Blood Tales

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D 1134
La perdurante guerra con la Francia, i tumulti Scozzesi a Nord, l'atteggiamento ondivago dell'Irlanda, una momentanea ma costosa tregua con i regni del Nord Europa, insieme alle influenze della chiesa, perpetrate da Spagnoli e Italici, fanno da contorno ad una situazione già precaria.

Il re d'Inghilterra, rimasto senza eredi maschi, perpetra la causa della sua figlia Matilde, che non riscuote però i favori dei baroni per la successione. Le terre Inglesi sono così divise, anche se formalmente unite sotto la corona. Alcune contee latitano con le tasse, altre fomentano i clan scozzesi a improvvisarsi in sortite bellicose, taluni sono oramai finanziati dalla Francia, contribuendo a creare un clima di ambiguità generale.

Londra e i suoi dintorni sono sicuramente la roccaforte del Re, il quale però, ha ritenuto opportuno mettere al sicuro la famiglia in un luogo segreto, e, trovandosi lui stesso in Francia a condurre gli eserciti, ha affidato la reggenza del regno a un suo fedelissimo, il Duca Thomas Brown-Leskville.

Nel 1133, pochi giorni prima di Natale, il duca viene però a mancare, per una caduta da cavallo pare, anche se, come spesso capita in questi contesti, le voci e i sospetti si sprecano. Il Re evita al momento di nominare un nuovo reggente, anche perchè le guarnigioni Londinesi, si stringono spontaneamente attorno al suo erede, il giovanissimo William Brown-Leskville, e alla sua giovane matrigna di origine norvegese, Hiria Lomkvist, nipote del re di Norvegia, fautore della tregua con i regni del nord.

Londra è una città fortificata, in molte zone vige il coprifuoco. La città, a causa delle continue richieste di fondi dal fronte, vive una situazione di povertà, la corruzione, la delinquenza, la pratica di attività poco morali, e una generale situazione di precarietà, domina la vita di questi giorni.

Hiria Lomkvist si sta dimostrando una buona amministratrice, ma i maligni dicono che amministrare poco oro sia cosa facile. E' certo che la duchesse norvegese è costretta a chiudere più volte gli occhi, sia di fronte alle attività poco lecite, che di fronte a strani credo che, dalle campagne fuori le mura, si insinuano spesso dentro la città.
Proprio questo ha portato la bionda norvegese ad essere oggetto di un paio di attentati, uno sventato dalle guardie, uno costato il sacrificio della sua assaggiatrice di bevande.

Si è così rintanata nelle mura del castello, stringendosi intorno a un gruppo di fedelissimi, quasi tutti di origine scandinava. Alcuni nobili e non in segreto, stanno tramando per rovesciarla e pretendere il controllo della città che il Re, in sua mancanza, sarà costretto a concedere.

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