Prior Hallows GdR

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Corre l'anno 1996.
Il mondo magico vive in un periodo di calma e sicurezza: il ministro della magia in carica è un uomo potente, ben visto dagli strati più nobili della società e apprezzato da quelli più poveri, un uomo pieno di risorse, il cui governo ha saputo mettere in moto riforme molto importanti per il risollevamento dell'economia inglese.
Dopo un periodo di recessione e disoccupazione, negli ultimi quattro anni con il nuovo mandato politico Londra è tornata allo splendore che la sua intera storia ha sempre raccontato, tanto nei suoi spazi babbani, quanto in quelli magici.

La guerra è lontanissima nel tempo: così lontana che i giovani quasi non la ricordano più, e gli adulti beh, si sa, dimenticano facilmente e volentieri ciò di cui non vanno fieri.
Le ombre che avevano minacciato di tornare a coprire il Regno Unito all'alba della nuova decade sono scomparse, misteriosamente così come erano apparse: le elezioni politiche del 1992 hanno cancellato il pericolo rappresentato da un candidato dal volto oscuro e il cognome singolarmente noto, riportando la pace che la campagna elettorale aveva minacciato di alterare.

Hogwarts vive un periodo di eccezionale fioritura, artistica e culturale: la scuola di magia scozzese è prima nel mondo per insegnamento e i diplomi dei suoi studenti valgono ormai più di quelli di chiunque altro, nel mondo magico. Con la vittoria dell'ultimo torneo Tre Maghi, nel maggio 1992, il collegio si è guadagnato l'ammirazione e la simpatia di tutti i consigli studenteschi riuniti.
Eppure, qualcosa è accaduto, al momento del labirinto. Qualcosa che nessuno studente è mai stato in grado di spiegare, che nessun insegnante ha voluto raccontare. Qualcosa che ha gettato un'ombra su quel ragazzino, il campione di Durmstrang, che è stato portato via con catene magiche a tenerlo fermo, per la follia che gli agitava lo sguardo e gli faceva muovere come sotto attacco epilettico gli arti.

Il mistero della Stanza dello Spazio all'interno del Ministero della Magia è protetto più che mai.
Il 1992 è stato molto più che un anno scolastico, e lavorativo, per tutte le alte cariche dello stato: e qui, in questa stanza dai colori purpurei, profondi come la notte, estesi come l'universo, si studiano fenomeni che non sono ancora spiegabili in alcun modo.

Fenomeni che Merlino, per primo, aveva posto sul banco di lavoro: egli era stato il primo mago infatti, a studiare elementi comuni ma razionalizzabili a livello conscio solo parzialmente; i dejà-vu, i lapsus freudiani, il mondo dei sogni, quello degli incubi. Grande esperto tanto di psicologia magica quanto babbana, Merlino aveva creduto di trovare, ad un certo punto, un collegamento tra questi avvenimenti e i "punti ciechi" del mondo della magia; aveva studiato quello che accadeva quando il tempo veniva fermato da un Aresto Momentum, per esempio, o durante le eclissi; quello che accadeva durante particolari momenti di passaggio, come il 29 di febbraio oppure i solstizi, e ancora durante gli istanti di confine, come la mezzanotte. Le sue teorie erano state messe in pratica con l'utilizzo di una potente giratempo: tornare indietro o andare avanti a determinati momenti della propria vita gli aveva fatto sorgere il dubbio di ciò che sarebbe potuto accadere se, per esempio, invece di evitare il sé stesso passato gli avesse parlato, condizionandone le scelte. L'intero futuro sarebbe cambiato: e questo pensiero, unito alla restante parte dei propri studi, lo aveva convinto dell'esistenza di altri "livelli" raggiungibili probabilmente mediante l'utilizzo di determinate magie.

Inizialmente era stato deriso, l'idea di altre realtà spazio-temporali raggiungibili mediante la magia era parsa assurda.
Ma adesso... dopo quelle elezioni, dopo quel torneo, come essere ancora certi di questa verità?

Nei primi quattro anni di mandato, il Ministro della Magia ha fatto riaprire i fascicoli di Merlino: i suoi studi sono stati ripresi in mano e la stanza dello spazio, e quella del tempo, all'interno dell'ufficio misteri, sono diventate le più importanti e le più pericolose, al tempo stesso.
Nessuna informazione esce da quei luoghi senza specifica autorizzazione.
Il mondo magico vive una pace fruttuosa del tutto ignaro di ciò che viene studiato qui.
Ma non tutti, hanno dimenticato.
Non tutti hanno dimenticato quel ragazzino di Durmstrang; non tutti hanno dimenticato quella campagna elettorale; non tutti hanno dimenticato quel nome, oscuro, che aleggiava tra le strade della Londra bene infondendo un brivido in chi lo udiva sussurrato dal vento, come il più tenebroso dei segreti...

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