Il fantasy a 360°: parliamone! postato il 11/12/2008 19:03:18 nel forum di tutto un pò
Come me, ci sono molti appassionati del genere fantasy che bazzicano in questo sito, a riprova del fatto che non a caso il numero più elevato di land è proprio con questo genere d'ambientazione.
Sarei dunque curioso per prima cosa come avete iniziato ad appasionarvi col fantasy e come coltivate tuttora questa passione, che può in certi casi trasformarsi pure in un hobby. Inoltre mi piacerebbe capire come voi interpretate il fantasy, se ad esempio è un genere che ha dei confini ben delineati oppure delle sfumature.
Vabbé insomma il titolo forse è più sintetico e chiaro di quel che ho scritto: a voi la parola messeri!
Gradirei che utilizzaste il "Voi" nel rispondere a questo post! xD
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11/12/2008 19:42:49
Io sono partito dal cartaceo, sebbene ci abbia giocato veramente poco ( qualche mese ). Un giorno ( tre ann fa ), il mio master mi dice che ha trovato un sito in cui si poteva giocare a Dungeons & Dragons online. In realtà era un Fantasy, Fengard, tremendamente diverso e tremendamente simile allo stesso tempo a D&D.
Personalmente, ormai, preferisco un'ambientazione low fantasy ispirata al medioevo, con pochi elementi magici e molto realismo.
11/12/2008 20:01:10 e modificato da raizingher il 11/12/2008 20:02:23
Il mio primo vero impatto col genere fantasy l'ho avuto a dodici anni, quando ho iniziato a coltivare il mio esercito di Wood Elves in Warhammer FB. Mi sono subito appassionato al genere, tant'è che due anni dopo ho iniziato a giocare di ruolo con AD&D, che ha consolidato la mia passione per questo genere, e mi ha immesso nel mondo del gioco di ruolo. Successivamente sono venute le letture (e riletture) delle opere di Tolkien, i librigame di Lupo Solitario, fumetti e libri d'ogni tipo. Tutt'ora non disdegno un buon fantasy, e in più occasioni ho avuto modo di ideare a mia volta qualcosa, o disegnando, o scrivendo.
Per quanto mi riguarda, il fantasy è un genere ampissimo. Secondo me, il fantasy ha alcuni punti chiave che lo identificano come tale, e attorno a questi si può girare liberamente. La principale keyword del fantasy è chiaramente fantasia, e successivamente magia, vista non come normali incantesimi da mago, ma come tutto quello che può sovrannaturalmente mutare il corso degli eventi. Tutto il resto è libertà di chi crea, della più totale. Anche se devo ammettere che al fantasy tendo comunque a collegare il periodo bassomedievale.
Per questo sono ben poco tollerante verso tutti coloro che affibbiano al fantasy e ai suoi sottoprodotti dei clichè standard, specialmente a livello razziale, perchè non si può incatenare dentro a degli standard quello che per sua stessa ammissione è di carattere fantasioso. Altrimenti, se volessimo essere ligi, dovremmo inscatolare il fantasy unicamente sotto la visione tolkeniana, in quanto Tolkien è stato indiscutibilmente colui che per primo ha stabilito le basi del fantasy, seguito dalla TSR e dalla GW, che hanno preso parecchio da lui.
11/12/2008 20:12:57 e modificato da hoolabalooza il 11/12/2008 20:14:09
Beh, fin da piccolo i miei, i miei prof., e tutta la gente che mi è stata intorno ha sempre detto che ero un artista, un creativo...
Beh, oggi arrivo al dire che il Fantasy sono io...
Apparte questo, il fantasy secondo me, è composto da dei modelli prestabiliti che puoi scomporli e ricomporli a piacimento. ....modelli che puoi prelevare dalla realtà, e modificarne l'aspetto e l'utilizzo.
Poi non saprei.....la parola fantasy secondo me è una delle mille parole esistenti e bastarde che non ha un solo significato..
..potrei stare ore e ore a cercare di spiegare quello che è, ma alla fine ci svariono abbestia e basta..... e quando mi stacco da internet son concio peggio di uno che s'è fumato 48 tromboni...
11/12/2008 23:38:16
Per quanto mi riguarda la passione per il fantasy è nata ufficialmente in me durante la lettura de "Il signore degli anelli"(e di tutto il resto, "lo hobbit","Il silmarillion", ecc) che tuttora ritengo IL libro fantasy per eccellenza, tanto da farmi sembrare tutto il resto della letteratura fantasy delle scopiazzature tolkeniane.
Per quanto concerne invece la passione per i giochi di ruolo essa è nata per caso, con l'iscrizione assolutamente casuale ad una land che mi ha letteralmente conquistato, ci ho giocato per un annetto e ho stretto relazioni più o meno salde, dopodichè sono stato nello staff (come master, capocongrega per un breve periodo, infine come responsabile delle razze) di un altro gioco, e ho pg sparsi in svariate lande.
