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Nome Gioco: The Fall

Stato: In Costruzione

Codice Utilizzato: Codice Proprietario

Stato dei Lavori: 90%

Ambientazione:

L’energia primordiale che permea l’esistente sgorga dalla Fonte dell’Atziluth, sputata in sfolgoranti, immensi, lampi di energia. Questi rigurgiti ritmici ricordano l’impulso di un cuore; un impulso, di fatto, indispensabile per la creazione, conosciuta come Ruah: una forza che muove la materia ed anima il corpo, consentendo la vita. Senza di essa, né il nostro mondo, né la nostra specie avrebbe avuto la possibilità di esistere e prosperare, a cominciare dal primo: Adam. La genesi di Adam avvenne nell’Assiah, il nostro mondo, quando ancora era incontaminato, selvaggio e florido, e fu possibile grazie all’Albero della vita, il più imponente albero che sia mai esistito, un’entità piena di potenza soprannaturale, in grado di assorbire, direttamente, con le sue fronde, il vento cosmico divino, il Ruah. Ogni genere di creatura organica originaria nel mondo dell’Assiah si generò e mutò nelle sue vicinanze.

Adam, l’uomo primordiale, non passò inosservato nelle alte sfere. Fino a quel momento gli Angeli - entità spirituali vissute in simbiosi con il Padre nello Shamayim, diretta emanazione del Creatore - erano stati gli unici ad aver beneficiato delle attenzioni del Padre. Si accorserò solo allora - alcuni almeno - che la perfezione di cui vantavano pareva più una prigione che un privilegio, privati dei piaceri carnali, di una vita piena, organica. La pura contemplazione del creato pareva un inganno, un’ingiustizia, e la condizione in cui versavano non più di quella di uno schiavo, alimentato nel fanatismo dogmatico. Fu a quel punto che la loro purezza spirituale, la loro ingenuità fanciullesca, iniziò a venir meno, appesantendoli con dubbi e sentimenti ostili. Essi iniziarono a “cadere”.

La Caduta avvenne in conseguenza della loro prima manifestazione di libero arbitrio. Il desiderio di discendere nell’Assiah fu tanto forte che furono catturati da una sorprendente corrente di risucchio, in un moto vorticoloso da cui non poterono opporsi, in un abisso sempre più buio, in cui iniziarono a percepire pesantezza e la prima sensazione fisica provata fu di dolore. Come i primi individui di altre specie viventi, sorsero nel nostro mondo ad opera dell’Albero della vita, incarnati in corpi affini a quelli invidiati - gli adamiti - quindi mortali, ma in più dotati di capacità soprannaturali.
Sono citati nel Libro di Enoch e nei Giubilei con il termine Grigori, ad indicare un gruppo di angeli che in epoca antica si sarebbero accoppiati con donne mortali, dando origine ad una razza di ibridi, nota come Nephilim. E, di fatto, accadde proprio questo, incitati a farlo da Semeyaza, mentre alcuni già covavano dubbi e ripensamenti, desiderando di poter tornare indietro, in cerca di redenzione.

L’aura più di ogni altra cosa rendeva evidente la loro natura divina, caratterizzata dalla presenza di grandi ali ardenti, fiammeggianti, iniziò a cambiare, assumendo toni cupi, manifestando cioè la progressiva perdita della purezza.
A causa forse della venuta degli angeli ribelli nell’Assiah, l’Albero sacro iniziò ad ammalarsi, finché ad un certo punto morì. Nessun essere vivente, da allora, tra quanti concepiti, fu quindi in grado di evolvere, compreso gli Adamiti. Tutto a vantaggio dei più ambiziosi tra i Grigori che miravano a dominarli. La superbia di alcuni tra loro, tra cui Semeyaza, li spinse a manifestare liberamente tutto il proprio potenziale divino. Non più imprigionata dal dogma della fede, il libero arbitrio guadagnato apriva ai Grigori la strada anche verso la pratica un tempo a loro proibita dell’uso del Verbo del Padre: potente potere occulto in grado di fare prodigi, di aprire abissi affini a quelli che li aveva gettati nell’Assiah, porte che conducono persino nelle terre spettrali dello Sheol. Si arrogarono quindi il diritto di esprimersi nella lingua inumanta, tanto potente che udite dalle orecchie immature di adamiti, deboli di spirito, poteva portare loro alla pazzia.
E così i Grigori iniziarono a seguire strade differenti; chi incamminato sulla via della trascendenza, la Redenzione, il ritorno alla purezza persa, al Padre, cercandone ancora le attenzioni; e chi invece la via della Caduta, infrangendo il suo volere e dogmi per puro e semplice egoismo. Vennero a crearsi addirittura fazioni tra questi ultimi, perché l’Assiah era un terreno di conquista limitato e quindi si fece presto a darsi battaglia per accaparrarselo.
Il mondo dell’Assiah è tutt’ora ostaggio di questi intrighi. Il dominio degli adamiti sul creato è una pura illusione.

