Le nomine dei master di gilde/corporazioni postato il 17/03/2006 09:51:23 nel forum giochi online
Una delle situazioni più distruttive dentro una città virtuale è il crearsi di rivalità, antipatie, scazzi OFF tra master , aspiranti tali e gestione.
Inutile star qui a parlare di come ci si dovrebbe comportare, siamo umani e come tali fallibili, chi è senza peccato scagli la prima pietra, ( io poi...innocente non sono) però, un qualcosina si può fare a riguardo, partendo da come si nominano i master delle gilde.
Fermo restando che devono essere escluse da questo discorso alcune categorie di gilde, quali moderatori, fato e quant`altre servano ai gestori per indirizzare e/o guidare il gioco, per le quali è quasi obbligatorio che i gestori nominino master di piena fiducia e con cui condividono totalmente l`impostazione del gioco, direi che le scuole di pensiero sono essenzialmente due:
a) master nominati e scelti dalla gestione
b) master fondatori di una data gilda ed in seguito , eventuali sostituti scelti all`interno della gilda stessa.
Il punto B va chairito , intendo dire che il sostituto di un master uscente è frutto di una scelta interna da parte dei gildati.
Entrambe le soluzioni hanno pro e contro vorrei conoscere il vostro parere in merito, o sentire se secondo voi esistono soluzioni alternative.
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17/03/2006 11:35:20
Dunque , per me , la soluzione a) presenta sempre alcuni problemi, a meno che la gilda non sia nuova di zecca, o la land non sia appena aperta ( o ristrutturata come nel mio caso)
So per exp personale , che spesso paracadutare MASTER nelle corporazioni, crea l`incacchiatura dei pg gildati e crea un turbinio di polemiche. (Va da se che nelle gilde critiche sta alla gestione decidere, tipo guardia e similari)
Sulla parte B invece si presenta un punto chiave, se i gildati non sono all`altezza?? Io consiglio sempre un incontro con il papabili e sopratutto (a meno che il master non sia uscito dalla land sbattendo la porta) chiedo sempre al master uscente se ha delle idee sulla succesione......
Insomma come al solito, in medio stat virtus ^_^
17/03/2006 18:04:14
Io opterei per la soluzione 3, ovvero la gestione completamente in gdr on di tutte le gilde.
Distinguo infatti due momenti diversi e altrettanto importanti nella gestione di una qualsiasi corporazione o gilda e del gioco in generale:
1) c`è la parte off-game, dedicata al controllo di chi eventualmente compia abusi di gioco o sbagli, oppure dedicata alla creazione di oggetti specifici di gilda o dei tanto noti simboletti. In questo credo che debbano avere potere solo quei giocatori che hanno preso l`onere del controllo off-game sul gioco. Siano questi una gilda appositamente ideata (come guardie off-game ad esempio) o giocatori incaricati, a prescindere da un ruolo riconosciuto, di controllare il corretto svolgimento del gioco o di seguire gli aspetti grafici del sito. I membri della gilda in questione, come giocatori e non come pg, dovranno ad esempio discutere i simboletti con il grafico della land che poi li caricherà sul DataBase: in questa fase non è necessario che vi sia un capo riconosciuto tra i giocatori (anzi, secondo me è bene che tra giocatori non ci sia affatto un "capo").
2) gestione gdr ON. Qui credo che amministratori e master non debbano mettere bocca: i rapporti in gioco li stabilisce il gioco e quindi sono un problema delle relazioni tra personaggi e non tra giocatori. Per quanto improbabile, è possibile entrare in gioco con un pg carismatico e convincere una gilda di ladri a rivoltarsi contro il suo capo, prendendo il suo posto.
Se la cosa è fatta puramente in gdr on perchè un amministratore dovrebbe bloccare questa giocata? Solo perchè non conosce chi muove il nuovo pg mentre conosce bene il giocatore che muove il capo gilda messo in discussione? Con lui potrà continuare a discutere dei problemi off-game: il nuovo pg giocherà sempliemente il pg "capo gilda" finchè, sempre in gioco, riuscirà ad avere seguito sufficiente.
