Quello delle loot box (in Italia conosciute anche come “casse premio”) è uno degli argomenti più discussi dall’industria degli MMORPG.
In sostanza il giocatore acquista dei box, che possono contenere skin per il personaggio, armi, armature o potenziamenti, racchiusi dentro scatole virtuali, molto simili ad un pacchetto di figurine. Il problema è che, proprio come in un pacchetto di figurine Panini, non sapete cosa state acquistando. Può andare bene… come estremamente male. Le percentuali di ritrovamento degli oggetti è ovviamente influenzata dal loro grado di rarità nel gioco, e naturalmente quelli più rari, ovvero i più desiderati dai giocatori, non escono praticamente mai al primo tentativo. Le persone più “deboli” potrebbero essere portati ad acquisti compulsivi di loot box al fine di ricercare l’oggetto dei desideri innescando dinamiche molto simili a quelle del gioco di azzardo. Non a caso, negli ultimi anni, sono aumentate esponenzialmente articoli relativi a ragazzini che spendono migliaia di euro (dalla carta di credito dei genitori of course!) in Play by Mobile e MMORPG.
Il Belgio e l’Olanda sono due tra i paesi occidentali che hanno preso più seriamente la questione infatti i rispettivi governi le hanno legalmente equiparate al gioco d'azzardo e dichiarate ufficialmente illegali, obbligando di fatto i publisher a rimuoverle dai loro giochi.
Blizzard Entertainment e Valve, ad esempio, sia in Olanda che in Belgio hanno immediatamente adeguato giochi come Overwatch e Counter-Strike: Global Offensive alla nuova normativa. Infatti i giocatori di Overwatch del Belgio ad esempio non possono più acquistare le casse contenenti oggetti cosmetici. Electronic Arts, invece, non solo non l'ha ancora fatto ma sembra faccia orecchie da mercante non fornendo indicazioni per il futuro.
La discussione è ancora aperta e molti paesi devono ancora prendere posizione in merito. Negli Stati Uniti, la Commissione per il Gioco d'Azzardo dello Stato di Washington è in qualche modo capofila, con gli analoghi organi di altri 15 paesi europei per redarre e firmare una dichiarazione congiunta per vietare le Loot Box. L'obiettivo della dichiarazione è sensibilizzare il pubblico (soprattutto quello più giovane) e gli sviluppatori di MMO sull'argomento, oltre che tracciare dei limiti precisi tra il gaming e il gioco d'azzardo. Gli sviluppatori, inoltre, sono fortemente invitati a regolamentare i loro giochi adeguandosi alle normative vigenti nei vari paesi. Di seguito trovate tutti i paesi firmatari tra i quali spicca l’assenza dell'Italia:
· Austria
· Francia
· Gibilterra
· Irlanda
· Isola di Man
· Jersey
· Lettonia
· Malta
· Norvegia
· Paesi Bassi
· Polonia
· Portogallo
· Regno Unito
· Repubblica Ceca
· Spagna
· Stato di Washington, USA
L’Italia, unico “grande” paese insieme alla Germania, non hanno al momento partecipato alla firma della dichiarazione ma non è da escludersi che i vari governi prendano nel tempo provvedimenti specifici sulla falsariga della dichiarazione.
La dichiarazione, in aggiunta, ha una sezione riservata ai siti terze parti e agli YouTuber che accettano puntate o offerte, o invogliano a farlo, promettendo oggetti legati a giochi come Counter Strike: Global Offensive e FIFA Ultimate Team.
Sono molte le persone, specialmente fra i bambini, cadute vittime di queste truffe negli ultimi anni. E voi avete mai speso i vostri risparmi per loot box e simili? Quali pensate possano essere delle regole attuabili in grado di tutelare i possibili acquirenti di tali beni virtuali?