In epoca antica erano spesso associati al serpente. Simbolo del loro eterno ritorno, cambiando pelle, e di progresso, ed al tempo stesso di una minaccia subdola, che attende nell’ombra e agisce con l’arma dei vili, il veleno. Latet anguis in herba scriveva Virgilio, dipingendo un’immagine che è ormai impressa nella nostra fantasia, grazie soprattutto all’uso che ne fecero Dante e Petrarca: il serpente nascosto nell’erba. Ma di citazioni ve ne sono state innumerevoli; tra tutte le Sacre Scritture, dove si imputa al serpente la corruzione degli adamiti, fin dai tempi primordiali.
Venerati come divinità in terra in epoca antica (aztechi, antichi egizi, estimatori dell’occulto e via dicendo), la loro arroganza fu tale che si fecero artefici della mutazione degli equilibri dell’Assiah. I confini con lo Sheol, a causa del potere sprigionato da Lilith - intenzionata a vincere la morte e dominarlo, a costo di sacrificare cento innocenti in un atroce rituale esoterico - si incrinarono. L’equilibrio naturale si infranse e l’orrore covato nelle profondità dell’Assiah emerse. Lilith fu la prima della sua stirpe a mettere piede nello Sheol senza aver abbandanato le spoglie di carne ed ossa. Condusse i reietti nella loro nuova terra promessa, come una sorta di messia, e lì fondò il suo impero.
Indeboliti i confiniti tra lo Sheol e l’Assiah, le creature residenti nell’altro versante - note tra gli adamiti come “demoni” – trovarono il modo di varcare la soglia. Ciò determinò il proliferare di tragedie, dirette o indirette, perché molte delle atrocità avvenute da allora in questo mondo erano dovuti ad essi. Tuttavia, in tempi recenti, la rarità degli eventi, l’impossibilità di registrare la loro presenza con la tecnologia e la stessa percezione materialistica degli adamiti - sempre meno disposti a credere in ciò che non è scientificamente accertabile - fece si che vittime, o anche solo testimoni della loro presenza, divenissero oggetti di scietticismo, se non addirittura derisione o abitudinari clienti negli studi di psicologi. Certo, qualcuno disposto a crederci ogni tanto saltò pure fuori, ma non fu mai sufficiente per cambiare la percezione generale.

Esiste tuttavia una minaccia altrettanto grande a gravare nell’Assiah: l’Ordine degli Illuminati. Una società segreta a tutti gli effetti, ai ranghi massimi del quale vi sono tutt’ora Lilith e Semeyaza, che influenzano le nazioni attraverso la corruzione, in primis delle rispettive istituzioni, nell’ambizioso obiettivo di imporre un ordine mondiale che consenta agevolmente di sottomettere gli adamiti, ritenuti da loro niente più di bestiame. I ribelli giocano con il creato del Padre senza ritegno e non hanno remora a macchiarsi le mani di sangue, e non solo durante i loro rituali iniziatici.
La perdizione di parte dei caduti si accompagna tuttavia al desiderio di rendenzione di altri, per cui l’ombra di un apocalisse potrebbe forse inghiottire l’Assiah, come profetizzato dalle Sacre Scirture, o forse no. Sarà il frutto del loro libero arbitrio, tanto agognato ed ottenuto - a costo di perdere lo stato di grazia nella luce del Padre - a decretarlo.

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Requisiti Richiesti e Posti Disponibili:

The Fall è un PbC di genere fantasy contemporaneo. Prende spunto principalmente dalla mitologia cristiana ed è ambientato nelle località più caratteristiche dell’annesso culto: Roma e dintorni. Si interpreta un angelo caduto - noto anche come Grigori - dalle sembianze organiche di essere umano, ma dotato di capacità soprannaturali. La meccanica di gioco proposta è incentrata sui diversi aspetti che lo interessano, tra cui: Purezza dell’aura e relative degenerazioni, anche organiche; Trascendenza, legata alle capacità soprannaturali; Coscienza, ovvero consapevolezza della propria natura e recupero di memorie sepolte.
Sostanzialmente, la tematica trattata consiste nel duplice percorso perseguibile dal personaggio nel corso della sua avventura corale: la Caduta, come espressione del proprio egoismo; o la Redenzione, che è pentimento e ricerca del perdono da parte del Padre. Per esprimere queste due tendenze sarà possibile aggregarsi o proporre, tramite questionario - di propria iniziativa e senza aver maturato alcun requisito minimo - gruppi di gioco, i cui obbiettivi e specificità costituiranno il fulcro di trame e/o eventi on-shot.

L’attuale stato di The Fall è di avanzato sviluppo, ma incompleto, tra cui la grafica, fornita nella duplice veste con automatismi per dare confort visivo (più chiara di giorno, più scura di sera/notte). Lo staff è composto da un’unica persona, il sottoscritto, e si necessita, per completare il tutto nella maniera migliore possibile, di feedback; lasciando però perdere i refusi, perché avrebbe poco senso. Cerco persone (massimo 5) seriamente interessate a fornirne ed in maniera articolata; gente esperta in PbC ed Urban Fantasy. Si potrà materialmente interagire con ogni funzione presente, tra cui la creazione di personaggi e gruppi di gioco.
L’accesso è previsto con un account di utenza (non corrisponde al personaggio). E’ necessario formirmi un nickname.

Il lavoro prevede un pagamento? NO