Erik the Red

Erik the Red postato il 22/06/2016 23:44:37 nel forum presentazione progetti e modificato da mp_knight il 23/06/2016 00:03:29

GENERE: Fantasy Storico

La nostra storia inizia quando il freddo nord scandinavo vicino all'anno mille, si faceva sempre più forte durante questo insolita congelamento. Un sacerdote di Odino convocò davanti il proprio focolare un guerriero del nord, Erik detto anche il Rosso. Il sacerdote raccontò: "La tua vita e quella della tua famiglia era in pericolo così come molti dei vichinghi che risiedevano in queste terre, ben presto arriveranno forti venti di gelo e sventura, sarà l'ennesimo tentativo del bellicoso Loki che ancora una volta cerca di mettere a dura prova il nostro popolo. I tempi Erik, sono contro di noi, gli dei però ancora una volta corrono in nostro soccorso, ci indicheranno la via... o meglio la indicheranno a te".
Erik: "Quindi cosa dovrei fare?"
Il sacerdote: "Prepara le navi, raccogli coloni e guerrieri, vedrai che il segno ben presto arriverà e tu allora dovrai salpare."
Erik si congeda, l'indomani, i preparativi susseguono per diversi giorni e quando ormai pronti a salpare. Un corvo nero passa sul capo del guerriero e si appoggia sulla prua della nave gracchiando con forza e guardandolo con l'occhio buio come una luce che riflette negli occhi del guerriero. La risposta di Erik "Uomini, è giunto il tempo, gli dei ci mostrano la via. Il loro segno è di seguire la rotta" le navi salpano e dietro di essi la terra si inaridisce e il freddo e i ghiacci avanzano inghiottendole in un freddo perenne. La traversata seguendo un corvo nero pece con diverse leghe. Delle navi, passano diversi giorni passando vicini al gorgo dei serpenti dei mari. Alcune navi si perdono in esse affondando le restanti rimangono aggregate quando si vede terra è come una verde perla che si spalanca davanti a loro con delle alte e fredde montagne. Una volta attraccati a quel fiordo naturale, Erik, richiama i sopravvissuti ad un raduno: "Quest'oggi, fratelli, siamo vivi grazie ad Odino. Ora però, dobbiamo esplorare e ricostruire e fare di questo luogo la nostra nuova casa. E soprattutto erigere un altare agli dei"
Nonostante il primo silenzio del luogo dalle verdi foreste dove ricavare il legno, ci sono alcune presenze antiche nascoste su buona parte di quell'isola che attendevano qualcuno che li risvegli.

PARTENZA IN GIOCO
Siete i vichinghi che giungono nel Fiordo di Brattahlid nel sud della Groenlandia, quì vi si richiede di edificare e sopravvivere, otlre che di cercare di interagire fra i vari componenti del clan. Con possibili incontri con creature di origine nordica e allusioni di divinità alla medesima religione.
Altri potranno essere condotti per naufragio o addirittura per volere divino sulle sue sponde.
PARTE FANTASY
Si può chiamare la parte fantasy il risveglio di antiche creature o discendenti dalla mitologia norrena. Come ad esempio gli Ainherian spiriti non morti di eroi che però non sono riusciti ad arrivare nel Valhalla, costretti sulla terra. Fernrir non si tratta della sua vera forma ma di parti della sua anima sparse nel luogo, che possono prendere forma ma non rivelo altro... è un idea di struttura.
RESURGO O POSSIBILITA' DI RINASCITA
Si muore per atti eroici il Valhalla vi attende
Dopo aver assassinato un innocente o per qualche causa come il veleno l' Hel vi accoglierà.
Valhalla però non è sinonimo di non ritorno, se si arriva al Valhalla, si può essere richiamati come eroi, non che dia un vero bonus. Però ci sarà la possibilità che si riceva il simbolo di una qualche divinità, che in casi eccezionali potrà soccorrervi.
Se si ritorna dall'Hel, sarete sicuramente indeboliti, ma riceverete il segno di una divinità oscura, che potrebbe aiutarvi nel bisogno.
La morte è ben sì un passaggio al mondo per ottenere in qualche modo un aiuto.
Però se si muore nuovamente è finita.

