Atlantis

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Sono Zirush e sono stato incaricato dal Re Kamunga,nonché supremo Dio, di narrare la vera storia della nostra terra, una terra che solo adesso è tornata fiorente. Ma incominciamo dall’inizio. In principio Nate creò il cielo e la terra, luce e ombre, sole e luna, animali e uomini,la terra di Atlantide era la più fertile perché donò agli Atlantidei un potere speciale: l’arte magica della natura. Creata Atlantide gli atlantidei iniziarono a vivere in simbiosi con la natura. Si svilupparono e la terra di Atlantide divenne forte e fiorente ma il degrado ebbe inizio alla morte del Re Athil II e salì al trono di Atlantide l’unico figlio rimasto Algazar. La terra di Atlantide era nel pieno dell’era dell’oro, perfino le famiglie più basse dei ceti sociali poteva definirsi benestante e nessuno atlantideo poteva immaginare che ma la brama di potere del nuovo re avrebbe portato la loro terra alla rovina. Algazar amava circondarsi di oro e gioielli, proclamava numerose feste sfarzose e il popolo ne era contento perché in quei giorni non lavorava e poteva,quindi,riposarsi. I problemi arrivarono quando le casse dello stato iniziarono a indebitarsi e gli abitanti lavorarono notte e giorno. Dulush generale delle guardie reali riuscì sempre a sedare le poche manifestazioni di diniego della popolazione. Atlantide era ormai in una situazione di degrado e il Re Algazar decise di dichiarare guerra alla terra d’Egitto, ma sottovalutò la grande potenza ed ebbero un’iniziale sconfitta. Rimesso in sesto un plotone riattaccarono via mare e conquistarono parte del Delta. Il faraone Neithotep,ormai stufo del Re Alcazar,decise di estirpare il problema alla radice così fece convocare tutti i Gran Sacerdoti di tutti gli Dei e scagliò una maledizione sulla terra di Atlantide. Il Sommo Sacerdote di Atlantide di quell’epoca, Arbathil, un uomo saggio e molto dedito ai culti degli Dei, presagì quello che stava per accadere ma nessuno lo prese sul serio, ne ebbe la conferma quando la luna scomparve dal cielo notturno e lacrime di fuoco caddero da esso. Ormai la fine era segnata. Arbathil riuscì a sventare la disgrazia rimettendoci la vita. Non si conosce ancora nei dettagli come possa aver fatto per salvare la sua amata terra data ormai per spacciata anche dal Re che quasi tentò il suicidio. Sta di fatto che quando le acqua incominciarono a ritirarsi e in lontananza un’onda gigantesca iniziò a stagliarsi ,la terra di Atlantide iniziò a tremare e profonde crepe iniziarono a ramificarsi isolando l’isola; con una scossa tremenda, così dicono le testimonianze raccolte da me, la terra iniziò a volare e si alzò fin sopra le nuvole. L’onda anomala si abbatté sulla terra rimasta in acqua: dopo pochi secondi fu scomparsa del tutto. Tutti gli abitanti di Atlantide festeggiarono e fu festa per più di un mese ma di Arbathil nessuno seppe più nulla. Il Re Algazar fu giustiziato con l’accusa di alto tradimento e fu ghigliottinato insieme alla sua famiglia senza risparmiare neanche un componente della reale. Si susseguirono anni di incertezza dove il potere fu preso da un consiglio di deputati eletti direttamente dal popolo ma non durò allungo perché mancava la figura stabile del re che gli Atlantidei erano abituati a vedere,così venne eletto un nuovo re e con l’ausilio dei più potenti ristabilì una monarchia, anche se amareggiati poco dopo tempo il popolo si abituò e smise di lamentarsi. . I re che si susseguirono si trovarono di fronte a decisioni difficili da prendere: la venuta degli umani. L’isola di Atlantide dispone di una barriera magica imperscrutabile e la venuta degli umani è dovuta al fatto che questi perdendosi nella tempesta entrano in un vortice che li porta direttamente alle acque dell’isola. La vicenda si concluse con una giusta decisione: gli atlantidei e gli umani avrebbero collaborato insieme affinché la terra di Atlantide fosse ancora più ricca,come fratelli avrebbero condiviso cibo e case. Passarono anni prima che la nuova Atlantide riacquistò il suo splendore e solamente adesso grazie al Re Kamunga,divenuto Dio Supremo, Atlantide può vivere in un clima di pace e prosperità. Ma le cose felici non durano per sempre infatti alcune persone si sono spinte oltre e si sono dedicati a atti illeciti che tutti noi cercheremo di fronteggiare,atlantidei e umani,insieme così come le forze che rendono più difficile la vita sull’isola. Posso dire di aver concluso il racconto della mia adorata terra,rispettatela e difendetela,voi che entrate.

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