Da pochi mesi, inoltre ho iniziato a giocare (finalmente) a d&d grazie ad un mio amico, devo dire che è un divertimento completamente diverso dal mondo dei giochi di ruolo by chat, e a mio parere un confronto non è sempre fattibile.
Il gdr testuale dà molto spazio all'interpretazione del personaggio, che personalmente adoro. Da niubbo quale sono stato, infatti, nel primo gdr che ho frequentato più che al classico divertimento da "dungeon" o da "guardati intorno-cerca-combatti", mettevo molta più passione nel descrivere gli stati d'animo del mio personaggio, e curavo (curo) molto anche l'aspetto prettamente psicologico di esso, il più coerentemente possibile con l'allineamento del pg. Per me il divertimento dei gdr testuali by chat è soprattutto questo, ditemi quel che vi pare ma la penso così!!
Il classico divertimento del gioco di ruolo da tavolo, cartaceo, invece... beh penso che lo conosciate tutti:) lì tuttavia molto (tutto?) dipende dal master, dalla storia che egli inventa e da come è in grado di svilupparla.
Una cosa, però, bisogna ammettere. In entrambi i casi, per divertirsi sul serio, bisogna trovare soprattutto dei bravi compagni di gioco.
Tornando al topic iniziale, credo che il mondo fantasy sia affascinante perchè è un mix di fantasia bambinesca e mistero, è lontano e affascinante, è in una dimensione così lontana dal nostro tempo e dal nostro spazio che assume la forma che noi vogliamo che assuma, ci obbedisce, ci accompagna mentre andiamo a lavoro con la testa per aria pensando alla giocata della notte prima, e a quanto è dura combattere contro un elfo oscuro; ci coccola fra antichi ideali cavallereschi e arcane formule magiche; ci conquista con il volo di una freccia, e infine ci somministra una pozione alchemica che ci costringerà a tornare al più presto.
In sostanza, credo che il mondo fantasy sia il più gettonato e seguito perchè è il posto più lontano in cui ci si possa rifugiare.
12/12/2008 00:02:55
12/12/2008 10:16:06
Iniziato... Con la lettura, indubbiamente.
Dietro la mia schiena c'è una libreria a tre piani, piena a tre strati, di libri quasi solo fantasy e fantascienza (o un misto dei due, vedi la Bradley) Ma un libro preciso non saprei.
Sarà che è una passione che ho ereditato, visto che la maggior parte dei libri sono dei miei genitori, e molti pure di nicchia.
E sarà pure che ho cominciato a leggere da prima di andare a scuola e non ho mai smesso, mi è davvero difficile indicare un libro.
Tolkien l'ho letto presto, e l'ho riletto più tardi, ma non è lui che mi ha appasionato. la saga di Earthsea, forse è uno dei primi che ricordo... Dragonlance, Shannara... Non saprei.
Poi giocavo a AD&D in famiglia, abbiamo un po' perso l'abitudine, ma anche quello fa, probabilmente. Ma penso sia venuto dopo la lettura, non ne sono sicura.
Attualmente leggo tantissimo, ho una media di un paio di libri a settimana, tra cui anche fantasy (anche se ultimamente vengono pubblicati degli obbrobi che mi fanno passare la voglia)
E poi GDR, chiaramente.
Cos'è fantasy... Direi tutto quello in cui ci sono elementi fantastici, non spiegabili.
Poi sono una "di bocca buona", leggo George Martin dove di elementi strani quasi non ce ne sono, o mi sto leggendo ora Ash di Gentle, dove praticamente di fantastico non c'è niente, ed è quasi tutto militare.
E d'altra parte mi è piaciuto le Cronache di Narnia, per quanto siano dei libri scritti per bambini (e penso che molti non li apprezzino per quello), dove il fantastico è il ruolo chiave... E veramente tantissimi altri.
Insomma, non ho un "genere" fantasy. Basta che l'idea si buona, sia ben scritta e che non ci siano delle fregnacce improponibili con la scusa che "è fantasy"!
12/12/2008 11:24:43
Uhm...
(sembra di confessarsi stile alcolisti anonimi XD)
Dunque probabilmente i miei viaggioni col fantasy sono iniziati quando mio padre leggeva a me e mio fratello "Lo hobbit" prima di andare a letto. Se ve lo state domandando, sì sono cresciuto normale, graziaddio. Il fantasy lo collego da sempre all'immaginario, a ciò che è puramente frutto della nostra mente...Un mondo inesplorato di cui noi siamo i demiurghi, coloro che lo pasmano a piacere.
Da ragazzo mi son letto una sfracca di lupi solitario (ricordo ancora che contento ero quando la mamma, che aveva beccato un negozio che li rivendeva usati, tornava con una manica di libri a casa *_*)...
Fine medie mi son riletto in un momento di nostalgia lo Hobbit ed è stato l'inizio della fine. Da lì, Signore degli anelli, Cronache di Narnia, Dune, giusto per citare tre delle piu grandi epopee fantasy mai scritte...
Al liceo ho anche iniziato con D&D, per poi finire sui pbc.