Allo stesso modo non vedo perchè gli amministratori dovrebbero autorizzare o meno la formazione di alcune gilde piuttosto he altre. Finchè si tratta di gdr on deve essere il gioco a imporre limiti ai personaggi: se cerco di formare una seconda gilda di ladri dovrò guardarmi in gdr on sia dalle gilde positive e legali (che cercherà di arrestarmi), sia dalla prima gilda di ladri, presumibilmente non intenzionata a perdere "quote" del proprio territorio (e quindi cercherà di farmi la pelle). Se l`amministratore mi blocca dicendomi "c`è già una gilda come quella che proponi", in effetti elimina una parte interessante di gioco in cui il mio pg, d`accordo con altri, potrebbe mettere in discussione una gilda magari consolidata, creando gioco e divertimento in più per tutti.
Ovviamente l`esempio si può ribaltare sulle gilde positive, ma penso il concetto sia chiaro.
Posso dire che il problema principale con questo metodo, per averlo provato direttamente, è che i giocatori sono talmente abituati ad un sistema "classico" (diciamo Lottiano per intenderci e senza dare giudizio positivo o negativo) che privi della struttura di contorno non sanno come muoversi e faticano a costruire e proporre in solo gdr on ciò che invece paradossalmente non hanno problemi a costruire in solo off-game (il classico e secondo me inutile statuto di gilda, con sito connesso ecc. ecc.).
18/03/2006 01:05:06
Il sistema che utilizzo io è il seguente..
Ho posto dei requisiti minimi per la presentazione di una gilda, che partono dalle ore di gioco del personaggio e quindi dalla sua anzianità (consigliata), alla presentazione di tot materiale, di 5 potenziali membri che non fanno parte di altre gilde e soprattutto all`accettazione del fatto che sarà la Redazione a scegliere chi nominare master della gilda stessa, non scegliendo necessariamente chi l`ha proposta.
Nel corso degli anni ho avuto a che fare con tantissime proposte presentate esclusivamente per rendere il presentatore MASTER DI GILDA e questa mi è parsa la soluzione più efficace.
Chiaramente è una soluzione più dispendiosa a livello di attenzione, perchè richiede una certa perdita di tempo nel valutare nella maniera migliore chi presenta la proposta.
Un`altra soluzione che spesso adotto è quella di nominare capi di gilda scegliendoli solo tra chi non si propone mai per questi incarichi e tra chi quindi non si sente sotto i riflettori.
Tutti con aria di promozione sono capaci a tenere un gioco discreto per un paio di settimane, ma in condizioni normali?
In sostanza tra le due idee di massa sono quindi per il cercare una via di mezzo.
1)Il giocatore presenta la gilda con l`unico scopo di arricchire la comunità di questa nuova e brillante idea, incerto se sarà scelto lui come capo se la stessa verrà accettata.
2)La proposta viene valutata e se originale e innovativa accettata.
3)Si informa chi ha presentato la proposta dell`esito.
4)Si esamina lo stesso soggetto, seguendolo nelle sue giocate pubbliche
5)Se reputato degno e competente gli viene affidata la gilda, in caso contrario si sceglie tra i giocatori migliori e se non se ne trovano di degni e veramente interessati si lascia perdere.
6)Si avvisa il capo scelto per questa gilda del fatto che deve "arruolare" tra le sue schiere chi ha presentato la proposta.
Questa può essere una via di mezzo:)
18/03/2006 05:08:42
io penso che questo sia il modo migliore:
nasce una nuova land e allora i master devono esser scelti prima ancora che la land sia attiva dagli stessi gestori, almeno per i mestieri principali, gli altri magari si creano man mano che il gioco si sviluppa e allora saranno i giocatori più abili a presentare nuove gilde e a mettersi a capo di queste. Dopo di chè credo che man mano che il gioco cresce e qualche master decide di dimettersi allora sarebbe meglio lasciare ai componenti tutti della gilda il compito di scegliere il nuovo master tra quelli che ricoprono le maggiori cariche all`interno di essa. tuttavia penso che sia giusto che una volta nominato il nuovo master i gestori abbiano l`ultima parola per confermare o meno(ma solo in casi molto gravi) la nomina fatta.
E` chiaro che per quanto riguarda guardie e varie altre gilde che possono funger da moderatori...allora la questione è molto diversa in quanto è bene che i gestori del sito ne decidano il master per via della delicatezza del ruolo in questione.
18/03/2006 09:55:14
Vi ringrazio tutti, dei contributi molto interessanti; vediamo di approfondire. Premesso che sono daccordo con tutti voi ci sono cose da specificare.
Gendarmi fato e simili devono avere master scelti dai gestori è fondamentale ; per il resto i problemi sorgono quando il master fondatore lascia la carica, se la situazione lo permette( niente scannamenti off dentro la gilda) io lascerei alla gilda il compito di scegliere il master ...perchè no con una campagna elettorale e lotte politiche giocate in ON.
