Team Martin o team Tolkien? postato il 26/10/2022 16:47:14 nel forum di tutto un pò
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26/10/2022 17:34:20 e modificato da anneth il 26/10/2022 17:55:08
Di House of Dragons mi manca l'ultima (si, lo so che è uscita domenica ç_ç la vedrò sabato). Rings of Power invece vista tutta. Ma posso già dirti, fra queste due produzioni.. Team Martin.
Lasciando perdere il discorso del "sono prodotti diversi", il che fondamentalmente è vero e di conseguenza non metterò mai a confronto le due serie, ammetto che ho apprezzato molto più HoD.
Ho avuto modo, quando è uscita la prima puntata, di recuperare il libro che parla di questi eventi (Fire and Blood) ed ho amato il come siano riusciti a mantenere la linea di narrazione. I time skip ad alcuni so che non sono piaciuti (o non sono stati capiti in certi casi), ma erano d'obbligo visto che la storia in fondo copre un arco molto ampio.
Bisogna poi capire per quante stagioni gli showrunner vogliono andare avanti o se si sposteranno su altri progetti (si vociferava di una produzione su Jon Snow?).
Su una cosa siamo certi penso un pò tutti: Matt Smith rubava la scena ogni volta che appariva sullo schermo. Non ero convinta, lo ammetto, quando ho visto le prime immagini della serie ed i primi trailer. La prima puntata, tuttavia, mi ha fatto ricredere in toto.. Non si è smentito nemmeno questa volta.
Quel che mi piaceva di Got, così come mi è piaciuto di HoD è l'adattamento e la cura dei dettagli. Non mi aspetto mai che serie tv e libri siano identici perchè è davvero impossibile e di fatti si tratta di adattamenti (sebbene con le serie tv è decisamente più facile farlo rispetto ai film). Ma queste due produzioni a mio avviso hanno fatto un buon lavoro (fin tanto che hanno seguito i libri XD si, non mi soffermo sulle ultime tre stagioni di Got.. Ho ancora emozioni contrastanti).
Sugli Anelli del potere ho onestamente pareri ed emozioni ancor più contrastanti.
Avevo grandi aspettative di certo, amando comunque il genere fantasy e Tolkien. Non mi ritengo assolutamente un'esperta, ed i libri li ho ormai letti troppo tempo fa. Ma fra ricordi e ricerche mirate sui personaggi o gli eventi, lascio onestamente perdere la timeline della seconda/terza era (fra personaggi che non dovrebbero esser lì).
Avrei fatto il classico "spiegone", forse, spiegando chi e cosa fosse Morgoth visto che nelle produzioni di Peter Jackson non mi pare se ne parli mai e tutti conoscono esclusivamente Sauron.
Molte, troppe cose non mi hanno convinto, sebbene il finale di stagione abbia scosso un pò tutta la serie (finale che ho sinceramente apprezzato molto, e si guarderò la seconda stagione). C'è da dire che le puntate erano più lunghe della media di una serie tv classica (1 ora almeno ciascuna in media) e più lunghe del necessario in troppe occasioni (con slow motion davvero imbarazzanti) tant'è che più volte mi son sentita di chiedere "ma quanto manca alla fine della puntata!?".
E per quanto la produzione abbia decantato di aver sborsato i soldoni, mi chiedo in cosa lo abbiano fatto. Sicuro non sulle armature, spesso davvero pessime (tipo quelle di Numenor), tanto da ricordarmi qualche LARP o delle armature in gommapiuma stile cosplay.
Arondir forse, con tutte le critiche che ho sentito in giro, è proprio l'elfo più convincente all'interno della serie (se messi in confronto con gli altri elfi, Gil-Galad in primis). E non stiamo parlando di capelli corti o lunghi, ma proprio a livello di caratterizzazione. Su Galadriel non mi esprimo perchè penso sia davvero difficile reggere il confronto con Cate Blanchett. Ho apprezzato i nani, Durin IV eccezionale ed anche la moglie mi è piaciuta molto. I pelopiedi beh, diciamo che quando nelle puntate non c'erano non mi mancavano molto XD
I paesaggi eccezionali, sono impazzita a vedere Numenor e Khazad-dûm.
Però, peccava di mordente, ecco. Quel tocco che hanno usato tutto nell'ultima puntata (e negli ultimi 10 minuti della penultima).
