Ambiti realistici di cooperazione fra gestori

12/04/2012 11:40:43

Verdux: come avete presentato la cosa? Cioè senza postazioni pc per le dimostrazioni o con? E in che modo avete portato avanti la presentazione?

Ilgrandeinverno: voi invece come vi state muovendo?

Personalmente concordo che se sei il primo che passa difficilmente una scuola ti da credito. Però cercare almeno di coinvolgere le nostre ex scuole...

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quota

12/04/2012 12:28:37

Gh-gh... Mi ricordo quando si diceva che il GDR on Line via Chat e via Forum non aveva analogie strutturali con altri tipi di GDR "a pelle", però ora per spiegarli si parte dalle analogie 🤣 ...


Comuqnue, my 2 cents:

Salvo l'estemporaneo "fuori tema", mi sorge un altro dubbio oltre ai primi per nulla considerati ne soddisfatti dagli organizzatori:
Il GDR on Line non dovrebbe essere "staccato" dall'approccio umano?

Intendo: Molte persone si avvicinano al GDR On Line perchè ovviamente stacca da quello live o cartaceo, frapponendo fra le parti che giocano un computer e un alterego personale il più delle volte differente dalla realtà effettiva del giocatore, ma soprattutto, tutelando o proteggendo la privacy.
Pubblicizzare il GDR On Line su una piattaforma esclusivamente umana, che richiede un contatto continuo, consigliando ovviamente e obbligatoriamente di rinchiudersi in casa a giocare dietro ad uno schermo è un pò (non dico controsenso ma) rischioso.
Mi ricordo i vari eventi blizzard dove succinte ragazze più o meno deprecabili pubblicizzavano un evento ciclico che puntualmente _tutti_ gli esperti del gioco conoscevano, e solamente teenager in fermento di ormone si interessavano stranamente alla pubblicità già vista già in beta test (Sempre per la teoria del T&C).
Se mettete ragazze succinte che richiameranno persone a casus... allora c'è qualche possibilità di attirare giovani menti ignare di GDR On Line a quell'evento, e attenzione, non tutti, alcuni di loro hanno la fidanzata dietro che giudicherà l'interesse per la pubblicità T&C esclusivamente sul piano della Gelosia.
Il punto di vista sebbene mediato dal commento goliardico, vuole puntare semplicemente sul fatto che è sconveniente presentarsi in un evento "umano", a carne, pubblicizzando community virtuali che nel 90% dei casi non hanno legami fra le persone se non tramite tastiera. Sconveniente per la massa, non per quel 10% ovviamente.
Non solo rischia di pubblicizzare ESCLUSIVAMENTE quelle realtà che hanno e fomentano sessioni di gioco o eventi "off game", ma affossa e renderà particolarmente poco interessanti le altre realtà agli occhi del visitatore ignaro od inesperto.
Il visitatore che "conosce"... non ha bisogno di questa pubblicità.
Credo che canali informatizzati o "asettici" come riviste, e-zine, social network, mailing list, videoblog, forum, etc... diano in modo più utile ed equo pubblicità a questo tipo di prodotto.

Se invece si vuole fare demagogia di Tolstojana memoria, presentando un punto di vista senza presentarne altri allora la questione è più profonda e controversa.
Bisognerebbe citare e parlare anche di PNL, Coaching, o altri metodi di "insegnamento" e formazione che non vengono affrontati in una semplice pubblicizzazione (ne dallo stato Italiano).
Il che però porta subito a pensare che o non si sa abbastanza sull'argomento, o non se ne vuole parlare. In entrambi casi è un parlare a favore di chi organizza queste cose. Non proprio professionale. Allora è solo pubblicità spicciola che come detto, senza T&C non serve ad attirare nessuno.

Pollice in giù da parte mia riguardo a quell'iniziativa "contatto umano", in bocca al lupo e grazie per tutto il pesce.

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quota

12/04/2012 12:42:00

Beh oddio Verdux ho specificato appunto il 90% dei casi di Giochi On Line. Non ho detto ne imposto "tutti".
Il mio prodotto pecca da questo punto di vista, il tuo no, ma proprio per questo (il tuo) non verrà ovviamente penalizzato dal punto di vista "pubblicizzato a pelle", rispetto al mio o altri (quindi salta il punto 3 e 4 della scaletta di ilgrandeinverno).

