Il Regno di Esmeralda

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Prima ancora della divisione del mondo nei quattro continenti, prima ancora che il piede umano calcasse il terreno, si narra che la battaglia corresse sui mari e nei venti, forze ancestrali ed assolute si fronteggiavano senza fine nè pausa ferire in quella che viene chiamata dai saggi più vecchi "La Battaglia dei due Mondi"; Demoni e Dei scagliavano l'uno contro l'altro tutta la potenza a loro disposizione provocando maree e spaccature tanto profonde nel terreno, da dare origine ai continenti, parti della terra stessa furono scagliate lontano e pareva profilarsi la fine di tutto, sino a che un Destino, turbato dallo sconvolgimento delle energie nel piano elementale, prese coscienza di se e trasmutò la sua forza sacrificandosi in un implosione originale, questo mise fine ai poteri di molte divinità in contrasto, alcune caddero sin nelle viscere della terra come in un letargo senza fine, altre vennero spazzate via in universi lontani. Una calma innaturale scese sul pianeta che, devastato, impiegò milioni di anni per ritornare fertile ed adatto alla vita. Le forze divine avevano tuttavia avvolto il mondo con le energie uscite dalle loro ferite, quando energie positive e quando negative, queste continuarono ad influenzare la nascita della vita, sino alla comparsa dell' uomo, creatura simile per estetica alle divinità antiche, ed a guidarlo ed influenzarlo nella sua vita. "Esmeralda" fu il nome dato ad una terra incredibilmente bella e particolarmente portata alla magia.

Questa attitudine alla magia fu spiegata dai Maghi Ancestrali con la presenza nelle profonde viscere sottostanti, di un Demone ed un Dio, caduti in un letargo sigillato abbracciati mentre lottavano aspramente, una situazione troppo pericolosa ed instabile poichè gli influssi di tale presenza diventavano via via sempre più evidenti e potenti, si temeva, difatti, che Essi potessero ridestarsi e nella loro lotta, cancellare la vita dal pianeta; perciò furono riuniti i maghi più potenti e con lunghissimi e spossanti riti durati tre mesi, tre giorni e tre ore, furono applicati i tre sigilli di Cassandra, capaci, si pensa, di tenere le infinite forze in gioco, imbrigliate per l'eternità.

Esmeralda, fu sempre sulla bocca dei cantastorie, che nelle locande o alla luce di un fuoco notturno, narravano storie di magia, draghi e cavalieri valorosi, storie che affascinavano ed incutevano timore verso un luogo cupo ma ricco di vita silente, un Regno rispettato e temuto, più per il carisma e le leggende che per le battaglie, in esso infatti vi è sempre stato equilibrio e pace.

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