Between Light and Dark - All The Stories are True

Nella storia che stiamo per raccontarvi non c'è un protagonista, non c'è nemmeno un unica storia... Sono fatti, leggende, avvenimenti accaduti.... Qualcuno secoli e secoli prima, altri più recenti, e proprio per questo più spaventosi. Ma il male ed il soprannaturale ha sempre vie traverse per agire, e spesso si cela dietro le ombre più fitte.

Medioevo

Il più potente dei vampiri Viktor scopre che un licantropo femmina ha partorito per la prima volta un bambino umano invece che un licantropo come non era mai accaduto prima. Viktor vede in lui un innovazione nella razza dei lycan, invece che ucciderlo lo cresce deciso ad usarlo per i suoi scopi. Il giovane rappresenta infatti il primo licantropo in grado di assumere anche forma umana. Tale consapevolezza porta Viktor a voler usare il suo sangue per rendere gli altri lycan più simili agli umani,quindi più docili e più facilmente controllabili. Il Lycan viene chiamato Damian. Passano molti anni e Damian diventa maniscalco della fortezza dei vampiri, si innamora della vampira Eloise, figliastra di Viktor (amore che viene, inizialmente, ricambiato) . Una notte giunge al castello un convoglio di nobili, che vengono "protetti" dai Vampiri in cambio di schiavi umani e ingenti ricchezze. I Vampiri, pertanto, non si nutrono del loro sangue e li proteggono da altre creature sovrannaturali come i Licantropi. A prendere i nobili viene mandato un battaglione di soldati capitanati da Eloise.
Nel frattempo Damian, grazie all'olfatto ipersviluppato, capisce che i Licantropi stanno per attaccare la carovana in grandissimo numero e si precipita a salvare la sua amata. Quando capisce che i lupi sono troppi anche per lui, si trasforma in licantropo, nonostante vi sia proibito se non sotto il controllo di Viktor. Con il suo ringhio riesce a comandare i lupi selvaggi, che quindi se ne vanno. In quel momento arriva un altro battaglione che lancia frecce d'argento su Damian per fermare la trasformazione. Damian viene condannato a trenta frustate e a perdere tutti i suoi privilegi. Eloise prova apparentemente a difenderlo. Viktor, che si era affezionato a Damian, sente la sua ribellione come un'offesa personale nonché una minaccia, e non può perdonarlo. Dopo le frustrate, Damian viene condotto in prigione dove aizza gli altri licantropi alla ribellione. Aiutato da Eloise riesce a scappare portandosi dietro un gruppo di lycan, molti di questi però restano imprigionati. Lui e Eloise si danno appuntamento per vedersi al fiume tre giorni dopo, quello che Damian non sa è che l'amore della donna è solo un capriccio, una copertura per ciò che ella vuole realmente. Eloise infatti, bramosa dello stesso potere del patrigno, desidera più che mai il sangue dello stesso Damian, dimostrando al tempo stesso la superiorità della sua razza. Il giorno dell'incontro infatti, Eloise gli si avvicina cauta, allaccia al collo di lui il cimelio della famiglia, una collana d'argento e zaffiri, promettendo all'uomo che si sarebbero rivisti presto e che sarebbe rimasta ancora qualche giorno nella città per far perdere le loro tracce. Ma nel momento stesso in cui la pelle di Damian viene sfiorata dall'argento, egli inizia a gridare, ed è tra quelle grida che Eloise affonda la lama tra le costole del giovane. Rimasto solo e deluso dal tradimento della donna che amava, Damien decide di tornare al castello per liberare tutti i lycan e uccidere i vampiri, Eloise compresa. La battaglia ha inizio, morte e distruzione coinvolgono entrambe le razze finchè il giovane Damian non riesce ad uccidere Viktor, capo dei vampiri che, rimasti senza una guida, si ritirano dalla lotta.
Da quel giorno in poi, la faida tra vampiri e lupi divenne il punto cardine nella lotta tra le due razze; l'odio profondo che lega entrambi, la superiorità dei vampiri, convinti che i lycan meritino sottomissione in quanto considerati la razza più debole; ed i Lycan stessi, con il loro rancore per le angherie subite tanto a lungo.


