Città: reali o inventate ?

Città: reali o inventate ? postato il 12/10/2017 11:22:24 nel forum giochi e dintorni

Come da titolo, il post è aperto per porre una domanda generale.
Ponendo ipoteticamente di trovarvi a giocare su una land moderna (che sia moderna pura o che abbia elementi fantasy di qualsiasi genere), partendo dal presupposto che gli avvenimenti in land si svolgono comunque in un universo parallelo al nostro (che ha molti elementi simili al nostro mondo ma che alcune cose possono cambiare), preferireste giocare in una città realmente esistente oppure provare a giocare in una città completamente inventata che magari si rifà a delle città realmente esistenti?

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bordertown

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12/10/2017 11:30:07

Preferirei la seconda, cioè una città inventata che trae spunto da qualcosa di esistente. I motivi sono logistici e se vogliamo anche storici. Una realtà esistente è vincolata alla sua storia contemporanea e alla storia del mondo, in qualche modo. Questo comporta che chiunque si fa una ricerca sul web o in base alle proprie conoscenze tira fuori cavilli, aneddoti, eventi, leggi, chi più ne ha ne metta. Una città inventata, ma verosimile e coerente, è più facile da gestire e per me offre anche spunti più fantasiosi, nonchè la possibilità a volte di andare un po' fuori dal seminato con qualche guizzo.

GdR Western - https://bordertowngdr.altervista.org ↗

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leoken87

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MODERATORE

12/10/2017 11:50:02

Usare una città reale richiede molto impegno specie per una ambientazione fantasy, anche se può dare molte più soddisfazioni a mio avviso.
In primis una buona conoscenza da parte del gestore del luogo
Secondariamente una discreta flessibilità da parte del gestore nel seguire le cronache cittadine per dare quel tocco di realismo in più

Se io ambiento il mio gdr a Madrid, e il Real finisce in finale in Champions, è probabile che la sera della champions in città ci sia un casino enorme per le strade, sta a me narratore sfruttare questo evento in gioco
Allo stesso modo bisognerebbe farlo (con molto tatto) per gli eventi tragici

Può essere uno spunto bellissimo, ma anche molto impegnativo, anche perché diventa leggermente alienante giocare in una land ambientata in un luogo, sentire magari al telegiornale di un evento importantissimo, e vedere che in gioco questo non ha riscontri

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wolfspirit

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12/10/2017 11:54:49

Se la land fosse solo moderna, opterei per una città reale.
In caso di una urban fantasy, saprei comunque per una città reale, magari una ricca di mistero e fascino, ma poco conosciuta. Ciò non toglie che anche inventarsene una è accettabile, dipende dalle esigenze dello staff e dalle idee della trama.

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mirmidone

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12/10/2017 15:27:22 e modificato da mirmidone il 12/10/2017 15:32:58

Voto per una citta reale.

Intanto a chi pensa che comporti molta fatica inizialmente faccio notare che ogni ambientazione comporta una caratterizzazione ... altrimenti si finisce spesso per giocare in citta estera che nomi di locazioni a parte, sono la fotocopia dello stereotipo medio della citta Italiana.
Piu facile "copiare" una meta esotica che crearla da zero.

Secondariamente e' relativamente (piu) facile far sentire qualche particolarita random della citta agli utenti senza obbligare nessuno a studiarsela.
Es.nessun utente potrebbe "inventarsi" un dolce tipico da offrire ai passanti nel giorno x a "Isola Blu" ... ma farebbe un certo effettose un PG, senza chiedere a nessuno offre il giorno X i Trdelnik a chi gli entra in negozio.
Fa un altro effetto e obbliga/incuriosisce l'utente che lo riceve a guardare cos'e (e magari guardare cosa ci sta attorno) senza che lo staff gli corra dietro.

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mikee

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GESTORE GIOCO

12/10/2017 17:04:14

Moderna = città reale
Fantasy = inventate

:D

.. lavorando alla versione 3.0

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mikee

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GESTORE GIOCO

12/10/2017 17:39:16

fenrir il solitario ha scritto: Questo non è vero, Mikee, è una generalizzazione.
Una land storica potrebbe decidere di ambientarsi in una città inventata per comodità, perché in una città reale si può sapere che cosa è accaduto ed allora o alteri la storia (ma tanto vale allora avere una città inventata) oppure imponi degli accadimenti indipendentemente da quel che fanno i pg.

Avevo già risposto da qualche parte.
Le storiche che includono razze per me sono fantasy, quindi rientra nella categoria delle land inventate.

Noi abbiamo fatto questa scelta della città inventata.
E' davvero una roba enorme come lavoro perchè è importante dargli un senso e degli accadimenti cronologici storici propri.
Un lavoro immenso che non consiglierei a nessuno.

dangerline
E una fantasy moderna? XD

se davvero fosse cosi, molte città come Mystic Falls o altre non avrebbero senso di esistere

D: :D

Se ci sono le razze è sempre nella categoria fantasy e quindi inventata. ;)

.. lavorando alla versione 3.0

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musicamusa

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13/10/2017 09:06:26

bordertown ha scritto: Preferirei la seconda, cioè una città inventata che trae spunto da qualcosa di esistente.

Concordo! Anche perché è una soluzione che ti permette di mescolare caratteristiche interessanti di città diverse.

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@alice@

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14/10/2017 14:13:24

Mi piacciono le città reali, ma modificate ovviamente dal corso degli eventi distopici o comunque tipici dell'universo alternativo.

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ilgrandeinverno

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14/10/2017 14:46:28

bordertown ha scritto: Preferirei la seconda, cioè una città inventata che trae spunto da qualcosa di esistente. I motivi sono logistici e se vogliamo anche storici. Una realtà esistente è vincolata alla sua storia contemporanea e alla storia del mondo, in qualche modo. Questo comporta che chiunque si fa una ricerca sul web o in base alle proprie conoscenze tira fuori cavilli, aneddoti, eventi, leggi, chi più ne ha ne metta. Una città inventata, ma verosimile e coerente, è più facile da gestire e per me offre anche spunti più fantasiosi, nonchè la possibilità a volte di andare un po' fuori dal seminato con qualche guizzo.

Quoto. La coerenza è l'aspetto più difficile di un'ambientazione. E inevitabilmente richiede uno studio matto e disperatissimo, di diverse persone a lavorarci su, anche per mesi, se non anni.
Ma poi, alla fine, è anche giusto lasciare uno spazio creativo di invenzione sugli aspetti fisici e geografici di un'ambientazione.