Vecchia guardia... Quanto conta l'età nei gdr?

Vecchia guardia... Quanto conta l'età nei gdr? postato il 16/07/2018 12:43:17 nel forum giochi e modificato da gdr-online.com il 16/07/2018 12:48:32

Mi sentite? Oggi vorrei parlare di una cosa che mi ha fatto ridere nel forum e poi mi ha fatto pensare un po'.

Mi riferisco a questa vignetta: https://www.gdr-online.com/vignetta183.asp https://www.gdr-online.com/vignetta183.asp

"Non ci sono più le land di una volta". "Il pbc è morto". "Io ne ho viste tante". "squalembro mistico ahshash" e roba vista esclusivamente su lot nella pubertà dei gdr(e chi ancora si trova in quella fase).

Avete mai pensato di essere stati voi la guida delle generazioni successive e chiedervi "perché i giovani hanno il problema x", magari poi pensando che è un'imitazione di un vostro modo di fare, volendo anche innocente.

Pensate al fumo. Io da piccolo volevo fumare perché vedevo mio padre fumare ed anche altri tipi fighi in tv fumare. Quindi pensavo che fumare mi avrebbe reso figo.

Si chiama emulazione. Forse è vero che non esistono più i gdr di una volta o che le cose vanno male, tuttavia vi è mai capitato di pensare "oh c...o, come esempio faccio pena"?

Nei gdr c'è anche gente con una certa età ed esperienza, e mi rivolgo prevalentemente a voi. Avete mai sentito il senso di responsabilità verso i più giovani per indirizzarli a qualcosa di meglio?
O qualche volta avete imposto il vostro pensiero?
Od ancora siete rimasti indifferenti?

Non vorrei far sentire vecchio nessuno con questo post, vorrei solo aprire un confronto generazionale, magari in seguito aprire un post rivolto ai "giovani" e chiedere se hanno mai dato retta a quelli più anziani.

Quanto conta l'età nei gdr?

quota

16/07/2018 13:36:30

I PbC sono belli/brutti oggi come 20 anni fa 😄. I "miglioramenti" sono stai pochi e soprattutto sul lato tecnico e qualche volta sulla forma, ma abitudini e approcci sono praticamente invariati.

E sì, penso che i "vecchi" non abbiano aiutato i "giovani". Non abbiamo voluto imparare, tantomeno trasmettere qualcosa a chi è arrivato dopo. Non a caso i problemi di ieri sono in buona parte i problemi di oggi.

Ovviamente ci sono, ci sono state e per fortuna ci saranno sempre delle eccezioni!

L'esperienza mi dice che conta molto poco.

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quota

16/07/2018 14:05:03

Trovo il thread uno spunto di discussione interessante.
Da gestore (di pbf, ok, ma sempre gdr è) la responsabilità nei confronti delle nuove leve è piuttosto sentita, e ci mancherebbe pure. La stragrande maggioranza degli utenti che raccolgo sono in qualche maniera già formati altrove, con una loro filosofia di gioco più o meno precisa, e quasi sempre nella fascia d'età 20-24 anni. Quando una nuova leva conosce il gdr per la prima volta tramite il BA c'è una certa eccitazione di tutto l'ambiente, e i giocatori più navigati fanno che contenderselo, di norma, quindi posso vedere un certo interesse lato-utente.
Allo stesso modo, quantomeno per quanto riguarda il pbf, credo un gestore crei un gioco principalmente per "educare alla sua visione del gioco" i suoi utenti, quindi un certo livello di "imposizione", lato-gestore c'è.
Credo anche un giocatore decennale avrà esigenze diverse dalla nuova leva. I primi tempi che giocavo mi sembrava figo praticamente tutto, anche i gdr con due regolamentini in croce: era una cosa nuova, semplice. Non sentivo l'esigenza di cambiare gdr spesso, delle meccaniche di gioco me ne fregavo abbastanza. Crescendo sono diventato più esigente, ho favorito certi regolamenti anziché altri, certe ambientazioni, certe comunità e così via. Un nuovo giocatore fa esattamente lo stesso percorso. Si ritrova però davanti un prodotto che nel tempo è già cambiato, di qualità comunque superiore a quando ho cominciato io, e allora sta tutto alla capacità di "venderglielo" più o meno bene. Se è accolto da un ambiente generalmente poco entusiasta del mezzo, lo diventerà presto pure lui. Solo che utente veterano è abituato a questo genere di cose, e ci prova comunque. Il nuovo magari no.