26/10/2022 17:57:22 e modificato da gandalfproject87 il 26/10/2022 18:55:56
Sono due paragoni che non si possono fare a livello di letteratura e pensiero completamente diverso Martin proviene da un movimento hippie e fortemente legato al 68 mentre il professore Tolkien segnato dalla prima guerra mondiale in particolare della battaglia della somma oltre ad essere studioso di lingue e letteratura. E come dire preferisci il thè oppure il caffè? In modo particolare Martin propone un mondo cinico, nichilista dove il piu' forte vince contro il piu' debole utilizzando l'astuzia, violenza o giochi di potere in questo caso viene prediletto dalla società attuale poiché viene visto e accettato come uno scritto che non si allontana dalla realtà ovvero il mondo già fa schifo vince il piu' forte "amico mio fatti furbo e pugnala tutti alle spalle". Tolkien invece crea un mondo altamente epico (legato fortemente dalle tradizione e racconti epici) mah, aggiunge una chiave di letteratura piu' filosofica, metafisica con un rovesciamento della medaglia l'eroe non sono i valorosi cavalieri o maghi ma soltanto dei semplici hobbit. Aggiunge il concetto dell'anello come "potere" mentre in martin il potere serve per soggiogare e governare contro gli altri in Tolkien il potere viene mal visto, ovvero logora totalmente l'essere fino a renderlo schiavo e dannare se stesso. Perciò a parare mio sono due tipi di letteratura che vanno in maniera completamente opposti. Per quanto riguardo la serie amazon è inutile discutere si allontana totalmente dal simarillion o da eventuali libri scritti. L'errore piu' grande che ha fatto Amazon è stato quello di affermare "che i testi di tolkien non vanno bene e non sono adatti al mondo contemporaneo, perciò bisogna modificarli. Cosi hanno aggiunto in primis rendere i personaggio tutti grigi (alla martin) rendendoli tutti praticamente uguali come caratterizzazione. Poi il concetto di inclusione gestito veramente malissimo, cioè mescolando tutte le culture alla fine non si capisce bene che cosa sono i numeroniani o il regno del sud, non tanto la questione dell'elfo nero che sinceramente era piu' elfo di tutti gli altri come modi di fare. il far diventare il male come relativo a secondo da chi guarda da quale parte gli orchi non sono il male vogliono solo vivere ma Galadriel è il male perché li vuole sterminare quindi Galadriel è il male Aldar il bene. Riguardo i show runner e sceneggiatura evito di commentare con il rischio di fare un papiro. Ragazzi io consiglio di leggere i libri di Martin e Tolkien e di prendere entrambi le serie giusto per sfizio sul divano di casa ma impegnarsi maggiormente ad una bella lettura che non guasta.
26/10/2022 20:36:29 e modificato da lone il 26/10/2022 20:37:44
Nessuno dei due. Benché mi piaccia la serie di ASOIAF, trovo Martin uno scrittore un po' troppo pigro, Winds of Winter ancora pare lungi dall'essere terminato, ed ancora non si sa niente in merito, per quanto riguarda GoT, dalla quinta serie in poi è solo una gigantesca fan fiction.
Tolkien invece l'ho sempre trovato troppo verboso, troppo forzatamente epico, per quanto ne ammiri la capacità di aver saputo creare un mondo con tanto di alfabeto (e i ponti senza corrimano), lo trovo noioso, prolisso, soporifero,tanto che ogni serie o film ispirato alle sue opere, per quante volte io abbia provato a guardarle, son sempre giunto ad un solo risultato, ovvero l'addormentarmi dopo cinque minuti. Per la serie, dico solo che Galadriel è un personaggio vittima di sceneggiatori che non riescono a fare un personaggio femminile forte senza dar loro caratteristiche mascoline tossiche, più che donne sono uomini con la vagina, e ho detto tutto.
26/10/2022 20:53:43
Mi sono piaciute entrambe, forse qualche punto in più, ma di poco, per House of the Dragon.
Purtroppo si cerca sempre in queste trasposizioni televisive di creare qualcosa che (secondo i registi) sia più figo per il pubblico televisivo, rispetto ai libri. Vedi gran parte della storia di Viserys e la rivoluzione sull'arrivo dell'uomo meteora (non faccio spoiler perché è forse una delle due cose fighe da scoprire e speculare negli anelli del potere).
Secondo me queste serie sono godibilissime per chi non ha letto i libri e fanno ovviamente storcere il naso ai fan accaniti invece per le molte inadeguatezze ed invenzioni.
Sono obiettivamente - se visti con la consapevolezza di non basarsi sui libri, ma per quel che offrono a livello visivo - due ottimi prodotti.
27/10/2022 10:10:36
Se la domanda è "Martin o Tolkien" la mia risposta è: Tolkien. Mi viene da immaginare che se Tolkien non fosse mai esistito, Martin sarebbe uno scrittore di gialli (probabilmente di successo).
Se la domanda è "Martin o gli scrittori ingaggiati da Amazon Prime" la risposta è: Martin.
Però una volta reimpostata propriamente la domanda a me sembra che non ci sia già più confronto.
Da un lato c'è uno show che ricalca in maniera abbastanza fedele le opere di una persona che nel suo è geniale, e scritta con la piena collaborazione dell'autore in vita.
Dall'altra c'è una roba fatta per spremere ancora di più un franchise che aveva già raggiunto dei picchi di bassezza col secondo Lo Hobbit, lasciata nelle mani di storywriters che pur con qualche idea carina non sono affatto allineati all'autore originale e soprattutto non sanno scrivere una storia coerente di per sè.