... Ottobre 1892

Streghe... esseri umani a tutti gli effetti ma più potenti di quanto si possa immaginare... Si mescolano tra noi, vivono ovunque, conducono vite semplici.... Sono tra noi da sempre, giovani, anziane, si tramandano le loro forze ed i loro poteri, la loro sapienza e le loro virtù da generazioni millenarie. Regolate da un consiglio, addestrate nell'accademia con sede a New Orleans, la loro stirpe cresce, si espande, si fortifica, e dura nel tempo da secoli ormai.
Ma come in ogni cosa anche la vita subisce squilibri, arrivano momenti in cui essere soli non basta più, c'è bisogno di collaborazione, di potere, e di forze per contrastare il male che spinge e freme per giungere tra noi e creare scompiglio.
La minaccia è imminente: le porte dell'inferno sono state aperte.
Demoni, creature del male, esseri malvagi hanno penetrato le barriere magiche mescolandosi tra noi e creando il caos. Distruggendo, sterminando senza pietà la razza umana e quella soprannaturale. Niente sembrava dovesse mettersi sul loro cammino, la morte era il prezzo più alto da pagare.
Il consiglio delle streghe si è riunito, scelte sono state fatte e così, le cinque streghe più potenti, più forti e coraggiose hanno unito la loro magia per debellare la minaccia comune. Streghe dell'acqua, dell'aria, della terra e del fuoco, e tra tutti l'energia, l'elemento che li lega e che li rende più forti, hanno richiamato a loro i demoni, costretti per sempre nelle vie dell'inferno e chiudendo le porte una volta per tutte.
L'incantesimo fu così forte da creare un pentacolo di magia attorno alla quale ancora oggi si sprigiona un aura così forte da attirare il soprannaturale... Ma le porte ormai chiuse impediscono ai demoni di oltrepassare la barriera e mescolarsi ancora tra di noi, la pienezza e la pericolosità di quei luoghi, miste all'incantesimo,impediscono che tali porte vengano riaperte di nuovo.
Le cinque streghe hanno tramandato L'incantesimo di generazione in generazione così, alla morte di ogni strega guardiana, vi è un altra strega pronta a tenere vivo e forte il legame tra le cinque, mantenendo attive le barriere e chiuse le porte dell'inferno. Ma le minacce giungono da ogni dove, i demoni non sono l'unica minaccia e la presenza di esseri malvagi ancora in circolazione rende necessaria la creazione di un luogo di esilio per tali esseri. E' qui, sotto il suolo del pentacolo che nasce Night Fall.


...Nightfall

Vi siete mai chiesti cosa si nasconde sotto il suolo? Quel luogo sconosciuto e misterioso dove mettiamo i piedi quando camminiamo? C'è davvero qualcosa che si nasconde al di sotto del mondo che conosciamo? La risposta è si... ma non è un luogo sacro, non c'è luce sotto di noi, solo tenebra. Il mondo pullula di esseri malvagi, di creature sconosciute, di predatori e di oscurità, ma esiste un luogo dove questi esseri vengono tenuti sotto controllo, dove il loro potere non può nuocere ad altri, laddove gli incubi e le paure, la desolazione e la solitudine regnano sovrane, un luogo misterioso ed in continua mutazione che mette alla prova gli esseri sovrannaturali incapaci di coesistere con gli altri. Il pentacolo in superficie impedisce al male di spargersi, ma è al di sotto di esso, che sorge Nightfall, quel luogo regolato dalla guardia di alcuni cacciatori, intrinso della magia delle streghe, che tiene a bada l'oscurità e la sua devastazione. Nightfall è un mondo parallelo, nulla a confronto di ciò che conosciamo. Rappresenta una seconda dimensione, e la sua estensione è più grande di quanto si possa immaginare. E' proprio in questo luogo che le creature più pericolose e malvagie vengono segregate. La magia che regola questo luogo è forte, da modo a questo luogo di assumere gli aspetti più disparati tra loro: dalle verdi foreste incontaminate, ai ruderi antichi di fortezze, malsane paludi, o resti abbandonati di metropolitane. Cambia aspetto a suo piacimento, come se avesse una propria coscienza e, cosa ancora peggiore è la sua capacità di dare vita alle paure di chi vi è rinchiuso attraverso visioni che tormentano i reclusi ad intermittenza. Molti demoni hanno tentato di uscirne, lottando contro se stessi, lasciandosi sopraffare dalle paure che non danno loro alcuna tregua, convinti che se c’è un modo per entrare, c’è ne sicuramente anche uno per uscire.


