte altre, merito anche della vecchia guardia che trascina come può i nuovi che a quanto pare riescono ad assimilare per lo meno le basi del buon gioco.
Qui difatti il metaplay è sicuramente molto meno che in altre land e la Gestione, parzialmente mutata nel tempo nei suoi componenti, in linea di massima è abbastanza ragionevole e comunque aperta al dialogo. Anche questo non è poco. Ovviamente s'è lontani dalla perfezione ma mi metto in prima fila se si parla di essere imperfetti.

Gli spunti di gioco ce ne sono a bizzeffe, casomai è spesso l'utenza a preferire, talvolta e non in toto, un gioco più chiuso e meno dinamico se non per le proprie vicende personali del personaggio che muove il giocatore. Questo però non viene condannato dalla Gestione che semplicemente cerca sempre di stimolare ad un gioco sempre migliore.
Inutile dire che scelte sbagliate ed errori sono stati fatti ma, come già detto, s'è umani e sbagliare è previsto nella nostra natura.

Un elogio quindi ad una land che da anni mantiene alto il suo nome, mutando, ma comunque restando sempre di alta qualità.

Infine mi permetto di porre pubblicamente una risposta alle accuse mosse da kakashi tempo fa nel commento da lui postato:
- Prima di tutto si scrive "land" e non "lend". Perdona la mia pignoleria ma non sopporto aspre e spartane critiche mosse a chiunque da chiunque da chi non sa nemmeno scrivere correttamente.
- In secondo luogo i Gestori hanno risposto correttamente al tuo esser sbigottito di fronte ai frequenti PK all'interno della land. Anzitutto dubito che tu sappia esattamente le ragioni per le quali un pg ne uccide un altro ma il solo carattere o gesto istintivo è una motivazione plausibile se non va contro la coerenza di gioco. Dato che dubito tu la intendessi in questi termini m'immagino che intendessi il frequente fatto di uccisioni o comunque pestaggi all'interno della land. Come tu hai affermato è una land combattiva. Vi fu anche un periodo dove c'erano più di uno scontro al giorno e non ci si lamentava di nulla. Il combattimento, il pestaggio, è previsto, è alla base del gdr. Se non ti interessa nessuno ti obbliga a giocare a Tenjou Tenge City. Gioca a Hello Kitty Island Adventures, lì non avrai di questi problemi. Oltretutto la condotta dei pg forti è affar loro perchè appunto come è libertà del pg neogiunto sfottere il veterano, così il veterano ha il diritto di pestare il neogiunto. La condotta dei pg non ti deve interessare (e ripeto: la condotta dei PG non dei PLAYER). Infine la tua lamentela mi fa quasi ridere: un conto il personaggio fosse irrecuperabile ma se leggessi le regole scopriresti che c'è differenza tra pg in coma e pg morto. E anche nel malcapitato caso che il tuo prezioso pg morisse c'è un modo per tornare a giocare con lo stesso, oltre che poter ruolare anche da morto in apposite chat.
- Ultima cosa, legata a quanto appena detto. Il tuo commento deriva a mio parere da un eccessivo legame che instauri col personaggio. Il timore di perderlo sembra attanagliarti. Questo è un tuo problema. Smetti di giocare di ruolo se non ci riesci perchè evidentemente non fa per te. Oppure impara a condividere la filosofia secondo la quale se ti iscrivi in un gdr dove è previsto lo scontro ed eventualmente la perdita del pg bisogna accettare questa condizione e quindi mal che vada ricrearsi un altro personaggio. Fortunatamente per te TTC non ti obbliga nemmeno a questo ma per una miopia come la tua penso che più di così non si possa fare.

Ossequi.

ulqiorra ha risposto al sondaggio "Quanti anni hai?" scegliendo "18 - 24"

[Articolo] I giochi di ruolo online hanno ucciso Dungeons and Dragons?

25/09/2009 - Penso che l'autore, come spesso accade, non sappia nemmeno di quel che sta parlando e che chi ha commentato l'articolo prima di me abbia già dato molte delucidazioni a riguardo.
Di certo bisogna rendere onore e merito al gioco di ruolo cartaceo, padre di tutte le derivazioni, fino al pbc, ma da qui a credere di poter paragonare le due tipologie di gioco, oltre che pretenzioso pensare di poter trattare un argomento simile in così poche righe, mi sembra praticamente ridicolo, dato che è alquanto evidente che una pubblicazione del genere sia più un modo come un altro per fare polemica e critica su qualcosa che non si conosce senza almeno esaminarlo come si dovrebbe, magari aspettandosi cose che un certo tipo gioco non può darti e per questo chiudendo gli occhi sui punti di forza di esso.

All'autore bisognerebbe dire un cosa del tipo: comincia a capire di cosa stai parlando e poi ne riparliamo...

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