Lascerei comunque alla gilda molti pèoteri di scelta , perchè a mio avviso i gestori dovrebbero COMMISSAriare la gilda solo se questa ha dei problemi.
Il Commissariamento deve essere a termine tempo deciso prima max 60 90 gg dopo di che subentra un masterscelto dalla gilda.
Vedete , spesso ci si ostina a voler fare vivere gilde per forza , perchè sono storiche, perchè in passato hanno giocato molto bene ecc. ma , tutto ha un termine se la gilda proprio non va dopo un commissariamento e la prova di uno o due nuovi master meglio " amputare".
Valdasilva ha ragione a voler lasciare al GIOCO il compito di selezionare ma un minimo di regolamentazione ci deve essere, spesso si assiste ad un esagerato proliferare di gilde militari o magiche a scapito di altre e sinceramente vedere troppe gilde sgonfiarsi in gioco non credo che faccia bene ad una città. Meglio allora avere un organismo che valuti la gilda proposta a livello di creazione gioco prima di autorizzarla. Questa valutazione però deve essere onesta , si deve fornire suggerimenti ed imput se si crede bene di cambiare qualcosa; l`onestà è fondamentale troppo spesso in organismi preposti alla valutazione di gilde e razze vi sono persone che bramano solo potere e spesso sanno anche giocare poco.
Per redazione impera,
il tuo metodo di scegliere sempre chi non si propone è giusto eticamente , non concordo con il non nominare chi propone la gilda , si attua sempre un tuo diktat in questo modo, e , anche se non lo fai , si potrebbe avere la percezione che vuoi favorire qualcuno. Le diatribe ci saranno sempre , è vero, però è bene cercare un metodo che sia il più trasparente e inattaccabile possibile.
Il non nominare l`ideatore può provacare alcuni problemi, se io ad esempio ideo ed organizzo una compagnia di ventura solo io ho chiaro il concetto di gioco da sviluppare , se volgio ad esempio che essa sia una compagnia mercenaria come tante , o simile alle condotte rinascimentali od altro ancora, inoltre se non nomino l`autore del lavoro ..chi me lo fa fare di ideare una gilda? Non per sete di potere ma cribbio in fondo è opera mia , il parto del mio lavoro no?
Magari lo affiancherei per un pò per valutare come la gestisce.
20/03/2006 11:20:32
Beh in effetti , la cosa di lasciar fare al gioco è sempre la migliore, per esempio sono ext daccordo sulla questione "rivolte di gilda" , però rimango dell`idea che sulle nuove proposte ci deve essere un po di controllo, salvo che non si tratti di un gdr con 150 pg online alla volta.....altrimenti il problema è il solito
7 corporazioni simili, con 3 pg dentro per ciascuna, gioco...poco , di poca qualità e spezzettato.
Forse la soluzione pù semplice è quella di fare tutto ab initio, ma è proprio la struttura intrinseca del gdr a far modificare le cose. D`accordo anche sull`Amputare i rami secchi (anche se con dispiacere). Mentre sulla questione ideatore, va valutata, in effetti chi idea è colui che ha in mente la strada da seguire, ma a volte mi sono giunte idee ottime e complete da pg decisamente immaturi per fare il capogilda.....in questo caso come la mettiamo?
20/03/2006 16:24:38
In difesa del sistema che ho "supportato", posso dire che anche io mi sono posto il rischio della proliferazione di gilde tutte uguali, soprattutto dei temutissimi "cavalieri della morte/apocalisse/neri/ecc. ecc." e degli immancabili avvesrari "Cavalieri della luce/angelici/buonioltreognilimite/ecc. ecc.".
Però dopo un periodo di gioco molto lungo posso dire che in realtà questo in gioco non si è verificato ad Elenbar. Non parlo dell`ultimo periodo perchè abbiamo dei problemi evidenti di utenza, ma abbiamo avuto anche un gioco con un media di una decina di pg a serata e la cosa che potrà sorpredere i più è che non è stata presentata neanche una gilda.
Certo, molti giocatori hanno proposto in off agli amministratori di farsi master di gilda, ma al sentirsi dire: "Fai come ti pare, basta che regga in gdr on" poi non ne hanno fatto niente. Chi cercava "potere" per via del simbolino si rende conto che deve guadagnarsi la gilda con il gioco e non ha voglia di spenderci tanto tempo.