... Gennaio 1976

Mi ero chiuso nel laboratorio di scienze oltre l'orario delle lezioni, era notte fonda fuori ma avevo la chiave di ingresso del laboratorio come tutti gli studenti al primo anno con in atto la loro tesi. Avevo iniziato a mescolare tra loro le varie provette contenenti tre diversi tipi di veleno estratti da altrettante specie di serpenti velenosi. Avevo tirato su le maniche della maglietta, e con maestria avevo lasciato che l'ago perforasse la carne iniettandomi il siero velenoso. Avevo avvertito un bruciore intenso, poi il corpo si era accaldato ed irrigidito di colpo, dalla vita in giù non ero riuscito a sentire più niente per i primi dieci minuti, poi il corpo si era bloccato del tutto, all'improvviso anche respirare sembrava impossibile. Avevo atteso qualche minuto, il corpo aveva iniziato a rilassarsi di nuovo, la pelle a diventare verdastra mostrando i segni di comparsa delle palle di un resistente serpente. Con fretta avevo preso la siringa vuota per un campione. Ero tornato a casa tardi, come tutte le sere, nel vuoto di quella casa dove non c'era nessuno ad attendermi.
I primi anni dopo la morte “accidentale” di mia sorella, i miei genitori erano fuggiti via, il più lontano possibile da me; la polizia non aveva creaduto alla loro versione la paura che derivava dalle loro menti era stata così forte da sovrastare anche l'amore che negli anni mi avevano regalato. Dal canto mio sapevo di non avere tutta la colpa che mi era stata affibbiata, era stato un incidente derivato da una consapevolezza che ancora non sapevo di avere.. ma da quel giorno ho desiderato con tutto me stesso di capirne di più, capire se fossi l'unico ad essere così... diverso, da quel giorno, la mia vita è stata devoluta alla scienza, allo studio del dna e l'icrocio delle specie, la ricerca costante di risposte sempre troppo lontane. Avevo iniziato con gli studi, utilizzare le mie capacità per capirne la funzionalità, la reattività, il loro limite... poi mi ero accorto che con le tecniche a mia disposizione avrei potuto fare di più, capire più a fondo, studiarmi come fossi io stesso la cavia, fu allora che sono iniziati gli esperimenti. Mi ero immedesimato forse un po' troppo in una sorta di Frankenstain, convinto del fatto che se non fossi stato in grado di scovare altri come me, pur di non restare da solo avrei potuto creare io stesso altri miei simili. Ma poi i giorni si sono susseguiti, gli esperimenti, le prove, fino a quando non ho perso il conto dei sieri testati, dei prelievi fatti, delle tesi trascritte.
“oggi ho provato a isolare le cellule di un ghepardo … ho impiantato il siero in uno dei miei amici, ha iniziato a tremare, poi ad agitarsi, era caduto per terra in preda alle convulsioni. Un attimo prima il suo corpo era umano e scombussolato, un attimo dopo possedeva artigli affilati e denti aguzzi, e sulla pelle si disegnava un manto color oro chiazzato di nero.”
Ero tornato a casa soddisfatto quel giorno, ricerche e sforzi iniziavano a dare i loro frutti... non sarei rimasto solo ancora a lungo.
“giorno trenta”
l'uomo-ghepardo è morto, si è spento nella notte, durante una delle sue trasformazioni. Forse c'è ancora più strada da fare di quanto io immagini.


... Luglio 1990

L'uomo fissava la targhetta appesa all'entrata in una piccola vetrina allestita appositamente. Al centro della vetrina vi era una sola unica foto, incorniciata. Un uomo giovane, i cui tratti eleganti stonavano con il colore scuro dei capelli e quello chiarissimo degli occhi. Sotto la targhetta era appuntato il suo nome professore Robert Reynolds. La società nata dopo la sua morte è il risultato di tutti i suoi sforzi, di tutte le sue esperienze, di tutti quegli studi disperati alla ricerca di risposte che forse non è riuscito a trovare del tutto. Ma la base della sua ricerca ha destato l'interesse tra gli alti che hanno dato via ad un progetto segreto ben finanziato, per la creazione di super soldati, sicuri che così, la vittoria in guerra sarebbe stata scontata. Scienziati, professori e medici, si sono riuniti per creare un luogo segreto, lontano da occhi indiscreti che potesse agire per conto del governo. La Muirflied è ancora oggi una struttura di ricerca ed esperimento. L'organico è formato da decine di laureati, medici e professionisti nel settore, che attraverso la somministrazione di un siero tentano la creazione di super soldati, accorgendosi però, che su ogni soggetto, tale siero ha effetti diversi, con il risultato di esseri mutanti con capacità e aspetto, diversi tra loro. In un clima differente questa potrebbe rappresentare una giustificazione per gli atti compiuti, ma la verità è che come in tutte le cose: niente è davvero come sembra. La Muirfield agisce per conto degli enti governativi americani, ma questa è solo una facciata della medaglia. L'altra vede creature innocenti, umani geneticamente modificati sottoposti a esperimenti continui contro la loro volontà, persone che lottano ogni giorno per la loro liberazione.