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quota

23/06/2016 07:53:20

E' interessante, ma adatto solo per una singola campagna. L'ambientazione è troppo ristretta, tanto come scenario che come possibilità interpretative. O sei un guerriero vikingo con l'ascia in mano o niente. Mentre vi erano nel mondo norreno anche altre figure interessanti (i nomi norreni esatti non li ricordo adesso): contadini, intrettenitori, sacerdoti, figure carismatiche a capo di clan e guerrieri. Lo erano tutti i norreni, ma alcuni non avevano altro ruolo che la guerra. Mi riferisco ai Berserkr, i quali, senza infangarne la figura di banale magia, entravano nei famosi stati di trans pre-battaglia ingerendo particolari intrugli.
Per non parlare della possibilità di inserire un tocco di "esotico", ovvero i prigionieri delle razzie dall'antica Europa, unicamente inglesi, se parliamo dei primi secoli (i più interessanti). Dal punto di vista ruolistico è un più che arricchisce.
L'accenno al Ragnarok potrebbe essere meglio evidenziato, anzi, essere l'argomento principale, il fulcro di gioco, e ambientarlo nella terra natia dei vikighi, i fiordi, dove potrebbe ubicarsi lo stesso antro che permette di accedere ad Hell (misteriosa grotta in cui si sà quando si entra, non si sa quando si esce), dando modo di svilupparne tutte le tematiche sociali insite, secondo me renderebbe meglio, anche come base di partenza di spedizioni tipo su impervi altopiani, nelle regioni più interne della scandinavia.
C'è parecchia mitologia che può essere introdotta, a cominciare dalle valkirie (immagina un vento che si alza d'improvviso dopo una quest di battaglia, animali ansiosi.. l'intuizione che esse stia arrivando per prendere le anime dei combattenti). Sarebbe una buona pratica se si sottolineasse il senso del mistero (e terrore associato) rendendoli NON come apparizioni consuete, ma eccezionali (qualcuno li vede, qualcuno no.. mentiranno? sarà il caso di considerare riti propiziatori?), incontri per pochi sfortunati, a volte anche per un'intera comunità (di troll tipo), ma evitando lo sterminio di massa su larga scala, semmai come incipit per coolazioni. Coalizioni che potrebbero avvenire tra i clan predominanti. Clan eternamente in lotta per la supremazia della regione.
I stessi clan potrebbero essere la chiave per offrire al giocatore, meglio di un Erik che invalida ogni possibilità di iniziativa di gioco dal punto di vista organizzativo, tattico e via dicendo. Com'è impostato adesso, infatti, a meno che non fai schiattare Erik quasi subito, renderai i personaggi come niente più che comparse a corredo del volere del PNG. Combattere va bene, ma sarebbe uno "sparatutto" storico. Niente di più. Oltretutto lo "sparatutto" richiede un intervento costante di master. No gioco in assenza.
Considera inoltre la presenza di giocatori femminili, il rischio che addirittura le guerriere donne in gioco siano in sovrannumero in proporzione ai maschi. Ti pare probabile un contesto simile?

Ho voluto darti questi spunti, considerazioni, nell'eventualità che volessi farne uso. Ma anche ci fossero altri interessati in "ascolto", abbastanza maturi, ruolisticamente parlando, da essere in grado di sviluppare un gdr del genere (sarebbe una gran cosa).
Sono da sempre appassionato di questo contesto storico e fantasticandoci a tempo perso ho sfornato parecchie idee a riguardo. Conosco abbastanza bene usi e costumi dei primi decenni di esistenza dei viking. E ho fantasia. Tanta fantasia.
Mi si consideri quindi disponibile se si volessero ulteriori suggerimenti. Ne darei volentieri.

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quota

23/06/2016 12:19:53

Grazie, Nem, il fatto è che non ho detto tutto riguardante le creature mitoligiche o la parte fantasy che va scoperta. Soprattutto altari e caverne ignote. E sul fatto di Erik, sì, lui muore nel 1010 perciò dopo alcuni anni del suo arrivo. Il gioco dovrebbe incentivare la costruzione. E sicuramente non dovrebbero mancare sacerdoti devoti a Freja, Odino, Thor, Balthar e le varie divinità norrene. Per non parlare di bardi e quanti altri presenti nella storia che in teoria devono dare una mano alla sopravvivenza senza dover parlare di singola coalizione ma non dissimile ad una famiglia. Parto da un territorio concentrato, proprio per evitare la dispersione dei player, essendo che sarà prima di tutto loro l'intenzione di costruire, cacciare e rimpolpare fila di un esercito assai ridotto. Forse poi si potrebbe parlare di allargare il luogo e trovare nuovi popoli. Ho sempre odiato i gdr che partono da un openworld senza senso, in cui i modi di spostarsi e la presenza dei player è sparsa e bisogna rincorrerli all'altro capo per trovarli. Per questo parto dalla Groenlandia, nel tentativo che a lungo andare si possano creare anche moti di colonizzazione e non solo esplorativi.
Per quanto riguarda gli stermini di massa, non penso, ma la possibilità di carestie dovute al freddo rigido e ad altri problemi. Dovranno fare in modo che il player sappia sopravvivere o quanto meno, abbia un buon appiglio nel clan.

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quota

23/06/2016 16:29:54

Non c'è di che.
Documentati bene, mi raccomando :)

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quota

24/06/2016 00:27:15

Devo dire che avete ragione, sul fatto, che tutti potrebbero diventare omoni cazzuti d'ascia anche per le donne. Perciò ho messo in mezzo l'idea carestia o quanto meno la necessità di cibarsi, di costruire...in modo che si formino anche costruttori.
Secondo me, già la presenza di sacerdoti di Odino, che possono evocare corvi neri... si può già parlare di magia runica se la vediamo in questo modo. L'unico problema della magia, come la si rende inerente ad un gdr senza renderla troppo potente?

Per i ruoli, come ho scritto su, dovrebbe esserci almeno un parametro fabbisogno del popolo, ad esempio c'è bisogno di tot cibo che al giorno viene scalato,
pietra e legno, che vengono scalate per costruzioni e barche.
metallo e pelle per armi e armature.
diciamo che l'andazzo è un po' da browser game ma non in modo eccessivo se la vogliamo pensare in questo modo.

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quota

28/06/2016 10:38:47

Al di là dell'idea, mancano però alcune indicazioni di base come il regolamento, il sistema di gioco, l'uso di dadi/stat/skill/abilità e l'eventuale progressione.

In bocca al lupo, naturalmente, ma forse qualche elemento in più potrebbe essere significativo :)

quota

20/07/2016 19:21:03

in verità mancano, perché è un idea in primis. Perciò è a libera usufruizione di chiunque, in caso lo voglia creare

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quota

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