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quota

12/04/2012 15:37:30

Anch'io non sono d'accordo con te john galt. Si è vero c'è uno schermo. Ma c'è anche la voglia di conoscersi. Altrimenti perchè si organizzerebbero i raduni? Anzi molte amicizie vanno oltre i raduni. Spesso i gdr online pbc hanno anche l'effetto collaterale di farti conoscere persone da tutta italia, con le quali condividere avventure, partecipare a fiere ed eventi, sempre disposte ad ospitarti o a venire a da per le vacanze :) Io personalmente il contatto umano lo vedo alla base del gdr, anche se non in tutti i casi si concretizza dal vivo. In ogni caso skype, chiamate, msn...il gdr porta sempre ad andare oltre il semplice gioco.

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quota

12/04/2012 18:57:56

Ahn... Quindi secondo questo sistema di concezione, la pubblicità "live" è utile perchè senza MSN, Skype, e social Network vari il GDR On Line sarebbe inferiore di qualità e di divertimento offerto.

(Quando nella mia analisi ho detto espressamente che non tutti i siti, anzi, la stragrande maggioranza dei siti, offrono esclusivamente contatti di gioco e non esterni, ne organizzano eventi esterni costanti e caratterizzati dalla stessa "struttura del gioco"... Fatto constatabile tramite enumerazione.)

Se vogliamo parlare di analisi fatte, e considerazioni personali ok. Purchè siano un attimo realiste e coerenti.

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quota

12/04/2012 22:39:08

Io mi permetto nel mio piccolo di dire solo una cosa molto semplice, senza usare paroloni, sintassi astronomiche e chissà che altro :)

Prima di pensare ad allargare il bacino di utenza dei vari GdR by chat, non sarebbe meglio occuparsi di tutte quelle persone che già ne fanno parte e che probabilmente ancora non hanno ben compreso cosa voglia dire giocare di ruolo e scindere la realtà dal gioco o appunto che per avere la passione per un tale tipo di "passatempo" non è obbligatoriamente necessario dover consocere gente e allacciare rapporti oltre il "mero" interesse per questo o quel gidr?

Mi chiedo se un buon gestore non sia quello che cerca di far crescere la propria land affiancando e facendo crescere con pazienza tutta quella gente che è già a consocenza di questo tipo di mondo, piuttosto che quello che cerca solo i numeri ;)
E non ditemi porfavore che si possono fare entrambe le cose, perchè chi gestisce o ha gestito, sa perfettamente quanto tempo richieda anche un solo player alle prime armi, se lo si vuole aiutare realmente e quanti questi siano.
Fermatevi a pensarci perfavore, basterebe solo aiutarne una piccola percentuale per ritrovarsi la land straripante di gente, se è questo a cui aspirate alla fine, avere una land piena?..discorso che richiederebbe tanto tempo e impegno, ma lasciamolo ad una discussione nuova se proprio si deve XD

Mi guardo attorno e vedo solo miriadi di players che sono quasi solo un danno per la maggior parte dei GdR attualmente aperti e mi viene da sorridere mentre cerco di capire perchè non si "lavora" e si cerca di instradare quelli, anzi che portare altra utenza che la maggior parte delle volte potrebbe solo aggiungersi alla baraonda.

Bon, detto questo io tolgo il disturbo, spero non mi rispondiate con papiri chilometrici, perchè personalmente negli ultimi tempi ho perso la voglia di leggere il forum di GdR a forza di post chilometrici da sobbarcarmi XD


pace e amore a tutti!

