gadget a pagamento

gadget a pagamento postato il 16/11/2013 19:45:12 nel forum leggi e legalità

Salve a tutti
All'interno del forum ho trovato topic riguardanti la regolamentazione delle donazioni, ma nulla che parli dell'acquisto di gadget.
Girando tra vari giochi presenti su questo portale, ho visto che alcuni di questi offrono dei gadget a pagamento. Non parlo solo di browser game, ma anche di play by chat. Quello che mi chiedevo è: quali sono le leggi italiane che regolano l'acquisto di questi gadget? Faccio un esempio: prendiamo in considerazione la land X, il cui gestore ha aperto un conto paypal per ricevere questi pagamenti. Supponiamo che Tizio decida di acquistare uno di questi gadget. Quello che mi chiedo è:

1) al momento della dichiarazione dei redditi, il gestore deve dichiarare queste entrate? e, in caso di risposta affermativa, quale causale deve scrivervi? (non penso che uno ci possa scrivere "acquisto di gadget su gioco online"..o si?)
2) supponendo che la risposta alla prima domanda sia positiva, il gestore deve dichiarare:
a) l'intera somma ricevuta
b) la somma ricevuta meno le spese previste da paypal
c) la somma ricevuta meno le spese previste da paypal e quelle per il server, il programmatore, il grafico, e qualsiasi altra cosa vi sia da pagare ?
3) le risposte alle prime due domande valgono per qualsiasi cifra o per modiche cifre la questione è diversa?

Spero che qualcuno di voi sappia "illuminarmi".

Metin2 ↗
Sfida i tuoi rivali a battersi con te e dimostra la tua superiorità in questo mondo fantasy!

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ilgrandeinverno

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17/11/2013 23:47:35

1) Come dice Verdux, se intendi impiantare un sistema stabile di vendite, non fidarti di risposte che ricevi qui. Rivolgiti a un dottore commercialista o alla più vicina agenzia territoriale dell'agenzia delle entrate. Andrei prima sulla seconda (rivolgersi all'A.E.) perché al di sotto di certe cifre (credo - credo - che il limite sia appunto 5000 euro annui) non sei nemmeno tenuto ad aprire partita IVA, ma puoi dichiarare quegli introiti nel quadro "Altri redditi" del 730 (se sei dipendente, cococo o pensionato) o del modello Unico PF.

2) Se la domanda riguarda le "donazioni" ricevute tramite paypal, ricorda che:
- La donazione deve effettivamente essere una donazione libera: se stabilisci una automaticità (o peggio ancora una quota minima) tra donazione e conferimento di un gadget, diventa una vendita a tutti gli effetti.
- Le donazioni di modica entità non richiedono atto notarile (modica entità è una valutazione qualitativa in rapporto al reddito del donatore) né ricevuta da parte tua
- L'imposta sulle donazioni é regolata dalle norme su donazioni e successioni. C'é una circolare dell'agenzia delle entrate che si riferisce specificamente alle entrate da donazioni a sostegno di siti web (la cerco e te la mando). Trattandosi di donazioni ricevute solitamente da 'estranei', si applica l'aliquota dell'8% senza franchigia.

In ogni caso ribadisco il suggerimento: non fidarti di quello che leggi qui e vai, in ordine di preferenza, a una sede Ag.Ent. o commercialista.

https://www.ilgrandeinverno.it

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astro991

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18/11/2013 20:14:41

Grazie a tutti per aver risposto. La mia era solo una curiosità che mi è venuta dopo aver visto alcuni giochi che, appunto, hanno dei gadget a pagamento, e mi chiedevo quali norme ci fossero dietro. Almeno per il momento (poi per il futuro non si può mai sapere) non è una cosa che mi interessa direttamente, ma una semplice curiosità.

ilgrandeinverno ha scritto:
- L'imposta sulle donazioni é regolata dalle norme su donazioni e successioni. C'é una circolare dell'agenzia delle entrate che si riferisce specificamente alle entrate da donazioni a sostegno di siti web (la cerco e te la mando).

se riesci a trovarla e a darmi il link te ne sarei grato, perché io nella mia ricerca online non ho trovato nulla (forse scrivevo le parole chiave sbagliate, non lo so, ma io non sono riuscito a trovarla).

Ikariam ↗
Su una piccola isola, in qualche parte del Mediterraneo, sorge un`antica civiltà. Sotto la tua guida inizia un`era di ricchezza e di scoperte!

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ilgrandeinverno

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18/11/2013 20:59:17 e modificato da ilgrandeinverno il 18/11/2013 21:10:48

Un articolo interessante che tratta dettagliatamente la materia:
http://paolocaramanica.blogspot.it/2009/01/in-questo-articolo-comincer-ad.html

La circolare n.3 22/01/2008 dell'Agenzia delle Entrate, che al paragrafo 2 (ambito oggettivo di applicazione) specifica come le donazioni di "modico importo" non siano soggette a imposta sulle donazioni.

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/circolari/archivio+circolari/circolari+2008/gennaio+2008/circolare+3+del+22+01+2008/circolare3_2008.pdf

Ribadisco il concetto: occhio che la donazione sia effettivamente tale e non sia una vendita camuffata. Se rilevi che l'importo annuo delle donazioni (pure se singolarmente 'modiche') inizia ad esere consistente ribadisco il consiglio di rivolgerti all'agenzia delle entrate o a un commercialista, soprattutto se non hai del tutto "la coscienza a posto"...

