Vademecum per la tutela della propria privacy postato il 10/12/2012 19:08:22 nel forum leggi e legalità e modificato da musicamusa il 10/12/2012 19:19:11
Va bene, va bene, lo sappiamo: i titolari di un sito web devono uniformarsi attivamente ad una serie di norme che impongono di trattare i dati personali degli utenti in maniera corretta e leale.
Siamo proprio sicuri che tanto basti per proteggere il diritto ad avere una vita privata, che non sia ad uso e consumo del primo che passa?
Tra social network interconnessi, profili resi pubblici in automatico e autentiche sbadataggini dell’utente medio, è ben possibile che un malintenzionato possa risalire dalla mail che usate per registrarvi ai gdr all’indirizzo di casa vostra.
Di seguito, una piccola guida (che sarebbe bello fosse integrata dai consigli degli altri frequentatori del portale!) per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli.
1. Forse non tutti sanno che inserendo un indirizzo e-mail su facebook è possibile risalire al suo proprietario, con tanto di nome e cognome. Se non volete che le persone che possono visualizzare la vostra e-mail su un sito risalgano alla vostra identità, ricordatevi di utilizzare indirizzi e-mail diversi.
2. Potrebbe essere una buona idea utilizzare un indirizzo e-mail specifico per la registrazione a siti nei quali non nutrite il massimo della fiducia. Ricordatevi che potete cambiare la mail di riferimento in ogni momento, dovunque.
3. Moltissimi social network hanno, di base, delle impostazioni della privacy davvero risibili: google+ in particolare ha profili aperti e altamente pubblicizzati. Questo significa che se cerco Tizio Caio su google, e Tizio Caio è iscritto a google+, la prima pagina pubblicizzata sarà proprio quella del suo profilo, che normalmente contiene informazioni quali la città di residenza, il luogo di lavoro o di studio e così via. Ricordatevi quindi di modificare sempre le impostazioni della privacy dei social network che frequentate, in modo da essere consapevoli di quali informazioni un estraneo può entrare in possesso con una semplice ricerca su google.
4. Le impostazioni base di facebook sono migliori di quelle di google+: tuttavia, alcune informazioni vengono mostrate al pubblico in automatico. È il caso della data di nascita, della città di residenza, delle foto della copertina e di quella del profilo. Ricordatevi che potete modificare integralmente il “pubblico” delle informazioni che condividete e che potete fare in modo che alcune informazioni siano visibili soltanto da voi.
5. Esistono molti siti che permettono di individuare nome, cognome, indirizzo e numero di telefono del titolare di un sitoweb: ma esistono anche siti “intermediari” che permettono di oscurare queste informazioni, facendo in modo che chiunque intenda contattarvi debba passare attraverso un sito di fiducia che vi reindirizzerà la richiesta di contatto.
6. I vostri contatti sono sulle pagine bianche / gialle? Non c’è niente di male, naturalmente, ma siate consapevoli che, specialmente nel caso abbiate dei cognomi un po’ particolari o nel caso in cui viviate in un posto particolarmente piccolo, il vostro numero di telefono può essere rintracciato con una semplice ricerca nei siti delle pagine bianche/gialle. È possibile richiedere la cancellazione del proprio nominativo da entrambi gli elenchi.
7. Avete presente l’applicazione di facebook che permette a tutti i siti di mostrare, in un apposito riquadro, il numero di “mi piace” che ha guadagnato? Avete notato che mostra, a rotazione, anche i nomi e le fotografie delle persone che su quel mi piace mi hanno cliccato? Sappiate che, con un po’ di destrezza e di attenzione, a furia di fare F5, è ben possibile risalire al vostro account di facebook: basta sapere in pratica come vi chiamate, e aprirsi tutti i profili finché non si trova quello giusto (il che è davvero facile: basta incrociare una o due informazioni, e alla fine il campo finisce col restringersi parecchio). Quando cliccate su un “mi piace”, rendetevi conto che quell’informazione può apparire anche al di fuori di facebook ed anche al di fuori della vostra cerchia di amici. È sempre possibile togliere il “mi piace” ad una pagina.
8. Esistono tantissimi siti che permettono di rintracciare sul web tutto il materiale che riguarda una determinata persona: basta digitare il nome ed il cognome o in alternativa il nickname abituale. Fate a vostra volta delle prove per controllare che tipo di informazioni è possibile ottenere su di voi. Per lo stesso motivo sarebbe bene non usare sempre lo stesso nickname ovunque (chi scrive è infatti un pessimo esempio).
9. Molti siti permettono di registrarsi facendo il log-in tramite facebook: comodissimo, ma parecchio rischioso. Solitamente ci si iscrive su facebook utilizzando nomi e cognomi reali. Vogliamo davvero che gli utenti di un qualsiasi sito possano risalire alla nostra identità con un semplice click? Procedere da capo ad una nuova iscrizione, diversa per ogni sito che frequentiamo, ci fa forse perdere qualche secondo in più, ma ci tutela parecchio da intrusioni sgradite.
10. Non fidatevi manco di vostra madre, se si parla di tutelare i sacrosanti cazzi vostri. (“cazzi” lo potevo dire?)
[ Pubblicato in questa sezione del forum perché per esperienza il pbc è una delle modalità di gioco che si presta maggiormente ad abusi: ma se la moderazione ritiene di dover spostare il thread altrove, prego. ]
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11/12/2012 11:44:18
Molto utile :) grazie
11/12/2012 16:24:29
11/12/2012 18:57:20
11/12/2012 19:25:32
15/12/2012 08:00:44
Aggiungo questi due articoli, i cui argomenti dovrebbero far riflettere e potrebbero far nascere tanti (legittimi) dubbi.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/12/14/news/facebook_votazione-48752217/
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/12/11/news/le_abitudini_di_genitori_e_figli_amici_su_facebook-48547705/
15/12/2012 11:08:11
purtroppo affidandoti ad un avvocato rischi soltanto di spendere un fottio di soldi e il tutto finisce prescritto prima della fine del primo grado o poco dopo.
è, come dice verdux, un modo per far mettere un bel po' di strizza, perché a volte basta la telefonata di un legale per dissuadere da ulteriori comportamenti scorretti, senza che si debba arrivare per forza in tribunale.
e sicuramente quando si parla di furto di identità bisogna rivolgersi alle autorità, prima di tutto per cautelarsi.
ma esistono anche modi extra-legali abbastanza efficaci per evitare che continuino i "piccoli dispetti", soprattutto in un ambiente piccolo come quello dei giochi di ruolo play by chat: il mio preferito è la pubblica gogna.
se invece stiamo parlando di scorrettezze messe in atto dai grandi colossi del net (facebook, google, e così via), allora non c'è altro da fare che armarsi di un buon avvocato.
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