La festa che forse non esiste

Screenshot:

Londra.
Seconda metà dell’Ottocento.

È da tempo che tra voi dell’alta società londinese si parla di questa festa misteriosa che ormai tutti chiamano “la festa che forse non esiste”.

Perché in effetti anche coloro che sono stati invitati preferiscono non farlo sapere, mentre quelli che (come te) non sono stati invitati si rodono di invidia.

Ma finalmente hai ottenuto anche tu l’agognato invito.

L’invito è un semplice cartoncino in cui è scritto:

La Signoria Vostra è invitata presso il
Casino Van Hooren
domenica 6 ottobre, alle ore 14:30.
Dress code: semi-formal.

Il Casino Van Hooren è una villa nella campagna a mezz’ora di fiacre dal centro di Londra; era rimasta chiusa da tempo; è stata acquistata più di un anno fa ed è stata riattata recentemente.

Nessuno è riuscito a scoprire chi sia il proprietario (e quindi l’ospite) perché il tutto è stato fatto tramite notai e avvocati e il proprietario ha agito senza mai rivelarsi.

Qualcuno parla già del “milionario che forse non esiste”.



“La festa che forse non esiste” è un evento larp di intrigo, macchinazione, corruzione e decadenza ambientato nella sfavillante atmosfera della Londra vittoriana, scritto da Teo Mora e Alessandro Yoshi Polliotti e organizzato da Dago, Benjamin Fortini e Andrej C. Mislej per la Larp Factory Trieste.

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