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quota

12/04/2012 23:24:10

Vero, verissimo, anzi di più, tuttavia trovo che sia più semplice prendere per mano un giocatore completamente nuovo ed insegnargli a giocare "bene" che non prendere un giocatore che è convinto di essere bravo e convincerlo che non lo è.
A tal proposito aggiungerei che, per la mia esperienza (limitata a land fantasy), pur auspicando un interessamento da parte delle scuole, non inviterei ragazzini delle medie a provare questo ambiente se non sotto una strettissima guida, proprio perché sono consapevole della baraonda (ma via, chiamiamolo lupanare) che potrebbe travolgerli.
Anche per questo credo che avvicinare al "by chat" chi magari già conosce il cartaceo potrebbe costituire un passaggio graduale.
Per quanto riguarda l'on/off... temo sia inevitabile che, prima o poi, anche i migliori, cadano in quel pasticcio che altrove abbiamo definito transfer. Il buon giocatore ci passa in mezzo e ne "guarisce", è capitato a tanti; semmai potremmo parlare anche di come, eventualmente, i gestori/uno staff possano aiutare i giocatori in queste situazioni, ma a questo punto andremmo, credo, molto fuori tema.

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quota

13/04/2012 00:35:29 e modificato da ilgrandeinverno il 13/04/2012 00:48:28

Citazione errata, John... la citazione completa é: hanno MOLTE sovrapposizioni ma anche differenze strutturali che li rendono tipologie di Gioco di Ruolo molto differenti.

Parlando con un pubblico abituato ad altre forme di GdR, partire dagli elementi in comune costituisce il terreno comune minimo per capirsi e per far comprendere le differenze fra i tipi di gioco, proprio per prevenire a monte malintesi che in genere producono la fuga/delusione del giocatore appena si accorge che nel PbC certe cose sono strutturalmente diverse da un cartaceo o da un MMORPG.


Può. Non "deve". Scelte gestionali ed approcci dei giocatori, sulle quali entrare nel merito (a nostro parere) solo se e quando finiscono per avere effetti distorsivi sul gioco o assume connotati di stalking in cui il gioco viene usato come canale di adescamento.
Quando questo non accade, a nostro avviso non c'è alcuna giustificazione nè etica, nè morale, nè legale e nemmeno ruolistica per andare a sindacare su ciò che un giocatore cerca quando si collega a un gdr, scrive su un forum o si iscrive a un newsgroup di modellismo dedicato ai trenini elettrici.


Lo si fa. Non che lo facciano tutti, per fortuna. Ma non sarebbe nè il primo nè l'ultimo caso in cui si cerca di alimentare l'utenza attraverso, come dire, messaggi subliminali del tutto estranei al gioco.
Anche lì, crediamo sia questione di senso della misura. In genere sul medio periodo é una politica fallimentare. Sventolare la patata senza poi servirla effettivamente sul piatto, alla lunga genera incomprensibili reazioni di disappunto nell'aspirante patataro e se nel frattempo non hai trovato modo di farlo affezionare al gioco con una proposta di gioco valida, lo perdi lo stesso, a meno che il patataro in questione non abbia una naturale predisposizione per le "mangiate" in solitaria e l'utilizzo della tastiera con una mano sola.


Questa é la ragione per cui abbiamo suggerito un evento espressamente dedicato al gdr anzichè inseguire tot eventi dispersi sull'intero territorio nazionale e per i quali, peraltro, il gdr entra dalla porta di servizio o quasi esclusivamente in chiave di proposta commerciale.

E, a parte questo, ecco perchè sosteniamo la necessità di sfruttare al massimo il canale di comunicazione che fa da denominatore comune a tutti i nostri giochi, ossia la Rete.

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quota

13/04/2012 00:37:54

Quotone. Condividiamo questa filosofia (parolaccia?) o meglio questo approccio al 100%.

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quota

13/04/2012 01:17:54

Sebbene negli ultimi mesi la parola "MOLTE" sia passata da "NESSUNA" ad "ALCUNE", mi preme dire semplicistica che basta un molto meno formale e puntiglioso: "Una risata ogni tanto ci può anche stare... Non ammala il sangue". Fra l'altro c'era pure la faccina.


Per i punti più "seri" invece, mi preme sottolineare che proprio dai due ultimi interventi si va in fiera contrapposizione logica nei punti:

Il che, torno a ripetere, se non è ne equo, ne strutturato in maniera tale che _TUTTI_ i gestori ne possano giovare allo stesso modo, va precisamente contro le fondamenta di questa discussione.
E' proprio attraverso la parola "può" da cui nasce la problematica che mi ha spinto a fare le considerazioni iniziali, che tuttavia non sono ancora adesso ne state considerate, ne soddisfatte.

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quota

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