Alagaesia Gdr

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Dopo la sconfitta di Galbatorix e il ritorno all'ordine in Alagaesia, il popolo sembrava aver raggiunto quella pace che ormai da innumerevoli anni agognava. Ma questa situazione non fu destinata a perdurare a lungo. La trascuratezza d'una novella imperatrice, succeduta per via dinastica al precedente reggente, portò piano piano trascuratezza e caos in quell'impero che richiedeva, al contrario, solidita e ferreo controllo d'un popolo ancor allo sbaraglio. Anche le imperiali guardie, senza il controllo e l'ordine della regina, ben presto divennero solo un nome, una istituzione che solo all'apparenza governava ancor su queste terre. Lo scontento della popolazione fu subito palese agli occhi della regnante, la quale però, mostrandosi ancor una volta indifferente ai dolori del proprio popolo, abbandonò queste terre lasciandole in balìa del caos e della distruzione. Ed ecco che tale fu solo l'inizio d'una rovina destinata a protrarsi a lungo nel tempo: una immensa orda di Urgali, accampata ai piedi dei monti Beor, minacciava i confini dell'impero umano, nel quale ormai non solo uomini, ma molteplici razze avevano imparato a convivere in sintonia. Spostandosi nel Surda, tale enorme esercito impiegò ben poco a sbaragliare le ridicole forze che si opposero, fantasma dell'antico e forte esercito imperiale che un tempo proteggeva i confini. Nel mentre, al limitare opposto del vasto regno, una setta ahimè molto conosciuta, devota ad un dio oscuro, poteva agire indisturbata, mietendo e rapendo vittime in nome di quella loro divinità. Toccò dunque a dei nuovi ordini difendere le terre alagaesiane, riportare la pace in quel mondo che cercava nuovamente un salvatore. ed ecco che un ordine di cavalieri, già distintosi per le intrepide vittorie nella portuale cittadina di Teirm, si fece innanzi cercando di organizzare una difesa contro queste minacce. Combattevano sotto il vessillo di un'unica bandiera sotto la guida del Primo Cavaliere. Ma non furono soli...un ordine di maghi si era palesato in quelle terre, pronto a scendere in campo, come un tempo, contro le forze del male che si facevano sempre più consistenti e presenti in ogni dove: nulla di loro si sa, nemmeno il loro nome, a causa della riservatezza e segretezza in cui era avvolta la loro gilda. Un'epica battaglia si svolse dunque nei pressi di Dras Leona, là dove sorgeva un maestoso quanto regale castello, sede dell'ordine cavalleresco già citato. Tutta l'elitè nobiliare delle terre Alagaesiane là era schierata, interi ordini cavallereschi si palesavano dinnanzi all'immensa orda, pronti a compiere l'impossibile, consci di andare incontro a una morte certa. Anche la venerabile arcimaga di quella sconosciuta organizzazione, con il suo seguito, vi partecipò, ma nulla bastò a fermare quella marea di belve assetate di conquista. E fu così che là cadde l'ultima difesa di Alagaesia e con essa le speranze di quelle terre nuovamente in balia d'una ingiusta desolazione. Pochi sopravvissero a quei tumulti ed ancor meno vissero dopo la battaglia per raccontarla. Tutto sembrava perduto, ma ancora una volta la dea non abbandonò il suo popolo. Un nuovo imperatore ascese infatti al trono, risvegliando gli antichi cuori del popolo, riportando forza e vigore a quelle membra destinate ad essere bagnate soltanto da lacrime. Ed ecco che nuovamente il destino chiamava a sè i suoi artefici, chiedeva l'avvento di nuovi eroi per liberare queste terre dalla distruzione e dal Caos. Nessuna promessa di salvezza, nessuna certezza di vittoria, solamente la consapevolezza di potercela fare, di poter tornare a sognare...Onore ai caduti e onore a quelli che cadranno...Sempre e comunque per Alagaesia....

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