Come tutti sappiamo Naruto è nato come manga (di Masashi Kishimoto), si è trasformato in forma animata, ha poi abbracciato il mondo dei videogiochi e infine si è spinto fino al mondo dei GDR via browser.
Il salto in questo frangente è abbastanza alto, non siamo davanti al fenomeno Harry Potter o al fenomeno Signore degli Anelli, non c’è stato di mezzo un film a spingere tutto in discesa, creando una massa tale i appassionati da voler “recitare” Naruto. Però le serie televisive (e si anche quelle animate) hanno una presa molto potente…
Nelle città virtuali, però, il gioco di ruolo impone molto di più di un videogioco, bisogna conoscere la storia, i risvolti e gli intrighi, ed è sulle nozioni comuni che si deve creare tutto un dipanarsi di vicende.
Ci sono i problemi di grafica, ci sono i problemi sui pacchetti di gdr-cd (che spesso aiutano gli appassionati a realizzare il proprio mondo fantastico) e ci sono problemi con i sogni degli utenti. Quanto piace Naruto in rapporto a questi problemi di background tecnico?
La risposta è: tanto… ci sono minimo cinque o sei land attive su questo argomento, indice che i ragazzi che seguono la serie sono anche favorevolmente spinti a rivivere il tutto in formato virtuale nei panni di un proprio alter-ego mosso come si farebbe con un personaggio di uno sceneggiato su un palcoscenico.
Si può dunque dire che il gioco di ruolo stia diventando il modo per ottenere i mondi fantasiosi che cinema, televisione e fumettistica ci propinano? Ma si vuole davvero essere uno della massa di candidati o si vuole essere Naruto?
Ai giocatori l’ardua sentenza.