... La Domino

Il bene ed il male, la luce e le tenebre, i buoni ed i cattivi, in ogni dove, ogni situazione, circostanza, momento, c'è sempre un equilibrio di nero e bianco, così come non sempre chi dice di essere è ciò che è in realtà, non tutti i membri della stessa organizzazione fanno le medesime scelte, e laddove l'appoggio alla Muirfield e i suoi metodi brutali è più forte che mai, c'è un gruppo ristretto di persone, che hanno dato vita a loro volta ad una seconda associazione, una squadra speciale composta da mutanti in fuga, da volontari e dagli stessi agenti delle FBI in disaccordo con le regole imposte dal governo e i permessi dati. La Domino nasce come tutela dei mutanti, ma regola anche la sicurezza, assicurandosi che niente vada storto. La squadra è affidata al comando di Rick Stoner. .Un uomo diligente, un uomo caparbio, un uomo carico di ironia ma anche di organizzazione. E' sotto la sua guida che la società raggruppa le migliori forze speciali, collaborando con i mutanti fuggiti dalla Muirfield, nel tentativo di ristabilire l'equilibrio ed evitare che tutto arrivi al caos.


... 17 Maggio 2006

Era seduto a terra, l'erba bagnata richiamava la pioggia della notte appena passata, le dita grandi, callose, sfioravano la fredda pietra davanti a lui. Jhon Campbell sapeva che la sua vita non sarebbe mai stata semplice, la sua stessa discendenza lo chiamava a rapporto come uno dei migliori cacciatori in circolazione. Egli aveva sconfitto creature non umane, ne aveva esiliate tante altre in quel luogo segreto che si trovava al di sotto di tutto, eppure non aveva mai pensato che un giorno si sarebbe ritrovato faccia a faccia con la decisione più grande. Il nome di sua figlia spiccava grande su quella stessa roccia, una lapide vuota che aiutava gli altri a mettere la parola fine, dava loro una giustificazione a quanto accaduto, li spingeva a credere in qualcosa che nessuno aveva mai saputo veramente dimostrare. Eden Campbell era scomparsa da mesi ormai, la polizia aveva dato per scontato che tutta la situazione fosse una disgrazia imperdonabile, aveva indagato, aveva cercato... poi semplicemente aveva archiviato il caso perchè non c'era nulla che desse alla famiglia la speranza di credere che lei sarebbe mai tornata da loro. La lapide rappresentava un simbolo di quella stessa scomparsa, la necessità della famiglia Campbell per avere un luogo sacro dove piangere quella perdita. Lui ci andava di rado, in realtà, quella era la prima volta che metteva piede in quel luogo perchè aveva visto tanto, forse troppo in quegli anni, era un uomo che lottava, che credeva, un uomo coraggioso le cui generazioni precedenti avevano avuto a che fare con creature malvagie, violente... aveva visto troppo nella sua vita di cacciatore per abbandonarsi all'idea che tutto fosse solo un incidente, una disgrazia che l'aveva colpito. Quel giorno lasciò la tomba e la sua stessa famiglia, si mise in viaggio attraversando città, paesi, stati, radunando a se cacciatori come lui, persone alla ricerca di vendetta, persone le cui domande non avevano ancora trovato risposta. E diede vita a quella che oggi è una vera e propria lega formata dai cacciatori più abili, ognuno dei quali in cerca di qualcosa.

... Oggi
Il mondo non è mai un posto sicuro... È Fatto di esseri umani con buoni propositi, volti a migliorarlo, e poi ci sono gli altri, quelli più forti audaci, quelli le cui manie di grandezza superano tutto il resto... Ma il mondo come lo conosciamo noi non è la verità, non è la sola verità almeno... Qui, tra gli essere umani, si nascondono creature differenti, sconosciute alla razza umana, anch'esse con gli stessi pregi e difetti. Alcune convivono in mezzo agli altro negando la loro presenza, altri impongono la loro superiorità in ogni modo.
Conoscete le vecchie favole per bambini? Quelle sul lupo che mangia la nonna? O quelle inquietanti storie di fantasmi, di leggende tramandate, di dicerie e maledizioni.... Conoscete le storie raccontate intorno al fuoco, beh... " Sono tutte storie vere."