Chi cercava invece di organizzare una organizazione tra pg che avessero interessi simili ha preferito puntare prima sull`idea di aggregarsi alle organizzazioni in gdr on già esistenti.
Non sto dicendo che la prova di Elenbar sia definitiva in favore di questo sistema: si tratta comunque di una comunità molto ristretta ed il gioco è strutturato in modo tale da rendere difficile l`interpretazione (e quindi si spera più intrigante) ed in più devo dire che se mille gilde tutte uguali sono prova di un sistema che non funziona, anche la completa assenza di gilde nate direttamente dal gioco probabilmente vè una esagerazione in senso opposto e quindi lascia intendere che c`è qualcosa (d`altro) che non va.
21/03/2006 14:09:00
Devo dire che la risposta a questo problema, non è facile, ultimamente mi son trovato in una situazione simile e se ho sbagliato o meno nelle mie decisioni, solo il tempo potrà dirmelo.
Nel mio caso ad esempio, mi son ritrovato l`ingrato compito di dover scegliere 3 nuovi master.
Solitamente opterei per scegliere un membro interno alla gilda o alla corporazione, e nel caso si tratti di una nuova proposta il proponente, salvo casi incapacità di gestione o comunque per motivi validi, può diventare il master.
Purtroppo però non è sempre possibile operare in questo modo.
Possono infatti intervenire mille fattori, che possono cambiare queste decisioni, ad esempio può succedere che nessuno dei membri interni, si dimostri interessato a risollevare il gioco, ma solo ad una carica di potere.
Sta di fatto che al momento mi son ritrovato ad operare in 3 modi diversi..
In un caso ho preferito nominare Master un giocatore esterno alla corporazione.
In un altro ho nominato Master un giocatore interno.
Mentre nell`ultimo caso, ho deciso di gestire personalmente la coporazione, e nel mentre valuto l`operato dei vari corporati, cercando di capire chi tra loro possa essere un buon Master.
In definitiva insomma, non credo si possa applicare sempre lo stesso principio, ma occorra valutare con attenzione caso per caso...
Comunque sia, credo che lo scambio di opinioni di questa discussione, possa essere utile a molti gestori, me in primis...
24/03/2006 08:47:50
Grazie Shake e tutti gli altri,
vediamo...
innanzi tutto concordo che non tutti sono all`altezza di fare il master, ... cosa deve fare un master?
Personalmente ritengo che spesso ci si dimentica che fare il master è un lavoro duro, significa sacrificare il prorio gioco per gestire organizzare e fare giocare i propri confratelli , E
creare gioco anche per tutti gli altri extragilda.
Troppo spesso vediamo ottiome gilde ed ottimi master che fanno giocare solo i propri adepti , magari assieme aad un`altra gilda capitanata dall`amichetto/amichetta del master.
Come valutare da parte dei gestori?
I parametri sono 3 :
1) Organizzazione della Gilda
2) Sua tranquillità interna in OFF
3) quest proposte
Il rendere obbligatorio ad un master la presentazione di un numero minimo annuale o semestrale di quest non interne , potrebbe essere un compito che oltre che creare gioco dia anche l`idea che fare il master significa produrre.
Shake,noi due sappiamo bene che una gilda deve non solo operare per la città virtuale se di servizi ( ad esempio) ma anche far giocare i suoi aderenti; come però abbiamo potuto verificare a volte si passa da un estremo all`altro prima di trovare il giusto mezzo.
Valdasilva,
come ti capisco...o troppi troppocattivi o troppi nauseantementebuoni ma i neutraliiiii!!!!!!!! ando stanno???
Personalmente da molto cerco di creare una compagnia di ventura ma mi scontro con il concetto che molti hanno dei mercenari, per intendersi " Il Mercenario " di Lot. Io invece penso più agli eserciti privati alla Colleoni, Gattamelata ecc in cui il cliente principale sia chi Regna, bhè vedremo gli spunti di gioco non mancherebbero .
Tornando a noi... è evidente che spingere i master alla produzione di quest crea anche i presupposti per un lavoro di squadra con il fato, con gli altri master con la gestione. Tutti sappiamo che la perfezione non è raggiungibile ( e poi...che palle sarebbe!) ma una buona approssimazione si , va da se che il fato deve essere la gilda gestita meglio di tutte perchè è il gioco il cuore di una città e spesso se una città ha successo è merito del Fato come è colpa sua se ha problemi.
Il master del fato deve essere equilibrato preparato produttivo un concentrato di qualità raro da trovare ...auguri ai gestori in questo.
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