Bhe, che aggiungere...quel che per me è fantsy secondo me può essere definito solo come "ciò che non è non-fantasy", ovvero tutto quello che non può essere ricondotto ai canoni del reale, è fantasy.
Per questo preferisco le ambientazioni suggestive, quelle pseudo realistiche, che fanno dell'elemento fantasy una quotidianità. Non apprezzo, invece il fatasy che relega l'elemento fantastico a lusso elitario di pochi, lascianod per il resto un mondo uguale al contesto cui si ispira.
Mi manca tanto, però, del fantasy come genere letterario, la capacità di affronteare grandi tematiche in modo così chiaro, semplice e leggero come facevano i grandi Talokien e Lewis. Non è facile parlare di Dio ai Bambini, ma è quello che fa Aslan.
E ancora, la perizia nella costruzione di un mondo...quanti autori oggi prima di scirvere un libro, studiano tutta la vita per farlo? Direi pochini, pochi hanno la cultura necessaria, ancora meno l'intelligenza, meno ancora l'abilità nello scrivere. Tolkien non ha descritto solo la terra di mezzo...ne ha raccontato le storie, i miti le leggende. Ne ha svelato i Pantheon, le lingue, le usanze...Ed è incredibile, che, dopo aver letto volumi e volumi su elfi, hobbit, draghi, orchi, ci si senta più umani che mai...
Perchè alla fine fantasy è uomo, se è ben fatto.
In caso contrario è bimbo, bimbominkia per la precisione!
12/12/2008 12:36:10
Il mio approccio con il fantasy l'ho avuto da piccino guardando Fantaghirò. Sempre alle elementari ho avuto l'occasione fortuita di giocare all'Antro della Paura, librogame della serie Lupo Solitario, e poco dopo mio zio mi ha regalato il mio primo libro fantasy "Il mulino dei dodici corvi".
Nel periodo medie mi sono cimentato nel ruolare con le miniature di Warzone e sfidare gli amici a Magic, gioco di carte. Solo verso la fine delle superiore mi sono davvero immerso in questo particolare genere. Il primo libro, neppure a dirlo, è stato il Signore degli Anelli seguito a ruota libera dall'Hobbit (che confesso comunque non siano di certo i migliori romanzi letti). In seguito ho avuto modo di apprezzare in primis Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George Martin, poi la saga della Torre Nera di Stephen King e tuttora in corso il ciclo dell'Inquisitore Eymerich di Evanglisti. Contestualmente mi sono pure approcciato al mondo dei Pbc, grazie alla visibilità di cui godeva extremelot nei motori di ricerca; ho ruolato per cinque anni abbondanti, arrivando attualmente ad un frangente di stanca.
Come si può evincere facilmente, non è che abbia una tipologia di fantasy che prediligo rispetto alle altre. Adoro ad esempio George Martin per il metodo di scrittura che descrive ogni capitoletto dal Punto di Vista di un certo personaggio, dalla presenza soft degli elementi magici e mistici e dalla trama assai intricata ed incalzante nonostante la prolissità; ma elogio ponendolo sullo stesso piano un fantasy meno medievaleggiante e più western-apocalittico che il talento di King ha saputo creare narrando l'ancestrale storia di Roland di Gilead, evocando panorami e mondi surreali, trasportando il lettore in un viaggio tra il trascendentale e l'onirico; ed infine non posso appunto non menzionare Evangelisti che riesce a coniugare le vicende dell'inquisitore Eymerich con avvenimenti che si protraggono nel futuro, ai giorni nostri o ancora più in là.
12/12/2008 14:18:06
Elric di Melnibone e Thomas Covenant sono fantastici (così come La leggenda dei Drenai è un libro da brividi lungo la schiena).
Ho iniziato da Brooks, anzi no, da Asimov (solo in Italia Sci-fiction e fantasy sono due cose separate) coi libri di mio padre a 10 anni circa, ma non mi sono mai chiesto che genere leggessi fino a qualche anno fa :)
Adoro anche io i fantasy più originali (perdonami Faber, ma Martin non lo digerisco, è troppo scrittore di soap-opera!!), meno stereotipati, anche se non disdegno il classico nano che va a picchiare orchi, troll e l'elfo sapientone che passava di lì (ho detto Gotrek? :D ).
Adoro poi il fantasy di Pratchett (lo so, o lo si ama o lo si odia) per quanto è graffiante e dissacrante del fantasy "ufficiale" che pare quasi serioso e per quanto riesca affrontare temi contemporanei con storie ben fatte ed intriganti.
Una saga in corso di scrittura che mi permetto di segnalare è quella dei Malazan di Erikson Steven.
Al confronto Martin sembra un'educanda :)
Qui c'è la mia libreria "virtuale" dove ci sono un po' di titoli fantasy che ho letto
http://www.anobii.com/01c05d6ba1fbb83d3a/books
12/12/2008 14:25:50 e modificato da ramsay il 12/12/2008 14:26:29
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