Castelobruxo Gdr

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X secolo a.C

Ci troviamo a Castellobruxo, la neo scuola fondata nel pieno della Foresta Amazzonica dagli indigeni locali, maghi primitivi che non conoscevano ancora il vero uso della magia e le regole necessarie a nasconderla agli occhi degli umani. La popolazione indigena, i maghi antichi, sentirono il bisogno di costruire un edificio capace di contenere e proteggere la magia da loro posseduta, credendo che fosse stata data loro dagli Dei allora venerati edificarono un tempio in cui potessero pregarli e fare uso del dono da loro ricevuto.

Fu così, che dai primi accenni di magia nel Brasile nacque la scuola di Castelobruxo, ma di cui ne assunse il nome ufficiale solo successivamente, quando nel 1758 il Marchese di Pombal decise che il portoghese potesse essere l'unica lingua accettata nel territorio. Castelobruxo è infatti l'unione delle parole castelo e bruxo, rispettivamente Castello e Mago al punto da indicare un Magicastello o un Castello dei Maghi.

Il Marchese di Pombal era infatti un Mago e Conquistatore, che trovato poi il castello di cui erano giunte notizie decise alla fine d'imporre delle prime regole necessarie a controllare che la magia non agisse su fonti esterne e si mostrasse poi ai Non Maghi rivelando loro l'esistenza di umani praticanti la magia. Tante sarebbero state infatti le reazioni, di chi spaventato avrebbe chiesto aiuto e di chi ancora li avrebbe catturati ed uccisi, perchè non degni di usare i poteri dei loro Dei sulla terra. Per questo motivo Castelobruxo, dopo essere stato per anni un semplice rifugio per coloro che scoprivano di avere delle caratteristiche particolari, divenne con il tempo sempre più importante al punto da richiamare a sè sempre più persone venute per dare il loro supporto in quanto insegnanti o per imparare i preconcetti della magia e comprendere come usarla al meglio senza rischiare poi di rivelarle la propria identità ad altri.

La Magia, contenuta grazie ad appositi gioielli che gli studenti dovevano portare divenne con il tempo di uso quotidiano tanto che gli studenti riuscirono in breve tempo ad usarla con il loro stesso pensiero e senza bacchette o strumento alcuno da cui sprigionarlo. Il piano del Marchese dunque di fondare una scuola nel vero senso della parola riuscì alla fine dopo vari anni di prove e disastri vari fin quando il Mago morente lasciò il proprio ruolo di preside ad Hurit, un'indigena che aveva seguito gli insegnamenti dell'uomo e di cui si vociferava esserne l'amante. Mai nessuna donna infatti aveva mai rapito il cuore del Marchese quanto Hurit, la giovane ragazza del villaggio indigeno che nonostante la differenza di età riuscì in breve tempo a conquistare la fiducia dell'uomo.

Hurit non cambiò mai le regole della Castelobruxo, mandando avanti la scuola seguendo i desideri del Marchese fin quando non arrivò anche per lei la sua ora, anni ed anni dopo. Nel corso del tempo non vi furono mai guerre che Castelobruxo dovette affrontare, nessun inganno a perpetrare le mura del tempio fin quando con la morte di Hurit, i valori su cui la scuola si fondava iniziarono a decadere lentamente.

1850

Arrivò così l'anno in cui la scuola di Castelobruxo si ritrovò a vivere le prime e più potenti ravvisaglie di un mondo magico non pronto a nascondere il proprio potere ad esseri inferiori conosciuti come i Non-Mag. Controllati dal MACUSA le scuole Americane di Ilvermorny e Castellobruxo furono obbligati a dare supporto alla comunità magica americana accrescendo le proprie difese e dando alloggio a quanti più ragazzi e bambini possibili all'interno dei loro confini. Gli incantesimi però non bastarono certamente a rendere le due scuole dei porti sicuri per i maghi alla ricerca di protezione e ben presto, mentre l'oscurità calava sull'America e rischiava di colpire anche le scuole oltremare, ai Non Maghi che abitavano nei luoghi maggiormente in pericolo venne, eccezionalmente, permesso di rientrare nei confini protetti, venendo dunque a conoscenza del mondo magico. Un avvenimento, questo, mai visto nella storia di tutto il mondo magico ma purtroppo, com'è ovvio che fosse, i livelli di magia oscura divennero tali da obbligare i maghi a prendere misure estreme pur di proteggere anche coloro che in passato non erano a conoscenza della magia.

Un gruppo di Maghi Oscuri, conosciuti come i maghi del Cerchio Nero avevano infatti liberato una potente ed antichissima magia che non riuscirono però a controllare, portando dunque l'Oscurità a riversarsi su tutta l'America. L'unico modo per fermare l'Oscurità, fu intrappolarla all'interno di un luogo da cui non potesse mai più uscirne. Per questo, quattro maghi e quattro Non Maghi accettarono di sacrificarsi per racchiudere l'Oscurità all'interno del Cuore Oscuro, sprofondata in un pozzo senza fondo l'Oscurità e la voragine venne chiusa tramite il sacrificio delle quattro anime che unendosi crearono una pietra in grado di contenere il Cuore e L'oscurità per sempre.

L'anno 1955 fu conosciuto come l'anno della ripresa. Cinquant'anni dopo la fine della Guerra e dalla perdita della memoria dei Non Maghi grazie ad un potente incantesimo obliviante, che li portò a dimenticare tutto ciò che avevano appreso sulla magia, alle scuole Americane non restò che rassicurare i propri studenti e riprendere finalmente gli studi dei propri studenti con un nuovo staff, mentre il Cuore Oscuro la cui ubicazione divenne ignota a tutti, venne protetto da generazioni di Maghi che promisero di sacrificare sè stessi per impedire che il Male fosse nuovamente liberato e la nuova generazione dovesse vivere nuovamente ciò che i propri avi avevano visto.

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