La roba che io trovo più agghiacciante della serie degli Anelli del potere non sono i nani neri o le storie interraziali o gente che si fa una traversata atlantica sull'attenti o gente che pensa di farsi una traversata atlantica a nuoto. La roba agghiacciante è che quella che dovrebbe essere una storia intrecciata in realtà è una serie di colpi di fortuna completamente casuali che sembrano tirati col D100.
La gente che sbarca in un punto a caso di un continente, parte al galoppo a caso e trova per caso l'unica taverna in cui per puro caso sono proprio sul punto di cedere all'attacco degli orchi che per caso son riusciti a trovare la roba che cercavano scavando a caso per tutto il mondo.
La gente che incontra per puro caso nel mezzo dell'oceano altra gente che poi per caso dopo una serie di casi casuali li fa arrivare esattamente dove gli serviva essere al momento che gli serviva...
io boh...bella la fotografia, bella la grafica, bellini i costumi ma se manca la storia...
27/10/2022 11:23:19
27/10/2022 11:33:16
27/10/2022 11:36:49
27/10/2022 11:44:13
Ho apprezzato la serie House of Dragon, ma continuo a trovare la scrittura di Martin, da cui deriva la serie, l'avatar del raffazzonamento del fantasy e della costruzione della Lore. E la serie purtroppo dal mio punto di vista lo evidenzia
1) Regnanti donne
Non siamo in un contesto cristiano o paracristiano, non siamo in un'ucronia del mondo reale in cui è arrivata la magia. Siamo in un contesto storico completamente diverso, con una religione diversa, con una storia diversa. Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non danno segni di particolari problematiche a vedere una donna sul trono, non tanto da giustificare una guerra a riguardo.
Perchè per i Targaryen, meno di duecento anni prima, sembra una roba di così grande importanza? E no, non ci si può appellare alle motivazioni della nostra storia medievale-rinascimentale, siamo in un contesto storico sociale totalmente inventato di cui vanno definite le regole, non può essere un "perchè sì". Ci sto, ma non mi puoi abbandonare in balia delle mie deduzioni, devi mostrarmi le motivazioni.
2) Famiglia Targaryen e linea di successione
Siamo in un contesto dove al potere c'è una famiglia regnante che deve il suo potere ai draghi.
Perchè il concetto di purezza del sangue non va di pari passo alla capacità del re di legarsi ad un drago e cavalcarlo in battaglia, data l'importanza che questa caratteristica ha per il lignaggio?
Perchè a Viserys viene permesso di regnare, quando sembra persino restio ad avvicinarsi ai draghi o non ha voluto/è stato capace di reclamarne uno dopo la morte di Balerion?
Non avrebbe molto più senso che la successione e l'accesso al trono passasse per la capacità dell'aspirante regnante di mettere le chiappe su un drago? In questo contesto, la scelta di Viserys invece di Rhaenys non mi sembra credibile, anche alla luce del punto 1.
3) Esplicazione puntuale della Lore legata ai draghi.
Che il legame dei Targaryen con i draghi, che il sistema riproduttivo, di crescita, di comportamento o altro, sia "misterioso" nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, lo accetto: è passato tanto tempo, i Targaryen sono caduti, la trasmissione delle informazioni è saltata o volutamente sabotata.
Che nei libri da cui è tratta la serie House of Dragon sia di nuovo tutto più o meno fumoso è funzionale al fatto che si tratti di una storia raccontata da più fonti, trasmessa, non ben chiara. Ci sto anche qui.
Che nella Serie, in cui si ha l'intenzione di mostrare "come sono andate davvero le cose", ci siano pochi particolari su questi argomenti, lo trovo straniante.
I personaggi vivono a contatto coi draghi, costantemente.
Da dove deriva il legame dei Draghi con i Targaryen?
In che modo il cavaliere influenza il drago e viceversa?
Quanto il legame con il drago può spingere il cavaliere a comportarsi con la stessa brutalità di un drago....e qui sarebbe stato molto facile spiegare la follia di Daenerys senza arrampicarsi sui traumi e sulle monete roteanti: se ti leghi ad un drago, metti in conto che ad un certo punto tu possa avere tantissima voglia di risolvere le cose alla maniera dei draghi. Ma resta una teoria, un'illazione. I personaggi che stiamo guardando negli occhi dovrebbero essere coscienti del rischio/possibilità che succeda o che non possa succedere.
La serie è godibile, ma non riesce a mettere una pezza a quello che io ritengo il difetto più catastrofico della saga originale cartacea. La saga originale cartacea si para il culo con l'irreperibilità delle fonti quindi il lettore non sa ed è giusto che non sappia. Qui invece lo spettatore dovrebbe vedere e sapere, e invece i personaggi in relazione ai draghi si comportano come persone che guidano perfettamente una Lamborghini senza sapere dell'esistenza della revisione, dell'assicurazione e di dove si trovi il tappo del serbatoio.
Tolkien mi ha lasciato l'intero Silmarillion per spiegarmi il suo mondo, si prende il tempo per costruire la storia e motivare le cose. Martin costruisce personaggi e trame che sono piazzate in un contesto nebuloso, come se il mondo in cui i personaggi si muovono non importasse poi tanto.
27/10/2022 12:04:07
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