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quota

16/07/2018 14:44:26

La responsabilità principale della vecchia guardia secondo me è quella di essersi combattuta inutilmente per anni, su questioni che ora che abbiamo qualche capello bianco quasi tutti sappiamo essere state minchiate.
Quello e l’ambiente in eterna competizione non hanno fatto bene ai gdr nuovi, che spesso sono andati a sbattere contro ostacoli che noi conosciamo da anni.

In parte poi la vecchia guardia è responsabile della perpetrazione del concetto che esista una vecchia guardia: l’idea che siccome sei in un ambito da più tempo ne sai automaticamente di più è una delle componenti che ha ostacolato tentativi diversi, novità, commistioni.

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quota

16/07/2018 14:56:14

Yep. Dopo molti errori, ci sono arrivata. Serviva un cambio di prospettiva.


Sì. Ma non è un pensiero che va molto di moda, tende a indispettire chi oggi crede di non poter imparare da niente e da nessuno, e tarpa le ali a qualsiasi forma di comunicazione costruttiva. Quindi talvolta è bene tenerselo per sé - il senso di responsabilità - e agire lateralmente - se ci si riesce.


Si può imporre solo a casa propria, il che rimanda il tutto in mano ai gestori, non tanto ai "vecchi".


A volte sì, per stanchezza e frustrazione, prevalentemente, una volta raggiunto il punto di saturazione.


Poco. Conta l'esperienza in merito ai gdr e dipende anche dal tipo di esperienza che si ha avuto in merito e con altri tipi di gioco. E per cosa la si vuole usare, l'obiettivo da raggiungere filtra tutto il resto insieme alle aspettative che ci si crea in merito.

quota

16/07/2018 22:40:33 e modificato da ilgrandeinverno il 16/07/2018 22:41:00

Il concetto di *vecchiaia* anagrafica, in un gdr, non va di pari passo a quella ruolistica.

Nelle vecchie guardie sono compresi 30enni che hanno iniziato agli inizi del 2000 e non sono i 40 enni, nè i cinquantenni, di cui, anche oggi, compaiono giocatori alle prime esperienza.

Il nerdismo in fondo, è una condizione dell'essere non una questione generazionale.

Ho avuto master giovanissimi e li vedevo come *docenti* così come ho avuto, da master, vecchietti veri e propri quando ero una sgargiula trentenne.

Chiunque abbia un ruolo organizzativo che reverbera in chat, spinge all'emulazione e ha una visibilità tale che gli consente sicuramente una presa sugli altri.

Siamo nell'internet che annulla frontiere spaziali, ma soprattutto temporali. Quando subentrano è off e la chat si spegne.
;-)

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quota

17/07/2018 02:24:00 e modificato da ghennadi72 il 17/07/2018 02:25:51

Questi discorsi a me ricordano sempre una scena memorabile di Caro Diario.

Anche gli optalidon non sono più gli stessi....

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quota

17/07/2018 19:20:37

Come la maggior parte di noi agli inizi, insomma.
Meno male ai tempi abbiamo trovato mentori più ottimisti e meno disfattisti.

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quota

18/07/2018 10:43:32

concordo col commento qui sopra.

quota

18/07/2018 22:06:35

Anche io ero così, ma ero una niubba autentica che non aveva esperienza di gioco di ruolo online.
Oggi, prima di trovare un niubbo che non abbia mai, davvero, approcciato il gdr su internet ce ne vuole. C'è un'offerta e un'interpretazione del gdr online estesa, che giustifica l'approccio al PBC diverso: per noi era un'assoluta novità e c'è anche da dire che l'internet in sè, il concetto relazionale su internet, è cambiato negli anni con l'avvento dei social e la distribuzione sui devices mobili.

Molti niubbi delle land non sono niubbi.
Cambiano land e conseguentemente ricominciano ma hanno un'esperienza che li spinge a un approccio, semplicemente, molto simile a quello dei giocatori che frequentano quest'ambiente da più tempo.
:-)

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quota

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