Oh, no! Un altro articolo pseudo-filosofico! Che incontenibile ingigantimento testicolare!” Diranno i miei piccoli amici.
Allora, circoscriviamo il campo: perché giochiamo ai giochi di ruolo, che siano essi online, cartacei, o semplicemente rpg per computer? Chiaramente, ognuno potrà addurre motivazioni tra il serio e il faceto: ci sarà chi nomina la voglia di esplorare un mondo simile al nostro mondo, ma con regole tutte sue (ad esempio, la magia); chi potrebbe trovare rilassante spappolare qualche goblin mentre raccoglie il tesoro, indossa armi magiche e fa la felicità dei mercanti vendendo loro l’Anello del Meglio-In-Tutto a un decimo del suo valore reale; ci sarà senz’altro anche chi sosterrà che il motivo per cui si gioca è l’eccesso di tempo libero da destinare al cazzeggio, l’eccesso di brufoli, l’assenza di un partner e/o di una vita sociale. Lasciamoli parlare.
Io personalmente gioco per impersonare qualcuno che non potrò mai essere nella vita reale.
È folle? Perché sapete, mi sono fatto un bell’esame di coscienza e sono arrivato alla conclusione che no, non credo che avrò mai la possibilità di diventare un elfo e imparare ad accoppare tigri e orchi con il mio fido arco, per cui eccomi che faccio un bel ranger!
Il ranger elfo è quello che finisco a fare in quasi tutti i giochi, dopo essermi annoiato con il guerriero puro (“ma dài che è bello tirare spadate senza soluzione di continuità!”), il mago puro (“non mi dispiace essere debole fisicamente, se posso tirare palle di fuoco senza soluzione di continuità”) e, soprattutto, la chimera delle chimere, l’utopia così rapida nel trasformarsi in distopia, il modo sottile, complicato e, volendo, anche perverso di giocarsi i nervi (senza soluzione di continuità) e buscarne dagli scoiattoli nani. Senza soluzione di continuità:
Il Mago Guerriero
(secondo altre diciture: il Guerriero Mago.)
(secondo altre ancora: l’accrocchio.)
(secondo il Cucchiaio d’Argento: sgradevole abbinamento di insipido e amaro, pesante e oleoso, smorzabile con erba cipollina.)
Quanto ci ho provato, in ogni gioco fantasy che me ne desse anche solo una vaga possibilità!
A Neverwinter Nights, creai un elfo guerriero-mago che non faceva paura a nessuno, che al decimo livello tirava magie di quinto e picchiava come un guerriero di, appunto, quinto. Memorabile fu la sua morte contro un terzetto di temibili lupi (lupus normalis videoludens): una magia ignorata, un paio di affondi col fedele spadino, – zack zack! -… a vuoto, tre colpi e buonanotte, il mondo salvatevelo da soli, che io oggi ho un attacco di Schiappismo.
Delusione, disagio, disdetta.
Ci ho riprovato in Neverwinter Nights II (sono pronto a subire infamie senza fine: secondo me un gioco terribile) fallendo miseramente. Solita inadeguatezza fisica, magica e in più, stavolta, pure quella sociale probabilmente, dovuta a vostro padre e al suo vizio di chiamarvi “Foster Son” (come se uno italiano vi chiamasse “Vieni qui, Figlio-Che-Ho-Adottato, vieni Figlio-Non-Mio, che passiamo un bel momento padre-figlio. Non mio”). Ma poco importa, è un gioco terribile.
Spoiler alert on: In Dragon Age – amo questo gioco! – c’è tutta quella storia in cui trovate una fiala contenente il sangue e l’anima di un antico e potente guerriero, lì rinchiuso da un botto di anni, e – come dire? – il poveraccio si sarebbe anche un pochino fracassato i coglioni: esaudendo la sua richiesta di essere liberato (perché, chi potrebbe mai abbandonarlo nella sua fialetta, girare sui tacchi e andarsene? Solo delle persone molto brutte. E io non lo sono), costui vi ricompensa con l’accesso alla classe Guerriero Arcano. Spoiler alert off.
Arcano. Come dicono dalle mie parti, vola tutto: questo altro non è che un mago-guerriero, capace di usare il proprio valore in Magia per indossare pesanti armature (che normalmente richiederebbero Forza elevata) e spade a due mani e asce runiche; se aggiungiamo a tutto questo l’occasionale Palla di Fuoco di benvenuto a inizio combattimento, e la possibilità di buffarsi con tutte le varie magie Pelledipietra, Scudo Magico, Corazza in Forziere (questa ve la spiego, se me la chiedete) eccetera eccetera. Insomma: è la fine per voi, bestiacce! Vi ci rimando a magici calci nel culo, nel sottosuolo!
E invece poi… avete indovinato: no. La delusione. Chi è ‘sta pippa? Come si fa per farlo resistere almeno a due colpi? Metto i punti a Costituzione? Eh ma così non li metto a Magia, e allora non potrò indossare quell’armatura che mi darebbe più bla bla bla.
Per la cronaca, dopo aver abbandonato quella super pippa, ho provato a fare di Wynne un guerriero arcano: ora so sempre di chi è il teschio che vedo apparire tra i ritratti in alto a sinistra…
Potevo io, dopo tutto questo, esimermi dal provarci anche in Skyrim? Ma figuriamoci… ed ecco un Altmer, per via della sua abilità nella magia superiore alla media, che indossa parti di armatura leggera, tunica che velocizza il recupero della Magicka, spada a una mano!
Incantesimi protettivi!
Cura ferite!
E mentre sono in giro a cercare di vendicare i (miei) suoi antenati sforacchiando qualche lupo (lupus normalis videoludens), mi arriva alle spalle una tigre delle nevi che mi uccide con una sola zampata, con buona pace dell’armatura leggera, della tunica e di tutto il resto. Abbandono velocemente la partita. Ho sbagliato io, la colpa è solo mia: mi piacciono le spade, e mi piacciono le magie. Che devo fare? E voi, suvvia, fatemi sentire un po’ meno squinternato! Voi ce l’avete un personaggio che avreste sempre voluto fare ma non c’è proprio verso mai mai (PCASVFMNCPVMM, per gli amici)?