Esempio tipico "do un regalo/gadget a mia discrezione a chi dona almeno 10€". Tecnicamente finchè non stabilisci un automatismo diretto non hai problemi, ma se induci in qualsiasi maniera il donatore ad aspettarsi in cambio un gadget qualsiasi, sostanzialmente stai camuffando una attività di scambio per donazioni reciproche. E poi vallo a spiegare all'Agenzia delle Entrate che stai solo emulando la tradizione hobbit di scambiarsi regali :-)

Finchè ti tieni sotto cifre risibili non rischi di attirare l'attenzione, ma non si può mai scartare l'ipotesi di un controllo random. E in caso di contestazione se viene fuori che in qualsiasi maniera lasci intendere che una donazione ti porta all'erogazione di un servizio altrimenti non disponibile ai giocatori, possono anche farti le pulci (e giustamente).

Poi se sei in grado di dimostrare che gli stessi gadget li regali anche ad altri giocatori senza che questi abbiano donato alcunchè sei a posto... ma questo è il caso del gestore "onesto", non del gestore furbetto che camuffa la vendita di gadget per donazioni.

La sfortuna è che la normativa non prevede un limite chiaro per questo tipo di transazioni su base annua ma solo sulla singola donazione che se è, appunto, 'modica' non è soggetta a tassazione.

Paradossalmente se Briatore ti facesse una donazione da 1000000 di € dovresti pagarci l'imposta, ma se 200000 persone ti fanno altrettante donazioni 'modiche' da 5 € ciascuna, per come è scritta la normativa non dovresti pagare nulla.

Ma tu ti sentiresti sicuro con l'agenzia delle entrate? :-P

https://www.ilgrandeinverno.it

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asxce

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18/11/2013 21:15:26

ilgrandeinverno ---> che fai mi rubi il lavoro ??

anzi facciamo così, mandami il cv che possiamo aprire un'agenzia di conulenza hahaha xD

Chi sa, lavora
chi non sa, insegna

quota

ilgrandeinverno

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18/11/2013 23:15:38 e modificato da ilgrandeinverno il 19/11/2013 01:37:40

:-D
Spero di non aver scritto troppe boiate.

Comunque partendo dall'assunto che il gestore o meglio il proprietario del sito non abbia partita IVA e non eserciti abitualmente l'attività di commerciante, e levando di mezzo il discorso "donazioni farlocche", c'é sempre l'opportunità di dichiarare gli introiti alla voce altri redditi (al netto delle spese di realizzazione del 'bene' che hai venduto).

Anche qui la normativa però è tutt'altro che chiara. In generale qualsiasi vendita 'occasionale' non prevede il rilascio di fattura, ma solo di una ricevuta attestante il pagamento. Se l'importo dell'acquisto supera i 77 euro deve essere apposta anche la marca da bollo da 1.81€. Come questo si applichi alle transazioni online è difficile dirlo.

Per gli importi di cui solitamente parliamo, parlando di gadget per gdr online, difficilmente sarà mai richiesta la ricevuta con marca da bollo, quindi in teoria almeno il problema della ricevuta cartacea con marca da bollo non si pone. Dovrebbe bastare la ricevuta di paypal, le cui transazioni riportano la causale e vengono date in copia sia al beneficiario che al pagatore. Stesso discorso per bonifici e bollettini CC/P.
Per le ricariche su carte prepagate tipo Postepay non sono sicuro: fino a qualche anno fa non permettevano l'indicazione della causale, motivo per cui anche su eBay venivano scoraggiate come forma di pagamento.

Aldilà però delle ricevute, il problema è un altro ossia la 'occasionalità' e la non abitualità dell'attività commerciale.

Un sito sul quale vengono venduti gadget, solitamente è attivo h24, 365 giorni l'anno e l'attività di vendita è stabile, organizzata e continuativa, a prescindere dagli importi delle transazioni e dal numero di vendite. Anche su questo purtroppo la normativa non é chiara, non stabilisce limiti precisi e spesso bisogna valutare caso per caso.

Per questo ribadisco che conviene avvalersi della consulenza di un commercialista, possibilmente uno che abbia una certa esperienza nel campo delle vendite online e nno debba andare "a naso" desumendo per analogia rispetto alla materia che conosce meglio (es. le regole di gestione delle ricevute di una bancarella di libri usati difficilmente si applicano a un sito che vende online dei benefit "virtuali" per l'utilizzo del sito da parte dell'utente pagante) in modo da non essere male indirizzati.

Non fermarti alle cose che leggi qui. Fino a un annetto fa da queste parti circolavano simpaticoni che parlavano allegramente e con la massima superficialità di 'denunciare' i gestori che vendono gadget, di fare "campagne pro legalità" additando come criminali ed evasori fiscali i gestori che esponevano il bottoncino per le donazioni paypal o che magari si pagavano mezzo dominio su aruba "vendendo" 15 euro di gadget all'anno, e scrivendo - scusate la franchezza - abominii e boiate dal punto di vista sia legale che fiscale, nella loro ansia di dimostrare quanto sia corrotta e truffaldina la genia dei gestori.

Non é materia da prendersi sottogamba ma neanche sulla quale fare terrorismo psicologico (o linciaggi morali) come troppe volte è accaduto da queste parti.